Cinque dirigenti del Comune di Roma indagati per una buca stradale assassina di 8 anni fa

Le buche stradali a Roma non sono una novità, come la propaganda più grossolana vorrebbe far credere: sono una caratteristica che risale indietro negli anni e con conseguenze molto gravi. E oggi si apprende che 5 persone, tra dirigenti del Comune di Roma all’epoca dei fatti e imprenditori, rischiano di finire sotto processo per l’accusa di omicidio colposo in relazione alla morte di un giovane di 20 anni che nel 2012, a causa di una buca sul manto stradale, sbandò con il motorino andando sbattere contro una colonna di marmo.

Il pm Francesca Passaniti ha notificato agli indagati l’atto di chiusura delle indagini che in genere precede la richiesta di rinvio a giudizio. Si tratta dell’allora dirigente dello Sviluppo Infrastrutture e manutenzione Urbana del Campidoglio, Maurizio Viola e i dipendenti dello stesso dipartimento: Stefano Serafini e Savino Senisi. Rischiano di finire sotto processo anche l’allora presidente del Consorzio Stabile Roma Scarl, Giuseppe Mapei che all’epoca gestiva la manutenzione del manto stradale e il direttore tecnico del cantiere, l’ingegner Carlo Giorgi.

GARE LENTE PER LE BUCHE: LA RAGGI AVVIA INDAGINI

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha disposto l’apertura di un’inchiesta interna per accertare il motivo della lentezza delle gare per i lavori stradali, ovvero per riparare le buche. La sindaca vuole verificare perchè sia difficile trovare dirigenti e funzionari comunali disponibili a comporre le commissioni per aggiudicare le gare. “Chi ha sbagliato deve pagare, è finita la pazienza, voglio una risposta da dare ai cittadini. Voglio sapere perché le commissioni non si riuniscono”, ha affermato la sindaca.

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