“Gazebarie” del centrodestra a Roma: quasi 50mila hanno detto sì a Bertolaso

Berlusconi e BertolasoAlle gazebarie del centrodestra per sindaco di Roma ha partecipato un numero di romani “vicino a 50 mila” negli oltre cento gazebo organizzati nel giro di una settimana in tutta la città. Ne sono molto soddisfatti Silvio Berlusconi e  Guido Bertolaso, il quale ha ringraziato anche Giorgia Meloni e il leader della Lega Salvini, che “con il suo agire ha scatenato una reazione positiva dei romani”. Bertolaso ha ribadito la sua parola d’ordine “tolleranza zero contro il degrado” e ha rilevato: “Se andiamo uniti e compatti il percorso sarà estremamente positivo per la città”. E a Fuori Onda su La7 ha aggiunto: “I romani hanno detto quello che pensano, forte e chiaro. Sono andati a votare in numero maggiore di quelli che hanno partecipato alle primarie del Pd. Sto già lavorando alla squadra e al programma”.

Tutto liscio, dunque? No. Perché Salvini continua a dire che Bertolaso non è il suo candidato e lancia nuovi inviti a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, a candidarsi e la Meloni non si mostra del tutto insensibile alla sollecitazione. Tant’è che chiede un incontro a Berlusconi e Salvini. Intanto dice a mezza bocca: “Guido Bertolaso può essere un buon candidato e un buon sindaco se riesce a unire le forze di centrodestra. Se riesce a farlo e a vincere le perplessità che ancora diverse persone hanno, Fratelli d’Italia sarà con lui come lealmente ha fatto dall’inizio. Ma se si presta a strumentalizzazioni che forse sono utili a tutelare un partito ma che sicuramente danneggiano i romani, allora saremo costretti a fare scelte diverse.  Chiedo, invece, un incontro risolutivo a Berlusconi e Salvini nella giornata di domani. Metto a disposizione anche la mia candidatura come… gesto di amore e responsabilità'”.

Salvini invece ripete il ritornello: “Nella capitale, come in qualsiasi altra città, una persona che pensa che gli zingari vadano aiutati e che invece di sgomberare i campi rom vuole risolvere il problema togliendo i cassonetti dalle strade non può essere sostenuta dalla Lega e da Noi con Salvini. Se invece Giorgia Meloni decidesse di candidarsi noi la sosterremo”. Berlusconi gli ha replicato ricordandogli che la Lega a Roma vale l’1,4% dell’elettorato.

Pronta al ritiro la candidata

dei Cinque Stelle per Milano

Intanto a Milano Patrizia Bedori, candidata del M5S a sindaco, scelta via Internet con la partecipazione di appena 350 votanti, è pronta a gettare la spugna. “Non ce la posso fare a livello umano. Ho capito che non sono tagliata a fare questo. Nessuno me lo ha chiesto, è una mia decisione”, ha detto nel corso di una riunione del movimento grillino nel capoluogo milanese. “Non mi ritiro – ha aggiunto Bedori – ma faccio un piccolo passo di lato. Sarò nella lista se mi permetteranno. Vi chiedo unità”. Bedori ha detto ancora: “Devo riprendermi la mia vita, non ho vissuto per quattro mesi e devo tornare alla mia famiglia. Non c’eèGrillo, non c’è Casaleggio, non c’è Fo, non c’è nessuno che mi ha fatto pressioni. Per me uno vale uno. Purtroppo non so gestire i mass media, li subisco e questo è un mio limite”. (AGI)

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