DRAMMA AL MEAZZA/ E’ morto l’ultras investito da un suv durante gli scontri di Inter-Napoli. Questura e Figc: “Serve linea molto dura”. Cori razzisti, due gare a porte chiuse per l’Inter e una terza senza Curva

di FABIO CAMILLACCI/ Nuovo dramma per una partita di calcio. E’ morto, per la gravi ferite riportate, il tifoso nerazzurro Daniele Belardinelli (foto) investito da un suv durante gli scontri tra ultras che si sono verificati domenica sera prima di Inter-Napoli. Il ricovero all’Ospedale San Carlo e il successivo intervento chirurgico non sono riusciti a salvare la vita del 35enne. Dalle prime ricostruzioni sembra che il fatto sia avvenuto alla fine degli incidenti di via Sant’Elena tra tifosi interisti e napoletani, a due chilometri dallo stadio, intorno alle 19:30. Arrestati tre ultras dell’Inter.

La conferenza stampa del questore di Milano. Marcello Cardona nel fare il punto della situazione ha dichiarato: “Abbiamo arrestato 2 soggetti italiani (in mattinata è stata arrestata anche una terza persona, ndr). Sono 2 ultras dell’Inter. Ne stiamo cercando un altro, dalle immagini ne abbiamo certamente individuati 3, non escludiamo di procedere a ulteriori arresti. Non sappiamo chi fosse alla guida del suv che ha investito il tifoso ucciso. Sono stati feriti anche 4 tifosi napoletani, uno in codice verde con ferita da taglio e tre con contusioni. Le forze dell’ordine hanno bloccato l’agguato e la folla si è dispersa, noi abbiamo svolto da subito delle indagini e nella notte abbiamo proceduto con delle perquisizioni”. La questura sta inoltre valutando 9 Daspo. Su questi provvedimenti lo stesso questore ha precisato: “Una sanzione marginale per un’azione squadristica avvenuta in modo ignobile e assolutamente non preventivabile”.

Linea dura. Sui provvedimenti da prendere subito, Cardona ha aggiunto: “Mi sono sentito con il Capo della Polizia Gabrielli e con il Procuratore di Milano Greco. Richiederò in via d’urgenza al Dipartimento della Pubblica Sicurezza di vietare le trasferte dei tifosi dell’Inter fino alla fine del campionato. Richiederò, inoltre, l’immediata chiusura della curva dell’Inter fino al 31 marzo 2019: 5 giornate di campionato e una di Coppa Italia”. Il questore infine ha fornito altre informazioni sul tifoso morto: “Si chiamava Daniele Belardinelli, aveva 35 anni, ed in passato era stato ‘daspato’. È ancora da accertare la dinamica dell’investimento. Stiamo lavorando sulle immagini delle telecamere di sorveglianza in cui compare un suv scuro che potrebbe aver investito la vittima. La persona alla guida non è ancora stata rintracciata. Potrebbe non essersi accorto dell’incidente. I primi ad attirare l’attenzione sul 35enne sono stati i tifosi del Napoli, poi quelli dell’Inter lo hanno portato in macchina in ospedale, dove è morto”.

I provvedimenti del giudice sportivo e le parole del presidente della Figc. In queste ore si è parlato di un possibile stop al campionato con rinvio delle partite di Serie A in programma sabato 29 dicembre, un’ipotesi però esclusa dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina il quale ha detto: “La Serie A non si ferma, ma basta con le dichiarazioni contro gli arbitri da parte dei dirigenti, ma ora serve una linea molto dura contro gli ultrà e i razzisti”. A tal proposito il giudice sportivo ha comminato all’Inter due gare a porte chiuse più una terza con l’ingresso vietato ai soli tifosi della curva. Provvedimento preso per i “cori di matrice razziale e territoriale fatti dai tifosi interisti durante la gara col Napoli”. Oltre ai deplorevoli buu razzisti contro il senegalese Koulibaly a sua volta squalificato per due giornate come l’altro calciatore del Napoli Insigne, espulsi entrambi da Mazzoleni nel match di ieri sera. Insomma, siamo alle solite: l’emergenza ultras è continua e la violenza esplode spesso, anche in occasione di sfide per competizioni internazionali come avvenuto per Lazio-Eintracht Francoforte, ma in Italia, come accade da sempre, ci si accorge del problema soltanto quando ci scappa il morto. Transeat.

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