CICLISMO, GIRO D’ITALIA/ La Calabria sorride a Diego Ulissi: la 4° tappa va al corridore toscano. Ribaltone in classifica generale: il tedesco Kittel crolla e la maglia rosa torna all’olandese Dumoulin

ulissidi Mario Medori/

Il Giro dopo le tappe estere riparte dalla Calabria e la mano aperta di Diego Ulissi afferra il trionfo nella quarta tappa. Cinque, fa segno il livornese sul podio, come le vittorie conquistate in carriera al Giro d’Italia. L’ultima è la più bella: intensa, emozionante. Arriva dopo una galoppata in solitaria di oltre otto km, in coda a una giornata tortuosa come i saliscendi della Calabria, quelli che portano da Catanzaro a Praia a Mare e condiscono la “corsa rosa” di 200 chilometri emozionanti. Secondo, staccato di 5”, arriva l’olandese Tom Dumoulin (in coppia col connazionale scalatore della Lotto-Jumbo Steven Kruijswijk), sempre più convertito alle corse a tappe. Il “Tulipano” della Giant si riprende così la maglia rosa con 20” di vantaggio sul lussemburghese Jungels (Etixx), mentre il tedesco Marcel Kittel affonda ai primi abbozzi di salita. In classifica tutto invariato per quanto riguarda i big: Nibali, Valverde e Landa arrivano in gruppo 6” dopo, anche se lo spagnolo del team Sky è costretto a ricucire dopo una mossa dei primi due. Con loro anche Chaves, Zakarin, Pozzovivo, Uran e Majka.

La 4° tappa del Giro. La fuga parte dopo 15 km, nel quartetto al vento ci sono il veneto Nicola Boem della Bardiani-Csf (vincitore l’anno scorso della tappa di Forlì dopo una fuga a lunga gittata), lo statunitense Joey Rosskopf (Bmc), lo sloveno Matej Mohoric (Lampre-Merida) e l’austriaco ex detentore dell’Ora Mathias Brandle (Iam). Il loro tentativo si esaurisce sul secondo gran premio della montagna di giornata (terza categoria): 5,3 km al 6,6% di pendenza media, sufficienti per mettere in crisi la maglia rosa Marcel Kittel e gli altri velocisti. A pochi metri dallo scollinamento, ci prova Damiano Cunego: il re del Giro 2004 conquista i punti del gpm che gli valgono la maglia azzurra (esattamente 12 anni dopo la sua prima vittoria al Giro nella tappa di Pontremoli) ma non insiste nell’azione, mentre gli uomini dell’Astana prendono il comando della corsa.

La sfida finale che accende la frazione calabrese. Quando la strada spiana e mancano 37 km al traguardo, è l’Ag2r a lanciare l’attacco con i francesi Guillaume Bonnafond e Axel Domont. La loro azione accende la scintilla: la corsa esplode tra scatti e constroscatti. Davanti si ritrovano in undici, tra cui il capitano della Lampre Diego Ulissi, assistito alla perfezione da Valerio Conti. La mossa si rivela decisiva perché al temutissimo strappo di via del Fortino (1,8 km con punte al 18%) il livornese si dimostra il più forte, stacca tutti i compagni e passa solitario in vetta. Mancano 8,7 km: inizia la crono individuale di Ulissi. Dumoulin e Kruijswijk provano a riportarsi sotto, ma il capitano della Lampre resiste e trionfa. Domani la quinta tappa da Praia a Mare a Benevento, 233 km ondulati nella prima parte con il gpm (3° categoria) di Fortino. Finale per velocisti, ultimo km in leggera salita (nella foto Bettini-Gazzetta.it: la gioia di Ulissi al traguardo).

Commenta per primo

Lascia un commento