Trovati un fucile e munizioni accanto al giovane ucciso in Liguria da un cacciatore

Un giovane escursionista di 19 anni di Ventimiglia, Nathan Labolani,  è morto per una fucilata all’addome esplosa da un cacciatore durante una battuta al cinghiale. L’episodio è avvenuto stamattina nel territorio di Apricale, in provincia di Imperia. Secondo quanto affermato dal cacciatore lo avrebbe scambiato per un cinghiale e ha fatto partire un colpo dalla propria carabina che ha raggiunto il giovane all’addome.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri con i vigili del fuoco, il Soccorso Alpino, il personale sanitario del 118 e la Croce Azzurra. E’ stato allertato anche un elisoccorso da Cuneo, che ha trasferito l’équipe medica direttamente sul posto, ma a nulla sono serviti i soccorsi. Il cacciatore è stato portato nella caserma dei carabinieri  per ricostruire  la dinamica dei fatti.

Duro il commento del presidente di AIDAA Lorenzo Croce: “Ora vada il presidente della Liguria Toti a spiegare ai genitori la morte del ragazzo di diciannove anni ammazzato da una fucilata al petto sparata da un cacciatore mentre il giovane stava facendo una escursione, vada Toti a spiegare perché un ragazzo che esce di casa può morire così, visto che il presidente della Liguria si è vantato con la sua giunta nei giorni scorsi di non aver fatto pagare la tassa per il primo anno di caccia ai nuovi cacciatori, vada lui a spiegare questo assassinio ai parenti del ragazzo. E non ci vengano a raccontare la favola dell’incidente di caccia. Questo cacciatore – conclude Croce -deve essere arrestato. Subito”.

NOVITA’ DALLE INDAGINI – In Procura ad Imperia l’Ansa ha appreso che accanto al corpo di Nathan c’erano un fucile da caccia calibro 12 e una cinquantina di munizioni. Però , il diciannovenne di Apricale non ha mai conseguito il porto d’armi.
La Procura sta approfondendo le indagini per verificare se il fucile trovato accanto al giovane ucciso fosse il suo. Non è escluso che Nathan Labolani stesse a sua volta cacciando oppure che facesse semplicemente parte di una delle due squadre pur non avendo il porto d’armi. Si cerca anche di ricostruire la esatta dinamica dell’incidente e in particolare di verificare i movimenti del giovane morto per capire se fosse o meno nascosto dietro a un cespuglio mentre era in corso la battuta di caccia, alla quale partecipavano una squadra di Camporosso e una di Perinaldo, due Comuni delle vicine vallate. Il cacciatore che ha ucciso Labolani è per ora indagato per omicidio colposo.

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