CICLISMO, TOUR DE FRANCE/ Chris Froome: trionfale tris alla Grande Boucle. Nibali, grinta e cuore. Crolla Aru

froome 2di MARIO MEDORI/

Il traguardo di Morzine è un vaglio che setaccia le emozioni. Nell’ultimo giorno prima della passerella finale di Parigi, sorridono di una gioia diversa Jon Izagirre e Chris Froome (foto Getty-Gazzetta dello Sport). Lo spagnolo della Movistar conquista la vittoria di tappa, il britannico di Sky quella del Tour. E sono tre (2013, 2015 e 2016), di cui due consecutivi. Tolti Alberto Contador e Lance Armstrong, l’ultimo ad avere scritto il suo nome nell’albo della Boucle per almeno due volte di fila è stato Miguel Indurain. Dall’altra parte però c’è il viso distrutto di Fabio Aru che va in crisi sull’ultima salita di questa edizione e vede tutti i rivali scappargli davanti. Con loro, se ne vanno anche i sogni di classifica. Il sardo arriva accusa più di 17′ di ritardo e precipita al 13° posto della generale. Sulle strade francesi fradice di pioggia, chi recita da protagonista è Vincenzo Nibali: in fuga tutto il giorno, lo “Squalo” risale la corrente del Col de Joux Plane, riprende Alaphilippe e Pantano, i due attaccanti, e li distanzia. Viene rimontato poco prima dello scollinamento da Pantano e da Izagirre, che saluta in discesa e arriva al traguardo a braccia alzate.

Il punto sulla giornata decisiva del Tour. Da Megève a Morzine (146,5 km) si scalano le ultime vette del Tour. Tappa subito movimentata perché la fuga che scappa nei primi km è nobile. Ci sono Nibali, Izagirre e Sagan, ma ai fini della classifica c’è soprattutto Roman Kreuziger (alla mattina era 12° a 9’45”) che, quando il distacco si dilata, arriva a insidiare addirittura il podio. Dietro, l’Astana è costretta a inseguire, trovando solo brevi cambi dall’Ag2r. Tutto succede sugli 11,6 km del Col de Joux Plane. Fabio Aru alza bandiera bianca, abbassa la testa e si stacca dal plotoncino dei migliori. Tra i fuggitivi, Nibali cambia marcia e si riporta su Pantano e Alaphilippe, che avevano fatto il vuoto in discesa dal Col de la Ramaz. Il sardo imbarca minuti (saranno 17’38” a Morzine), mentre il messinese macina la dura salita e allunga al comando. Da dietro risale uno scatenato Jon Izagirre che aggancia Pantano e va a prendere anche Nibali prima del gpm. Nei primi metri di discesa, lo spagnolo accelera verso la vittoria, mentre lo “Squalo”, frenato dalla caduta del giorno precedente e dal pensiero di un’Olimpiade imminente, perde la ruota di Pantano. Arriva terzo, concludendo il suo Tour con una prova brillante e di gran carattere.

I verdetti del Tour de France 2016. Può scattare la festa di Froome, che domani attraverserà in trionfo le strade di Parigi. Secondo il francese Romain Bardet, eroe sul Monte Bianco; completa il podio Nairo Quintana, mai veramente all’attacco in questo Tour. Per Aru è il tracollo: da sesto si ritrova tredicesimo con 19’20” di ritardo dalla maglia gialla. Secondo miglior italiano in classifica è l’instancabile Damiano Caruso, 22° a 48’23”: il suo capitano nella Bmc, Richie Porte, chiude quinto.

Ordine d’arrivo della tappa decisiva

1. Jon IZAGIRRE (Spa, Movistar) km 146,5 in 4.06’45”, media 35,623 km/h; 2. Pantano (Col) a 19”; 3. Nibali a 42”; 4. Alaphilippe (Fra) a 49”; 5. Rui Costa (Por) a 1’43”; 6. Kreuziger (R. Ceca) a 1’44”; 7. Kelderman (Ola) a 49”; 8. Rodriguez (Spa) a 3’24”; 9. D. Martin (Irl) a 4’12”; 10. Bardet (Fra); 11. Quintana (Col); 12. Valverde (Spa) a 4’14”; 13. Yates (Gb); 14. Meintjes (Saf); 15. Majka (Pol) a 4’17”; 20. Froome (Gb) a 4’18”; 22. Porte (Aus); 56. Aru a 17’38”.

La classifica generale

1. Chris FROOME (Gb, Sky); 2. Bardet (Fra) a 4’05”; 3. Quintana (Col) a 4’21”; 4. Yates (Gb) a 4’42”; 5. Porte (Aus) a 5’17”; 6. Valverde (Spa) a 6’16”; 7. Rodriguez (Spa) a 6’58”; 8. Meintjes (Saf); 9. D. Martin (Irl) a 7’04”; 10. Kreuziger (R. Ceca) a 7’11”; 11. Mollema (Ola) a 13’13”; 12. Henao (Col) a 18’51”; 13. Aru a 19’20”

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