Il calcio risponde al terrorismo: a Wembley Inghilterra e Francia cantano insieme la “Marsigliese”, ricordo da brividi anche a Bologna per Italia-Romania

Wembleydi Fabio Camillacci/

Il terrorismo attacca il calcio: la strage sventata venerdi 13 novembre allo Stade de France in occasione dell’amichevole Francia-Germania, la cancellazione di altre due sfide amichevoli prestigiose come Belgio-Spagna (situazione tesa e critica a Bruxelles) e Germania-Olanda (allarme attentati). A Wembley invece i “Bleus” di Didier Deschamps hanno potuto giocare per onorare le vittime del massacro di Parigi, come aveva sottolineato alla vigilia il c.t. dei transalpini. Emozionante il prologo nella suggestiva cornice dello stadio londinese che ospita le gare della Nazionale britannica. Lacrime e commozione, una voce unica e compatta ha cantato la Marsigliese prima di Inghilterra-Francia con le due squadre abbracciate al centro del campo. Grande commozione a Londra per l’incontro dopo i tragici attentati di Parigi: tra i 90mila spettatori in tribuna anche il Premier David Cameron e il principe William. Prima del fischio d’inizio è stato osservato un minuto di silenzio, mentre le tv che hanno trasmesso la partita (la britannica ITV e la francese TV1) hanno deciso di non passare spot pubblicitari per rispetto delle vittime. Una coreografia suggestiva ha accolto le due squadre in campo, entrambe con il lutto al braccio: oltre al tricolore proiettato sull’arco che sormonta lo stadio, i colori blu, bianco e rosso hanno dipinto le tribune di Wembley (foto). I due commissari tecnici, Roy Hodgson e Didier Deschamps, accompagnati dal Principe William, hanno infine deposto corone di fiori in memoria delle vittime della strage di venerdi scoso. Per la cronaca, sul campo ha vinto 2-0 l’Inghilterra.

Stadio Dall’Ara: Italia-Romania 2-2. A Bologna si gioca. E già questa è una notizia. Non solo per la vena propositiva dell’Italia che non rinuncia a fare calcio, seppur penalizzata di nuovo dai suoi errori difensivi. Il 2-2 contro la Romania, nell’ultima amichevole dell’anno, fornisce altre indicazioni utili a Conte. Ma è anche un segnale forte nei giorni del terrore che non risparmiano il calcio, anzi lo vogliono al centro della scena: attaccato dal terrore. L’entusiasmo dei tifosi bolognesi per una nazionale che sta conquistando affetto per la sua voglia di calcio, la festa finale dei 4.000 romeni dall’altra parte: il calcio è gioia semplice, quella tanto desiderata in queste ore. Anche Conte applaude la sua Italia pronta a ribaltare lo svantaggio iniziale con un’altra partita convincente in attacco, ma poi sul 2-1 incapace di tenere la partita. Il 2-2 penalizza la voglia di El Shaarawy e compagni, non la loro maturità di squadra. Al Dall’Ara si gioca mentre dall’Europa arrivano altri squilli di paura. Belgio-Spagna annullata nel pomeriggio, lo stadio di Hannover evacuato poco prima di Germania-Olanda. Sugli schermi tv degli skybox scorrono le immagini dei tg internazionali, i giocatori arrivati allo stadio con una scorta rinforzata sono lontani dagli echi. La Romania ricorda un altro lutto, sulla maglia i nomi dei ragazzi morti nel rogo della discoteca di Bucarest. Ma il pensiero di tutti va ai ragazzi del Bataclan quando allo stadio si intona la “Marsigliese”. Il minuto di silenzio a centrocampo è di un silenzio profondo. Poi il fischio dell’arbitro dà inizio alla voglia di normalità.

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