LA LETTERA/ IUS SOLI/ Il M5s non può fare il doppio gioco con il “doppio voto”

Non capisco come si possa assistere con indifferenza alla insopportabile ingiustizia che viene patita da ottocentomila giovanissimi italiani figli di genitori stranieri ma nati in Italia, vissuti in Italia, che hanno studiato in Italia con i nostri figli e che parlano la nostra stessa lingua. Ingiustizia anche stupida perché potrebbe alimentare un rancore dagli esiti imprevedibili verso il nostro Paese.

Io penso che la chiave del problema sia nelle mani di Grillo. Il movimento 5 stelle, con il voto di astensione alla Camera, ha mostrato di non essere ostile alla legge, ma solo di voler rimarcare la distanza dal Pd. Ma purtroppo, per il meccanismo perverso dei regolamenti parlamentari, l’astensione, atteggiamento neutrale alla Camera, diviene atteggiamento ostile al Senato. Ed allora si tratta solo di rendere coerente l’atteggiamento neutrale alla Camera con un atteggiamento altrettanto neutrale al Senato, con l’uscita dei senatori 5 stelle dall’aula al momento del voto.

Ma così si fa un favore a Renzi, mi si obietterà, e i Cinquestelle non vogliono farglielo. Non credo. Ho il ragionevole sospetto che la mancanza della maggioranza sia solo una scusa (ormai Alfano, dopo la rottura con Berlusconi, è divenuto ostaggio di Renzi) e che Renzi stia cercando di sfilarsi perché pensa che la legge lo danneggerebbe elettoralmente (lo pensa  anche Prodi).

Chi condivide questo ragionamento e soprattutto chi vuole contribuire al riconoscimento dei sacrosanti diritti di tanti giovani italiani dovrebbe sostenere la campagna di “moral suasion” nei confronti di Grillo.

Sergio Simeone

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