INTER PATATRAC/ San Siro, crollo nerazzurro contro il Sassuolo: ora la Champions è lontana. La Roma ringrazia e festeggia in anticipo l’accesso alla prossima Coppa Campioni

di FABIO CAMILLACCI/ Alla faccia di chi parlava di “biscotto” al Meazza con probabile goleada Inter, utile ai nerazzurri per sopravanzare la Lazio in caso di arrivo a pari punti e in caso di pareggio nello scontro diretto in programma all’ultima giornata (Lazio-Inter domenica prossima all’Olimpico). Non c’è spazio per la dietrologia in questo campionato. Nell’anticipo serale della 37° giornata di A, il Sassuolo dimostra che le motivazioni si possono trovare anche con la pancia piena (salvezza centrata domenica scorsa) e a San Siro batte l’Inter 2-1 grazie ai gol di Politano e Berardi (gran gol di uno dei calciatori più sopravvalutati d’Italia). Illusoria la rete di Rafinha all’ultimo respiro: troppo tardi per sperare almeno in un pari. Tempo scaduto per la “Beneamata” tanto cara al sommo Gianni Brera.

Alla squadra di Spalletti non basta la carica dei tifosi: la Nord srotola un enorme striscione con la scritta “Canteremo fino alla morte”. La società ringrazia il pubblico con un video in cui i calciatori nerazzurri omaggiano la tifoseria più presente tra le mura amiche con oltre un milione di spettatori nelle 19 gare casalinghe della stagione. E’ rimasto deluso pure chi si aspettava una contestazione ultras all’Inter: a fine partita il Meazza ha applaudito la squadra, nonostante la sconfitta. Fa eccezione il battibecco tra Perisic e la tribuna. Una sconfitta a cui ha contribuito anche la strepitosa prestazione del portiere del Sassuolo Consigli, di gran lunga il migliore in campo. Ha parato tutto favorito dagli errori sottoporta dei calciatori interisti. Icardi su tutti. Maurito fallisce dunque l’opportunità di scavalcare l’infortunato Ciro Immobile in vetta alla classifica dei marcatori. Sempre 29 gol a 28 per il bomber della Lazio. Duello nel duello.

Corsa Champions: adesso l’Inter è nelle mani di Walter Zenga. In varie occasioni l’ex portiere nerazzurro ha sognato di poter prendere in mano i destini della sua squadra del cuore, ma la chiamata per la panchina non è mai arrivata. Ora invece dopo la clamorosa caduta interna contro il Sassuolo, all’ex “uomo ragno” arriva una sorta di supplica. Zenga che pure ha i suoi problemi e i suoi stimoli (senza punti in casa con la Lazio la corsa salvezza del Crotone si complica), sicuramente non resterà indifferente. Però a questo punto non dipende più solo dall’Inter e domenica a Crotone la Lazio avrà un primo match-ball per volare alla prossima Coppa Campioni a scapito dei nerazzurri meneghini.

Ipotesi in vista di Crotone-Lazio. Se domani la squadra di Inzaghi vince allo Scida, l’atteso scontro finale con l’Inter dell’ultimo turno sarà irrilevante. Però, ai nerazzurri non serve necessariamente una vittoria dei calabresi per tornare in corsa; può bastare anche un pareggio. A quel punto l’Inter si troverebbe a -3, ma vincendo lo scontro diretto della prossima settimana agguanterebbe i biancocelesti e sarebbe in Champions League grazie agli scontri diretti (0-0 al Meazza all’andata).  Una cosa è certa: questo campionato ha dimostrato che tutto può succedere, però sicuramente stasera lo scenario “sorpasso” nerazzurro sembra decisamente lontano. L’impressione è quella di un’altra occasione sprecata. Sprecata come le numerose palle-gol create contro il Sassuolo e non sfruttate.

Verdetto anticipato: Roma sicura della Champions prima della sfida casalinga contro la Juventus. La caduta dell’Inter a San Siro contro il Sassuolo, come detto non ha ancora tagliato fuori i nerazzurri dalla corsa alla Coppa Campioni, ma ha emesso un’altra sentenza di questo strano ed equilibrato campionato: la Roma ringrazia gli emiliani e si garantisce con un turno di anticipo la partecipazione alla prossima Champions a cui parteciperà da straordinaria semifinalista di quest’anno. Sono i 4 punti di vantaggio a permettere ai romanisti di far festa in anticipo, con due partite ancora da giocare: Juve all’Olimpico, Sassuolo in Emilia. A questo punto l’obiettivo della compagine di Di Francesco diventa centrare il terzo posto per chiudere davanti ai cugini biancocelesti. Al momento: Roma 73, Lazio 71, Inter 69. Con Roma e Lazio che devono ancora scendere in campo per la pentultima giornata. Intanto, la Roma si gode il successo nella sfida con l’Inter dell’ex Luciano Spalletti: un tecnico che nella Capitale divide i tifosi giallorossi. C’è chi lo ama perchè gli ultimi trofei risalgono alla sua prima era romanista e perchè l’anno scorso centrò il record di punti nella storia romanista: ben 87. E c’è chi lo odia per il trattamento riservato al monumento Totti e per il modo in cui ha lasciato la Roma un anno fa.

Festa giallorossa sui social. Mentre a Milano si materializza una notte da incubo per la banda Spalletti, i giallorossi si scatenano sul profilo Twitter ufficiale. Prima, ringraziando il Sassuolo (con tanto di gif animata di Di Francesco, tecnico della Roma ed ex neroverde, che fa l’occhiolino), poi pubblicando un video della curva giallorossa e l’inno della Champions in sottofondo. Il commento recita: “Già non vediamo l’ora di risentirlo!”. Dice la sua sui social anche il d.s. romanista Monchi, che twitta: “Qualificati per la Champions League, ma non c’è niente da festeggiare, solo pensare a lavorare tanto per continuare a migliorare. Domani c’è una partita importante per continuare a crescere e a credere. Il futuro inizia domani sera. Daje Roma!!!”. Monchi poi cita Thomas Stearns Eliot poeta, saggista, critico letterario e drammaturgo statunitense, scrivendo: “Solo chi rischia di andare troppo lontano avrà la possibilità di scoprire quanto lontano può andare”. Ipse dixit.

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