LA LETTERA/ Caro ministro, dia un premio anche a chi le tasse le ha pagate

Caro ministro Salvini,

con lei bisogna parlare chiaro perché ha dimostrato di essere un decisionista e soprattutto di essere sempre dalla parte degli italiani onesti e precisi. Per esempio, lo scorso mese di gennaio, in piena campagna elettorale, parlando a “Porta a porta” si esprimeva contro gli evasori e a favore delle persone puntuali nel pagamento delle tasse.  «Sono d’accordo – furono le sue parole – per la galera a chi evade: se io riduco le tasse e tu non paghi, io butto la chiave, sul modello americano».

Anche sulla base di questa promessa ha ottenuto il suo successo elettorale. Oggi che ha vinto le elezioni, ci dice, invece, che vuole «azzerare tutte le cartelle Equitalia inferiori a centomila euro». Il che significa, se dovesse essere attuato il suo annuncio, che tanti evasori italiani (perché tante delle cartelle Equiltalia che lei vuole condonare sono proprio relative a tributi non versati) verranno “perdonati”. Il che sa proprio di beffa per chi in questi anni ha sempre puntualmente pagato le tasse o per chi, nell’ultimo periodo, facendo sacrifici, sta pagando le cartelle esattoriali rateizzate o “rottamate”.

Allora, siccome con lei bisogna “rilanciare”, perché contro i semplici dissensi sappiamo che tirerà dritto per la sua strada, con questa lettera le giunga non una protesta, ma una proposta: se proprio vuole far cancellare tutte le cartelle Equiltalia sotto i centomila euro, almeno preveda pure un “premio” per le persone precise e oneste che hanno sempre pagato le tasse o che, pur con ritardo, le stanno pagando in questi mesi. Per i cittadini diligenti nel pagamento delle imposte si potrebbe pensare ad un’esenzione totale dai tributi per i prossimi tre anni, fino ad un tetto, non diciamo di centomila euro, ma almeno di diecimila. Se viene condonato chi non ha potuto o voluto versare i tributi, a maggior ragione vengano premiati i cittadini in regola con il fisco.
Grazie per l’attenzione.

Paolo Orofino

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