La Procura di Catania: archiviare l’accusa a Salvini per l’alt alla nave “Diciotti” con migranti a bordo

 Come fece per la busta contenente l’avviso di apertura delle indagini nei suoi confronti per l’alt all’approdo in un porto italiano imposto alla nave Diciotti con oltre cento migranti a bordo, così oggi Matteo Salvini, vice presidente del Consiglio e ministro dell’Interno, ha aperto e letto in diretta davanti a una telecamera dal suo ufficio al Viminale la lettera che conteneva la notizia della richiesta della Procura di Catania di archiviazione dell’accusa a suo carico di sequestro di persona .

“Ho formulato richiesta motivata di archiviazione”  si legge nella lettera ricevuta da Salvini. “Quindi il ministro è innocente” per l’accusa di sequestro di persona relativa al caso ‘Diciotti’, “gioia, felicità, letizia. Ero sicuro di aver difeso il mio Paese”, dice Salvini.  La Procura di Catania scrive ancora che il ritardo nello sbarco dei migranti dalla nave è “giustificato dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale per la separazione dei poteri, di chiedere in sede europea la distribuzione dei migranti (e il 24 agosto si è riunita la Commissione europea) in un caso in cui secondo la convenzione Sar sarebbe toccato a Malta indicare il porto sicuro”.

“Speriamo che venga accolta la richiesta motivata del procuratore Catania, dottor Zuccaro”, dice il ministro, “ma sarei andato avanti lo stesso”. A questo punto – commenta Salvini –  bisogna chiedersi: “ma Patronaggio perché ha indagato? Quanto è costata l’inchiesta? Quanti uomini ha coinvolto? Quanti allertati per un reato che non esisteva?”. E conclude: “c’è da fare una riflessione sul funzionamento della giustizia in Italia”. Il Tribunale dei ministri etneo ora – dopo la richiesta – ha 90 giorni  di tempo per decidere se accogliere o meno la richiesta di archiviazione della pratica.

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