SOGNO INFRANTO/ Australian Open: dopo Seppi anche Fognini si ferma agli ottavi di finale. Il tennista ligure battuto in tre set dal ceco Berdych

di MARCO VALERIO/ È sparita in men che non si dica la storica doppia presenza azzurra agli ottavi di finale del singolare maschile degli Australian Open 2018. Dopo Andreas Seppi, superato in quattro set dal britannico Kyle Edmund, Fabio Fognini, alle prese con un avversario decisamente più solido e potente, è stato eliminato in tre set. Passa dunque il ceco Tomas Berdych che ha chiuso la pratica in appena 2 ore e 8 minuti vincendo per 6-1/ 6-4/ 6-4. Il match, fin dalle prime battute, è stato sempre in mano a Berdych, che a Melbourne, nelle ultime 8 edizioni, vanta 2 semifinali e 5 presenze ai quarti. Pertanto, nonostante i precedenti in perfetta parità tra i due,  il tennista ceco ha subito preso il largo portandosi a casa un primo set filato via senza il minimo intoppo, complice anche la svogliatezza iniziale del ligure che ha faticato a trovare la carburazione giusta. Non a caso, Fognini ha sempre perso il primo turno di battuta in tutti e 4 i match disputati in questo torneo. Poi l’azzurro ha provato a dare senso alla sua presenza in campo giocando con più impegno due set simili. Ma ormai era tardi.

L’eliminazione di Seppi

E’ finito contro Kyle Edmund, il sogno di Andreas Seppi di raggiungere per la prima volta in carriera i quarti di finale in un torneo dello Slam. L’altoatesino si è dovuto arrendere al britannico che si è imposto per 6-7/ 7-5/ 6-2/ 6-3 in 2 ore e 57 minuti di gioco. Seppi ha giocato un grande primo set (appena 4 punti perduti al servizio, 2 sulla prima e 2 sulla seconda), trovando subito il ritmo giusto, mancando 5 importantissime palle break, ma chiudendo per 7 punti a 4 un tie break solido. Ma dall’inizio del secondo set l’altoatesino si è spento, le percentuali di servizio sono crollate e non c’è stato più niente da fare; l’azzurro ha subito quel break che Ivo Karlovic non era riuscito a fare nella lunghissima maratona di venerdì e il britannico ha immediatamente pareggiato il conto dei set quando il dritto di Seppi, deviato dal nastro, è finito mestamente sul corridoio. Qui Seppi ha accusato tutta la fatica dei giorni scorsi, alzando bandiera bianca. Ora speriamo che almeno Fognini riesca a portare la bandiera dell’Italia ai quarti di finale del torneo australiano.

Le notizie precedenti

Australian Open: dopo 42 anni due italiani volano agli ottavi di finale di un torneo dello Slam. Seppi e Fognini: ora fate la storia

di FABIO CAMILLACCI/ Non capita tutti i giorni di celebrare il tennis maschile di casa nostra. Anzi, dai tempi dei mostri sacri Panatta, Barazzutti, Zugarelli e Bertolucci (trionfatori in Coppa Davis nel 1976), non capita praticamente mai. Finalmente, una bella soddisfazione a livello di singoli. Agli Australian Open 2018 riportiamo due azzurri negli ottavi di finale di un torneo dello Slam: guarda caso non accadeva da Parigi 1976, quando ci riuscirono Panatta (poi vincitore di quel Roland Garros) e Barazzutti. Dopo Andreas Seppi anche Fabio Fognini, 25° testa di serie, raggiunge l’obiettivo battendo in cinque set Julien Benneteau, 36enne francese n°59 del ranking Atp. Punteggio: 3-6 /6-2/ 6-1 /4-6 / 6-3 in tre ore esatte di gioco. Fabio accede così agli ottavi di Melbourne per la seconda volta in carriera. Ora se la vedrà col temibile Berdych, che ha dominato Del Potro; i precedenti tra il ligure e il ceco sono in parità, due vittorie a testa.

L’impresa di Seppi. A quasi 11 anni di distanza dalla sfida di Barcellona (era l’aprile del 2007), Andreas Seppi è tornato a battere il bombardiere Ivo Karlovic e lo ha fatto in un match assai più importante che è valso l’accesso agli ottavi di finale dell’Open d’Australia. Sono state necessarie 3 ore e 51 minuti al 33enne altoatesino, numero 87 del mondo, per disinnescare la potenza al servizio del 38enne croato, numero 79 del mondo, battuto per 6-3 /7-6/ 6-7 /6-7/ 9-7. Per la sesta volta in carriera, la quarta in Australia, Andreas Seppi ha dunque raggiunto gli ottavi di finale in un torneo dello Slam: gli era già successo al Roland Garros 2012, a Wimbledon 2013 e agli Australian Open 2013, 2015 e 2017. Adesso lo attende il britannico Kyle Emdund che ha vinto l’unico precedente: sul veloce indoor di Anversa nel 2016, s’impose per 6-3 6-4 in un match valido per i quarti di finale.

La storia dell’Italia del tennis. Oltre al precedente già ricordato del 1976, nell’Era Open l’Italia ha avuto due giocatori agli ottavi anche al Roland Garros del 1972, 1973 e 1975. Nel 1972 Panatta si spinse fino ai quarti perdendo contro Metreveli, mentre Pietrangeli si fermò agli ottavi contro Manuel Orantes; nel 1973, invece, Nikola Pilic battè Paolo Bertolucci ai quarti e Adriano Panatta in semifinale. Infine, nel 1975 Panatta perse da Borg in semifinale e Zugarelli si arrese agli ottavi a Eddie Dibbs. Prima dell’Era Open questo evento si è verificato 2 volte a Wimbledon (1949 e 1955) e altre 10 volte a Parigi. E ricordiamo che finora solo Giorgio De Stefani nel 1935 , Nicola Pietrangeli nel 1957 e Cristiano Caratti nel 1991, sono riusciti ad approdare ai quarti in Australia. La speranza è di allungare quest’ultima lista. Forza Fabio e Andreas!

 

Commenta per primo

Lascia un commento