IL BILINGUISMO DEL PD

di GIOVANNI PEREZ – Un chiaro sintomo del basso livello cui è giunto il linguaggio nel Pd al tempo di Renzi lo si riscontra  nelle considerazioni che il sottosegretario Giancarlo Bressa (bellunese eletto in Alto Adige) ha usato giorni fa nei confronti del suo compagno di fede Roberto Bizzo.
Bizzo, a giudizio di Bressa, si sarebbe macchiato della grave colpa di aver disobbedito agli ordini del partito nella votazione, senza riserve, sulla toponomastica bilingue come voluta dalla Svp.
Con un becero linguaggio di stampo stalinista Bressa ha definito Bizzo come ”un irresponsabile che fa della propaganda da quattro soldi, tanto che sembra voglia l’incidente per farsi cacciare dal partito”. È proprio per questa distorta visione della democrazia in cui chi non è d’accordo diventa un nemico, assommato ad un linguaggio alla Renzi, che il Pd continua a perdere voti anche in Alto Adige regalandoli ad una destra che stava per essere “rottamata”.

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