La sinistra dem: no a un Pd megafono di Palazzo Chigi e insieme di potentati, basta a segretario anche capo del governo

Minoranza Pddi LUCA DELLA MONICA –

Non è l’anti-Leopolda perché il raduno annuale nell’antica stazione fiorentina organizzato da Renzi ogni anno da 6 anni non è una iniziativa del Pd: «il Pd è qui» dicono Pierluigi Bersani, Roberto Speranza, Gianni Cuperlo, promotori dell’assemblea della minoranza del partito democratico. E quasi a mettere il sigillo a questa affermazione c’è la presenza, non prevista, di Lorenzo Guerini, uno dei due vice segretari di Renzi, accolto persino con sorrisi e abbracci. E la platea del teatro Vittoria si scalda e si anima dello sventolio di bandiere (che alla Leopolda sono bandite).

In sala si notano anche Sergio Lo Giudice, Walter Tocci, Alfredo Reichilin, esponenti di Sel come Massimiliano Smeriglio, presidente della Regione Lazio, e l’ex ministro degli Esteri, la radicale Emma Bonino. Non ci sono, invece, personalità della sinistra che sono uscite dal Pd, come  Stefano Fassina, Monica Gregori, e Pippo Civati (che insiste nel promuovere un suo movimento, “Possibile”, e non prende per ora in considerazione il passo compiuto da Fassina, che in parlamento ha formato gruppo con Sel in “Sinistra italiana”. E non vi sono esponenti di Sel come Fratoianni, che è stato tiepido anche nei confronti della lettera aperta dei tre sindaci “arancione” di Milano, Genova e Cagliari, che invitano all’unità della sinistra con un appello chiaramente rivolto a Renzi, ancor più tiepido, dal versante opposto, di del segretario del Pd e capo del governo.

Speranza L’ex capogruppo dei deputati Pd Roberto Speranza ha ribadito il principio su cui si basa l’iniziativa: «Non ci interessa misurare le distanze tra le nostre parole e quelle del premier. Il partito è il nostro partito e non esiste nessun’altra alternativa, ma c’è il rischio di uno scollamento profondo con il nostro mondo. E non ci sta bene una certa idea del Pd che va in giro col petto gonfio ignorando o sottovalutando gli errori commessi, come, primo fra tutti, la legge elettorale Italicum, e come l’abolizione indiscriminata della tassa sulla prima casa, manovra demagogica e iniqua che premia i contribuenti benestanti». Alla sinistra del Pd non sta bene neppure che nella stessa persona siano concentrati i poteri di segretario del partito e di capo del governo, cosa che ha trasformato il Pd in un megafono di Palazzo Chigi e in un insieme di potentati elettorali e a spalancare le porte girevoli del trasformismo. Speranza e Cuperlo ribadiscono il valore delle primarie, che però vanno usate come antidoto al partito della nazione, cioè non devono essere accessibili a chiunque si presenti ai seggi, quindi anche ai non elettori del Pd.

In apertura aveva parlato il segretario della sezione parigina Massimiliano Picciani, che ha parlato mentre alle sue spalle scorreva un filmato con le immagini della strage del Bataclan.

1 Commento

  1. La sinistra italiana ha perso il mio voto, dato che sono 60 anni dal PCI al PD da quando secondo il pensiero dei miei genitori mi hanno fatto capire cosa era la sinistra per la classe operaia. Oggi si è persa la strada maestra quella che dovrebbe essere la via maestra per la persona libera e democratica. Il potere che si sfalda davanti alle ideologie e alla perversione politica; gente che cambia bandiera o peggio tradisce chi li ha votati. Lo stato italiano guidato sia dalla sinistra che dal centro che dalla destra lascia sempre uno strascico amaro.
    L’onestà e la chiarezza di fare della politica un esempio ha fallito dato che con stipendi al di fuori delle possibilità media dei cittadini che muoiono nella miseria sono tartassati e considerati eterni “delinquenti”, nulla è cambiato in questi 70 anni di “PACE”quando c’era l’opulenza abbiamo scacalto a man bassa e oggi questo uccide la politica e provoca un allontanamento inesorabile dalle urne e dalla democrazia. Bisogna prendere in mano tutto non con eterne “riforme”, che sono 70 anni di riforme per far fallire e rubare l’economia itraliana. Oggi io voterò di nuovo e spero di non sbagliare di nuovo dando il voto perchè è un mio diritto ma lo darò al M5S sperando che uscendo dalla polita chiaccerata appiattita dal tempo che cambiando ci sia un miglioramento anche se sono pieno di dubbi. Tutto questo la colpa è vostra che non mi avete dato nulla per un futuro migliore per i miei figli e nipoti

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