Comici e avanguardia all’ OFF OFF Theatre (un nuovo spazio nel centro di Roma)

 

di FEDERICO BETTA –

A pochi passi da Campo dei Fiori, dietro Palazzo Farnese, nell’affascinante Via Giulia del centro di Roma, da ottobre è aperto un nuovo spazio teatrale. Curato, accogliente e moderno, si chiama OFF OFF Theatre ed è diretto da Silvano Spada. Come dice lo stesso direttore artistico, questo teatro è: “Uno spazio di libertà in cui le giovani generazioni di autori e registi sono protagoniste.” Ma, ci tiene a specificare Spada nella presentazione dello spazio: “non soltanto generazioni in termini di età, ma di nuovi talenti troppo spesso tenuti ai margini”.

E sfogliando il programma 2017/18 è chiaro che il direttore mantiene le promesse. In cartellone ci sono infatti autori originali e controversi come Ricci/Forte, mostri sacri del teatro d’avanguardia come Spiro Scimone e Francesco Sframeli, compagnie che si sono rivelate con forza negli ultimi anni come Frosini/Timpano e giovani Stand Up Comedians. Ma la ricca stagione di prosa non è l’unico impegno del teatro: a novembre 2017 ha presentato una raffinata rassegna di cinema sperimentale italiano curata da Adriano Aprà e tutte le domeniche fino a maggio 2018 saranno proposti concerti gratuiti di musica classica, jazz e contemporanea.

Fino a domenica 8 aprile, è possibile assistere proprio a una serata di Stand Up. Quattro sono gli artisti che si alternano sul palco e tutti, dopo tournée in giro per l’Italia, hanno oggi uno spazio in tv su Comedy Central, il canale dedicato alla comicità di Sky.

Con la madrina della Stand Up al femminile Velia Lalli, vi sommergeranno di battute anche Martina Catuzzi, Daniele Gattano e Pietro Sparacino. A rimorchio dei comici americani, conosciuti oggi anche dal grande pubblico italiano grazie a piattaforme tv come Netflix, la Stand Up sta assumendo sempre più visibilità anche nel nostro Paese. Ma di cosa parliamo quando diciamo Stand Up? Dopotutto di comici soli con un microfono, in piedi su un palco spoglio, anche da noi ne se ne sono sempre visti. Ma come ha specificato Pietro Sparacino presentando la serata, vi è una differenza essenziale tra Stand Up e cabaret nostrano. Mentre quest’ultimo vi intrattiene chiedendo di lasciare fuori dalla sala tutti i vostri pensieri e problemi, la Stand Up fa proprio il contrario. Con un linguaggio scorretto, caustico, sempre ironico, spesso infarcito di parolacce e allusioni sessuali, questa tradizione anglosassone porta sul palco proprio i nostri problemi, quelli della nostra società, le storture culturali e i complessi più fecondi. L’obiettivo non è distrarci, ma farci sentire meno soli nelle nostre piccolezze di esseri imperfetti.

Se volete essere provocati e fuggire dall’imbarazzo con una sana risata liberatoria, forse è il caso di provare questo nuovo originale show.

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