Consegnate finalmente le prime 25 casette ad Amatrice. Ma la delusione cresce

C’è stata finalmente la cerimonia per la consegna delle prime 25 (venticinque) casette di legno ai terremotati del 24 agosto 2016 ad Amatrice.

Foto Ansa di Emiliano Grillotti

Una cerimonia durante la quale si è manifestata, con dignità ma con fermezza, la protesta degli sfollati. “Siamo stanchi, bisogna dirlo, 7 mesi per consegnare queste case, che case non sono. Nessuno ascolta i cittadini. Sono più che arrabbiata, sono delusa. Sono passati 7 mesi per avere 25 casette, anzi container travestiti da casette”, ha detto  Rita D’Annibale, interrompendo più volte, insieme ad altri residenti, gli oratori. “I Sae – ha aggiunto – sono per l’emergenza, dopo 7 mesi non siamo più in emergenza. Qui non si è fatto nulla e chi sta qui non è in grado di gestire la situazione, si dimettano tutti. Qui ad Amatrice, come in tutto il cratere, non è stato fatto nulla. Si parla di ricostruzione – conclude la sfollata – e devono ancora rimuovere le macerie dalle zone rosse”.
Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi – aprendo la cerimonia di consegna delle Soluzioni abitative di emergenza (Sae) allestite dal Consorzio nazionale servizi (Cns-Sae) nell’ex campo Lazio – ha tentato di tranquillizzare i suoi cittadini: “Oggi – ha detto –  è una delle tante tappe, la prima è stata il ponte della rinascita, poi la scuola provvisoria, poi il liceo e oggi con la consegna delle prime case è la quarta tappa di questo percorso. Ogni risultato che si ottiene è frutto del lavoro dell’uomo, di tanti uomini. Ringrazio gli uomini, anche chi oggi non c’è più”.

A sua volta il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha tentato di fare altrettanto dicendo: “Oggi inizia il ritorno ad Amatrice, grazie all’impegno di tutti, dall’Esercito alla Protezione civile, al Comune. In questo luogo avevamo preso l’impegno di smontare le tende per far tornare qui gli amatriciani. Attualmente sono aperti 17 cantieri. Fra 10 giorni – ha aggiunto – apriremo il nuovo Pass sanitario. La scelta di tornare qui è la più importante. Siamo andati avanti grazie a quanti hanno fatto la propria parte. Dal 1° aprile aprirà l’ufficio per la ricostruzione. Oggi – ha concluso Zingaretti – non è l’arrivo, ma la prima tappa, da qui, dal primo campo allestito il 25 agosto, inizia il ritorno dei cittadini ad Amatrice”.

Commenta per primo

Lascia un commento