EUROPA AMARA/ Ride solo il Milan: Sarri affonda il Napoli contro il Lipsia, la Lazio a Bucarest incassa un’altra sconfitta. Atalanta, bella e beffata

di FABIO CAMILLACCI/ Con l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League, si chiude un’altra settimana deludente per il calcio italiano. Delle 5 squadre impegnate, ride solo il Milan che vince 3-0 in casa dei bulgari del Ludogorets. Dal 2-2 di Juventus-Tottenham di Champions al crollo europeo del Napoli, capolista in campionato con un punto di vantaggio su Madama. Azzurri bellissimi e forti in Serie A, ma, disastrosi nelle Coppe. Dopo essere usciti da Coppa Campioni e Coppa Italia, i partenopei di Sarri sono a un passo dall’eliminazione anche nell’ex Coppa Uefa. Tradotto: se il Napoli non dovesse vincere lo scudetto, vivrebbe l’ennesima stagione fallimentare e perdente. Tipico di Sarri: una sorta di Zeman del terzo millennio. Continua a perdere la Lazio: contro la modesta Steaua, per la squadra di Simone Inzaghi è arrivata la quarta sconfitta consecutiva. Sfortunata, invece, la bella Atalanta di Gasp che a Dortmund rimonta, va in vantaggio ma incassa il 3-2 del Borussia al 91′.

Lipsia corsaro al San Paolo. Il cammino del Napoli in Europa League dunque si complica seriamente dopo la gara d’andata dei sedicesimi di finale. Azzurri rimontati e battuti 3-1 a Fuorigrotta dai tedeschi dell’RB Lipsia, in un match giocato sottotono e condizionato dal turnover sarriano. Scriviamo da inizio stagione che la rosa partenopea è corta e non attrezzata per giocare su più fronti. Il Napoli ha 13, al massimo 14 titolari. Al vantaggio dei padroni di casa firmato da Ounas con un diagonale preciso, rispondono prima Werner (2), poi Bruma a conclusione di un contropiede. Ora per passare il turno servirà un’autentica impresa in Germania. Una sconfitta figlia del sarrismo esasperato: assurda alla vigilia la catilinaria del tecnico toscano-napoletano contro l’Europa League che toglie energie. Se le squadre italiane continueranno a ragionare così non vinceranno mai questa competizione. Sarri dai due volti: prima demonizza l’ex Uefa, poi a fine gara se la prende con i suoi dicendo che devono avere più rispetto per la maglia. Mah!

Milan vincente anche in Europa. Prosegue il buon momento della squadra di Gattuso che in campionato nelle ultime 10 partite ha fatto 18 punti. I rossoneri vincono in scioltezza in Bulgaria. Ludogorets colpito sul finire del primo tempo dal solito baby-bomber Cutrone (45′), affondato nella ripresa da un rigore di Rodríguez e dalla rete di Borini. Per quest’ultimo che non segna nemmeno in allenamento è il 2° gol di fila dopo quello alla Spal: una rarità. Tra una settimana il ritorno a San Siro sarà una passeggiata di salute.

Lazio ancora perdente. Trasferta amara per i biancocelesti a Bucarest. All’Arena Nationala la squadra di Inzaghi perde 1-0 e, dopo tre sconfitte di fila in campionato, incassa un altro ko. Prestazione opaca per la Lazio, che senza tanti titolari, non riesce a far valere il divario tecnico con gli avversari e a segnare. Il gol partita lo firma Gnohere al 29′ in contropiede, Milinkovic-Savic centra una traversa. Stesso discorso fatto per il Napoli: la Lazio ha una rosa troppo corta e non attrezzata per lottare su tre fronti.

Dea sfortunata. L’Atalanta cade 3-2 a Dortmund contro il Borussia al termine di una gara spettacolare e piena di emozioni. Vantaggio giallonero al 30′ con Schurrle ma a inizio ripresa i bergamaschi ribaltano il risultato con la doppietta di Ilicic tra il 51′ e il 56′. Poi si scatena Batshuayi che fa il 2-2 al 65′ prima di firmare il successo tedesco al 91′ beffando così un’Atalanta da applausi, in versione Dea d’Europa. Tra 7 giorni il ritorno a Reggio Emilia al Mapei Stadium: i nerazzurri per passare dovranno vincere 1-0 o 2-1. Una cosa è certa: tra sfortuna e limiti, prosegue il momento nero del nostro calcio.

 

Commenta per primo

Lascia un commento