ELEZIONI TEDESCHE. La Merkel vince perdendo l’8%, l’Spd ridotta al 20%, i populisti dell’Afd al 13%, i liberali tornano in parlamento

Angela Merkel vince, ma prende una batosta. L’Spd crolla. Volano i “populisti” di Afd. E i liberali tornano in Parlamento. Si può sintetizzare così l’esito delle elezioni politiche in Germania. La cancelliera  ammette: “Avremmo voluto naturalmente un risultato migliore”, ma poi aggiunge: “Siamo la forza maggiore del Paese, e contro di noi non può essere formato alcun governo”.

Le ultime proiezioni di voto in Germania alle 23 davano questo esito: Cdu-Csu 32,9% (-8,6% rispetto al 2013), Spd 20,7% (-5,0%), Afd 13%(+8,3%) , Fpd (Liberali) 10,4% (+5,6%), Verdi 9,1%(+0,7%), Linke (Sinistra) 8,9% (+0,3%).

 Il sistema elettorale tedesco

In base a questi risultati, con il sistema elettorale tedesco (illustrato nel grafico a lato) l’Unione Cdu-Csu otterrebbe 243 seggi in Parlamento. I socialdemocratici 153, l’Afd 98, i liberali 77, i Verdi 67, la Linke 67.

“È una pesante sconfitta per l’SPD, oggi finisce per noi la grande coalizione”, ha detto Manuela Schwesig, una delle esponenti di spicco del partito socialista guidato da Schulz, annunciando che andranno all’opposizione. “Un giorno difficile e amaro per la socialdemocrazia – ha commentato Martin Schulz -. Abbiamo mancato l’obiettivo”. Schulz, nonostante la storica sconfitta, vuole rimanere leader dell’SPD all’opposizione.

Merkel e Lindner hanno fatto appello al “senso di responsabilità” per il paese, che vive in “tempi tempestosi” e “difficili”, sollecitando il partito a prendere in considerazione anche una Grosse Koalition. Diversamente resterebbe solo la formula detta “Giamaica”, alleanza della  Cdu con Verdi e Liberali, che queste due formazioni  non escludono, ma che va vagliata “sui contenuti”. I Verdi già avvertono che i colloqui per il governo saranno difficili. “Faremo soltanto quello in cui crediamo”, ha detto la candidata di spicco dei Verdi, Catrin Goering-Eckardt, commentando il risultato del partito e la prospettiva di colloqui per una possibile coalizione “Giamaica” con Unione (Cdu-Csu) e liberali.

I liberali festeggiano il ritorno in Parlamento. “La scorsa legislatura è stata la prima in cui i Liberali non sono stati presenti in Parlamento, e sarà anche l’ultima”: ha detto il leader dei Liberali Chrstian Lindner, alla sede dell’FDP, parlando alla folla esultante dei suoi colleghi di partito e degli elettori.

I principali gruppi ebraici tedeschi esprimono allarme per l’ingresso del partito Afd nel parlamento. Il presidente del Consiglio tedesco degli ebrei, Josef Schuster, ha auspicato che gli altri partiti svelino “la vera faccia dell’Afd”, con “posizioni di estrema destra e contro le minoranze”, e che “smascherino le loro vuote promesse populiste”. Il capo del Congresso ebraico mondiale, Ronald Lauder, si è congratulato con la cancelliera Angela Merkel per il suo quarto mandato, chiamandola “una vera amica di Israele e del popolo ebraico”, mentre ha definito l’Afd “un movimento reazionario che ricorda il peggior passato della Germania”.

M5s sulle elezioni tedesche: “Noi arginiamo gli estremismi”.  In una nota congiunta i parlamentari pentastellati della Commissione Esteri di Camera e Senato danno questa lettura del voto tedesco: “Il voto in Germania forse spingerà la Cancelliera a comprendere che qualcosa non va. Solo in Italia c’è una forza politica che è riuscita ad arginare gli estremismi attraverso il dialogo e la giusta dose di protesta, le idee e i  contenuti per migliorare il progetto europeista a favore di tutti i cittadini. Quella forza ovviamente siamo noi”.

 

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