Il presidente iraniano a Roma: sua prima visita in Europa

Italian President Sergio Mattarella (R) welcomes Iranian President Hassan Rouhani (L) at Quirinale Palace in Rome, Italy, 25 January 2016. ANSA / ETTORE FERRARI

Il presidente iraniano Hassan  Rohani incontra oggi il Papa. E’ arrivato ieri a Roma, accompagnato da una scorta di 45 persone e accolto dalle massime autorità dello Stato, per una visita – prevista a novembre ma poi rimandata per gli attentati di Parigi – definita “storica”. E’ infatti la prima in Europa all’indomani del rientro di Teheran nel consesso della comunità internazionale e da protagonista in molti dossier, grazie all’accordo sul nucleare. Una visita sulla quale però non mancano le polemiche per l’accoglienza riservata al capo di uno Stato nei primi posti della lista nera dei diritti umani.

Sbarcato a Roma con un tweet che annunciava “l’attesa di rafforzare le relazioni bilaterali ed esplorare le opportunità”, Rohani è stato ricevuto in mattinata dal presidente Sergio Mattarella al Quirinale in “un’atmosfera molto amichevole”. I due leader hanno affrontato i maggiori dossier dell’attualità internazionale, dalla Siria allo Yemen, dalla Libia alla crisi israelo-palestinese, individuando nel terrorismo fondamentalista “il problema numero uno”. Per combatterlo efficacemente “tutti devono fare la loro parte fino in fondo senza ambiguità”, ha sottolineato Rohani, mentre Mattarella ha auspicato che l’Iran faccia sentire la sua influenza nella regione. Da Rohani è inoltre giunto il sostegno alla candidatura italiana per un seggio di membro non permanente al Consiglio di sicurezza dell’Onu e l’invito a Mattarella a recarsi a Teheran.

In serata l’incontro con Renzi e subito dopo siglata una lunghissima lista dei memorandum di intesa ed accordi economici, in particolare nei settori minerario, delle infrastrutture, energetico. “Abbiamo siglato i primi accordi ma è solo l’inizio di un cammino: ci sono settori in cui possiamo e dobbiamo lavorare di più”, è l’auspicio di Renzi, mentre Rohani conferma l’aspirazione di Teheran a diventare – grazie alla fine delle sanzioni – un ‘hub’ per il mercato dell’intera regione: “Dobbiamo creare le condizioni per una presenza attiva degli imprenditori italiani ed europei in Iran, per accedere insieme al grande mercato che ci circonda”, ha spiegato. E proprio per questo oggi Rohani parteciperà al Business Forum Italia-Iran, organizzato in collaborazione con Ice e Confindustria, con una delegazione di 120 imprenditori iraniani. Sempre oggi il presidente iraniano vedrà anche papa Francesco in Vaticano, mentre il suo ministro degli Esteri, Mohamad Javad Zarif, incontrerà alla Farnesina Paolo Gentiloni. Annullata la conferenza stampa inizialmente prevista per la fine del colloquio tra i due capi diplomazia, perché – spiegano fonti dell’ambasciata iraniana – sarà Rohani a parlare alla stampa mercoledì mattina, prima di volare a Parigi.

Il presidente Rouhani ha posto l’accento sull’importanza di raggiungere la pace in Medio Oriente: “Noi da sempre siamo in prima linea nella lotta al terrorismo, se non ci fosse stato questo impegno oggi la situazione sarebbe più difficile. Con l’Italia abbiamo spesso lavorato per la pace e dobbiamo proseguire per arrivare a una pace vera in Medio Oriente”. Ruhani poi ha allargato l’orizzonte: “Per una questione complicata come l’accordo nucleare il mondo è riuscito a raggiungere un’intesa e compiere un miracolo politico: perché allora non applicare lo stesso esempio per il Medio Oriente, l’Africa e il Sud del Mediterraneo?”.

“Anche nei settori su cui sono più marcate le nostre distanze, come sui diritti umani, abbiamo dimostrato di saper dialogare e discutere”, ha assicurato il premier Matteo Renzi.

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