Irritazione nel Pd per l’acrimonioso discorso di Renzi. Deplorazione di Martina, Sala, Zingaretti e Gentiloni

Le reazioni all’interno del Pd dopo l’acrimonioso intervento di Renzi all’Assemblea nazionale del partito di ieri non tardano ad arrivare. Da segnalare quelle del neosegretario Maurizio

Maurizio Martina durante l’assemblea nazionale del Pd, 7 luglio 2018. (Foto Ansa si Riccardo Antimiani) 

Martina (foto) e del sindaco di Milano, Giuseppe Sala.  L’ex leader e ora senatore di Scandicci ha attaccato a testa bassa – per scaricare sugli altri le responsabilità della serie di sconfitte elettorali –  non solo la minoranza del Pd ma persino l’ex capo del governo, Paolo Gentiloni per il mancato varo dello ius soli, lo stop ai voucher e il rinvio del taglio ai vitalizi.

“Le critiche a Gentiloni sono sbagliate e ingiuste, non le ho condivise”, dice il segretario del Partito Maurizio Martina all’ANSA. “Basta alle divisioni tra noi, io voglio un Pd diverso”, aggiunge. “Va attaccata la destra pericolosa, ora al governo, non chi di noi ha servito bene il Paese”.

Anche Sala è critico:  “Quello di Renzi – afferma – mi è sembrato un tono inutilmente polemico e francamente, vista da fuori, anche la giornata di ieri mi è sembrata un po’ inutile. Non ha portato grandi novità: ha regolarizzato la situazione di Maurizio Martina, cosa di cui sono contento, ma è chiaro che la situazione è ancora transitoria”.

Matteo Renzi può ancora essere il candidato giusto per la guida del Partito Democratico? “In questo momento non penso – risponde Sala. Stando anche a quello che aveva detto lui, cioè ‘per due anni sto zitto’, mi pare che abbia voluto lui fare un passo indietro, quindi non credo che debba essere un candidato per la prossima segreteria, ma francamente non credo nemmeno voglia farlo. Non sarebbe un bene per il Pd, pur vedendo che Renzi è seguito da tanti delegati. Si tornerebbe al problema dell’uomo solo al comando, che è il modello più sbagliato in questo momento perché non c’è una candidatura così forte da poter andare avanti da sola, molto meglio la collegialità”.

Ma Renzi è incapace di autocritica. Infatti scrive il seguente tweet:   “Ecco il video dell’intervento di ieri in assemblea Pd. Immigrazione, economia, Europa e molto altro. Se qualcuno vuole confrontarsi su tutto (anche vitalizi o voucher) ci siamo. Da noi nessuna polemica, solo politica: basta ascoltare”.

Ascoltare lui e soltanto lui! Perché, invece, lui è incapace di ascoltare gli altri, come ha detto Zingaretti, sottolineando che questo non si addice a un leader. “E’ sconcertante”, ha commentato Gentiloni.

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