Il disastro del 2013 con 40 pellegrini morti sull’autostrada Bari-Napoli: il pm chiede 10 anni di carcere per l’ad Castellucci. Ripercussioni per Genova?

Mentre a Genova si valutano e si contestano le decisioni contenute nel decreto governativo a cui il commissario straordinario (il sindaco della città, Bucci) dovrà attenersi nel gestire le enormi conseguenze del crollo del ponte Morandi e la ricostruzione dell’opera, ad Avellino il processo per la strage avvenuta nel 2013 a Monteforte Irpino (quasi lo stesso numero di vittime di Genova) sull’autostrada Bari-Napoli per dell’autobus carico di pellegrini finito il 28 luglio del 2013 nella scarpata prende una piega decisamente grave per la società Autostrade per l’Italia. Infatti il procuratore capo, Cantelmo, ha chiesto una condanna a 10 anni di carcere per Castellucci, attuale amministratore delegato di  Autostrade per l’Italia, e pene molto severe anche per altri 11  dirigenti e dipendenti della stessa società.Il pm  accusa i vertici di Autostrade di “sciatteria” e “negligenza”.

“Le richieste di condanna – commenta il legale della società  Autostrade – appaiono a dir poco sconcertanti, perché non fondate su dati scientifici”. Si vedrà come il Tribunale giudicherà l’operato dei dirigenti di Autostrade per l’Italia nel caso dei guard rail che non frenarono la tragica corsa dell’autobus verso la scarpata. Sta di fatto, però, che  la sentenza potrà contribuire a condizionare non poco la scelta se far partecipare la società Autostrade alla ricostruzione del ponte Morandi a Genova oppure no.

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