IL GRANDE ADDIO/ Buffon lascia Juventus e Nazionale. Appenderà i guanti al chiodo o andrà a giocare all’estero? Intanto, il Psg lo corteggia con un biennale da sceicchi

di FABIO CAMILLACCI/ Giovedi 17 maggio passerà alla storia del calcio italiano come un giorno triste: Buffon dice addio alla sua Juve dopo 17 anni e il mondo della pedata italica, un anno dopo il doloroso addio al pallone di Francesco Totti, perde anche Gigi. La notizia era nell’aria, adesso è anche ufficiale: sabato prossimo all’Allianz Stadium di Torino, per la Juventus contro il Verona sarà sì festa scudetto, ma sarà anche il giorno dell’ultimo enorme grazie al portiere dei record. Super Gigi che saluta la Vecchia Signora e che pensa a un futuro ancora stimolante: in campo o fuori. Il presidente Andrea Agnelli, al suo fianco in questa difficile conferenza stampa, se lo abbraccia, snocciola i numeri di vittorie, presenze, imbattibilità di questo quarantenne che ancora sa di essere un gigante. Numeri impressionanti (nella foto: l’abbraccio tra Buffon e Agnelli).

La conferenza stampa. Buffon ringrazia con voce tremula, lo sguardo è basso per non mostrare gli occhi più lucidi del solito, prende fiato e spara la prima sentenza: “Sabato sarà la mia ultima partita con la Juventus, credo sia il modo migliore per finire questa grandissima avventura, conclusa con altre due vittorie per me molto importanti. La mia paura era arrivare alla fine della mia storia con la Juve da ‘sopportato’, da giocatore che ha fuso il motore. Fortunatamente non è così e sono orgoglioso di aver espresso fino a 40 anni prestazioni all’altezza del mio nome e di quello della Juve. Non era scontato. Questa società nel 2001 ha preso un talento straordinario (sorride ndr) ma se questo talento si è tramutato in un campione è per l’ulteriore step in convinzione e consacrazione che mi ha fatto fare la Juve. La sua mentalità e l’approccio al lavoro sono unici al mondo, è una filosofia che ho fatto mia e sono sicuro adopererò anche in futuro, anche perché è l’unico modo che conosco per arrivare a dei risultati con la felicità di aver sofferto. Questo è il più bell’insegnamento, al di là dei risultati e delle coppe”.

Buffon saluta anche la Nazionale. Addio alla maglia bianconera e a quella azzurra. Gigi spiega: “Se Buffon era un problema tre mesi fa, figuriamoci adesso. Diventerebbe complicato gestirla e voglio tenermene lontano perché non penso di meritarmelo. E poi l’Italia ha grandi e giovani portieri che è giusto facciano le loro esperienze. Quindi non vestirò la maglia azzurra per la sfida con l’Olanda”. Quanto a ruoli dirigenziali dice: “La proposta più importante me l’ha fatta Andrea Agnelli”. E Agnelli conferma: “Qualsiasi ruolo qui passa da una seria formazione che è quello che gli ho prospettato”. Buffon replica: “Che la Juve per me sia una famiglia è evidente, se un giorno dovessi essere considerato utile alla causa avrebbe la precedenza su tutto”. Un ruolo in Figc o alla Fifa? “Sentire di certi interessamenti mi inorgoglisce, ma devo essere pronto a farlo nel migliore dei modi, sento forte il senso di responsabilità”.

Addio a Juventus e Nazionale ma Buffon appenderà i guanti da portierone al chiodo? Per la scelta finale serve ancora un po’ di tempo e Gigi fa sapere: “La prossima settimana, dopo aver riflettuto serenamente, prenderò la mia decisione, seguendo ciò che urla la mia indole e la mia natura. Io sono un incosciente, non ho paura di questo cambio di vita, le sfide mi hanno sempre stimolato. E poi la cosa più importante era finire qui nel miglior modo, non deludere le aspettative che la gente juventina aveva in me. Sono il primo a capire che la Juve debba programmare il futuro e Szczęsny è un portiere di valore eccelso, almeno quanto me. E’ giovane, ha 27 anni. Avrei potuto fare un anno in più da suo vice? Con me accanto sarebbe stato costretto a paragoni che non avrebbero fatto bene a nessuno, nemmeno a me. E poi sono certo che la Juve vincerà ancora, anche senza di me, ha dalla sua la storia e la famiglia. Se pensassi qualcosa di diverso sarei da rinchiudere”.

Il Paris Saint Germain non ha perso tempo. Il club francese dello sceicco qatariota Al-Khelaifi avrebbe già presentato una proposta di contratto a Gigi Buffon. L’indiscrezione filtra dalla Francia, dove il quotidiano Le Parisien ha pubblicato la notizia sulla propria edizione online aggiungendo che la proprietà qatariota avrebbe offerto a Gigi un biennale sontuoso. Definito “molto ricco”. A stimolare il portierone italiano ci sarebbe la proposta del Psg alla ricerca di un portiere titolare per la prossima stagione, non essendo Areola e Trapp riusciti a convincere la dirigenza. Per Buffon ci sarebbe oltretutto l’opportunità di poter correre ancora per la Champions League, l’unico grande trofeo che manca al suo ricchissimo palmares.

Silvano Martina, procuratore storico di Gigi, parla di più offerte per il suo assistito. Pur senza fare nomi, Martina conferma che a Buffon sono già arrivate delle offerte da club che vorrebbero averlo come portiere nella prossima stagione: “Sono offerte da squadre da Buffon. Gigi non ne ha voluto parlare, quindi non è giusto che ne parli io. Sono cose che potrebbero interessarlo, ma non ha ancora deciso. Ci sono parecchie proposte, sia per il calcio sia per il dopo calcio. E’ giusto adesso riflettere”. E poi l’ex portiere del Genoa oggi procuratore ha aggiunto: “Gigi ha una fortuna rispetto ad altri portieri. E’ un portiere di posizione, non di quelli reattivi che possono perdere qualcosa con gli anni, come Julio Cesar. E poi ha un fisico che regge, oltre alla classe. Se ci sono queste qualità, perché non deve pensare di andare avanti? Non ha avuto solo offerte per giocare, ma anche per il dopo calcio. Era giusto che si prendesse una decina di giorni per riflettere”. A breve dunque sapremo se vedremo ancora Buffon tra i pali, seppur lontano dall’Italia. Come tanti, personalmente me lo auguro. Intanto, solo applausi per il grande Gigi in questo giorno triste.

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