La credibilità di Gentiloni alla prova dei fatti

di GIOVANNI PEREZ – Prosegue come da copione la commedia degli equivoci recitata dal governo Gentiloni agli italiani per placare le loro inquietudini suscitate dal flusso ininterrotto di migranti sulle nostre coste. Come ultima trovata il Consiglio dei ministri romano ha elaborato un disegno di legge che prevede  l’intervento della mariana militare italiana nel Mediterraneo a supporto della Guardia Costiera libica incaricata (in verità da molti mesi) di contrastare il traffico di migranti in partenza dalle sue coste e di riportarli indietro in centri gestiti da agenzie umanitarie. Un piano lastricato di buone intenzioni accompagnato dall’ordine ai marinai italiani di usare la forza solo in caso di attacco. Ma sull’argomento è lecito chiedersi: chi dovrebbe attaccare le nostre navi? I libici governativi certo no in quanto, come afferma Gentiloni, sarebbero nostri alleati; restano i trafficanti di “schiavi” che però non credo abbiano intenzione di prendere a cannonate le nostre navi.
In sostanza un piano, quello presentato dal governo, che in teoria potrebbe funzionare se non ci fosse però un “piccolo particolare” che lo rende poco credibile: se i libici avessero realmente voglia di contrastare il traffico di migranti, che cosa aspettano a mettere in galera i capi di quel traffico che girano tranquillamente per Tripoli e depositano nelle banche locali i ricchi ricavi dalle estorsioni a quei poveracci?
Forse i pessimisti hanno torto, anche se sembrano essere in maggioranza, ma basandosi sulle esperienze passate sembrerebbe che l’ago della bilancia penda a loro favore; toppe le rassicurazioni agli italiani dal ministro Alfano e dall’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. Nessuno dimentica infatti che Renzi sino a poco tempo fa accusava una parte degli italiani di razzismo perché preoccupati dal numero crescente di arrivi di migranti, sostenendo che “non vi era motivo di preoccuparsi”, salvo poi cambiare parere, e con grande faccia tosta, affermare che “non è possibile accoglierli tutti”.
In conclusione, ancora una volta staremo a vedere se Gentiloni è  il fedele seguace di Renzi o se le sue decisioni sono sagge e praticabili e quindi se  è più credibile di Renzi-

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