La Rai: un albero della cuccagna per Bruno Vespa e un trucco per la Gabanelli (che si autosospende)

Il Consiglio d’ amministrazione della Rai ha dato il via libera, all’unanimità, alla trasformazione dell’emittente pubblica, sostenuta dal canone pagato dagli italiani, in un “albero della cuccagna” per alcuni personaggi divenuti inamovibili nonostante siano usurati dalla ripetitività dei loro ruoli e dei loro programmi. Oltre ad aver confermato il contratto con la società di produzione L’Officina che produrrà il programma “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, in onda dal 24 settembre su Rai1, il cda ha ingoiato la promessa del direttore generale Rai, Mario Orfeo,  che il compenso di Bruno Vespa per Porta a Porta sarà ridotto del 30%, riducendosi da triennale a biennale. Bel taglio? No!  Il compenso rimane scandalosamente alto passando da 1 milione 930 mila euro a 1 milione 200 mila per 120 serate, come lo scorso anno, cioè 10mila euro a puntata a un giornalista pensionato, celebre per i suoi baciamano (nella foto quello a Berlusconi quando governava l’Italia), che già gode di un elevato trattamento Inpgi (l’istituto di previdenza della categoria).

Nella stessa seduta il cda ha proposto ad Orfeo che Milena Gabanelli (la ex conduttrice di “Report“) assuma il ruolo di condirettore di Rainews con delega allo sviluppo del web e del data journalism. E Orfeo l’ha accolta. Ma la Gabanelli l’ha considerata una presa in giro e la sua prima reazione è stata: “Non me la sento di mettere la faccia su un prodotto che non firmo. Ho chiesto perciò al direttore generale Orfeo di concedermi l’aspettativa non retribuita fino a quando non verrà varato il nuovo piano news”.

All’origine della rottura c’è lo stop del progetto iniziale per il quale a gennaio la giornalista era stata assunta in Rai dall’ex dg Campo Dall’Orto. Gabanelli avrebbe dovuto dirigere un nuovo grande portale Rai24.it con una squadra di oltre 80 giornalisti e una sezione dedicata al data journalism. Un progetto al quale lavorava già da sei mesi, dopo aver lasciato la conduzione di “Report”, ma che è stato bocciato da viale Mazzini con l’ordine di ridurre le testate giornalistiche e accorpare quelle già esistenti.

“La soluzione individuata dal Cda – attacca Gabanelli – è quella di trasferirmi, in attesa di tempi migliori, dentro al sito di Rainews.it che oggi fa poco più di 100.000 utenti unici, senza una definizione dei tempi, con risorse inadeguate a coprire le 24 ore, e senza nessuna possibilità di decollare”.

La proposta della condirezione era stata avanza da Carlo Freccero, sostenitrice della giornalista, che fino all’ultimo ha sperato si potesse trovare un accordo. “La Rai non può perdere Milena Gabanelli”, aveva dichiarato.

La giornalista aspetterà il nuovo piano news di viale Mazzini e la decisione degli accorpamenti per il varo di un’eventuale nuova testata. “Se a quel punto il Cda intenderà affidarmi la direzione, troverà la mia disponibilità”. In caso contrario Gabanelli potrebbe decidere, dopo oltre trent’anni di attività, di lasciare la Rai.

Commenta per primo

Lascia un commento