CIAO CAMPIONE/ Autopsia sul corpo di Davide Astori: “Morte per cause naturali. Il cuore del capitano della Fiorentina ha rallentato. E’ deceduto per bradiaritmia”

di FABIO CAMILLACCI/ E’ arrivato l’esito dell’autopsia sul corpo di Davide Astori, il capitano della Fiorentina morto nella notte tra sabato e domenica a Udine prima della sfida di campionato tra Udinese e gigliati: “In base alle evidenze dell’esame autoptico effettuato in data 6 marzo 2018 sul cadavere di Astori Davide Giacomo, in riferimento alla causa di morte, la si può indicare come causa di morte cardiaca, senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica, con spiccata congestione poliviscerale ed edema polmonare. Per la diagnosi definitiva, sono necessari approfonditi esami istologici”. Questo quanto detto detto dal procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo. Dunque, il cuore dell’ex difensore di Cagliari e Roma, avrebbe rallentato il battito fino a fermarsi e De Nicolo ha aggiunto: “Dalle prime rilevazioni non sembrerebbe trattarsi di cause esterne diverse da quelle di una morte naturale però prudenzialmente i nostri consulenti dicono che dovranno attendere l’esito degli esami istologici per pronunciarsi definitivamente. Hanno chiesto 60 giorni di tempo per depositare il loro elaborato. E da quel momento avremo un quadro completo”.

L’autopsia è stata eseguita dal direttore Centro di patologia vascolare dell’Università di Padova, Gaetano Thiene, e dall’anatomopatologo, professore di medicina legale all’Università di Udine, Carlo Moreschi. La Procura ha firmato il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari. All’autopsia ha assistito un consulente della famiglia Astori, nominato dal fratello di Davide, Marco. L’avvocato Vizio Nuzzolese a tal proposito ha spiegato: “Il senso della nostra presenza è avere un interlocutore che aiutasse la famiglia a capire cosa sta succedendo, a capire cosa è successo per elaborare il lutto”. Il legale era presente al conferimento dell’incarico per conto del legale della famiglia Astori, avvocato Francesco Zonca di Bergamo.

La Fiorentina avrebbe voluto partecipare, ma la Procura ha respinto la richiesta. La Viola ha chiesto questa mattina di poter partecipare, con la nomina di un proprio consulente, all’autopsia sul capitano Davide Astori: la Procura ha detto no. Lo conferma l’avvocato Raffaele Conte, nominato legale del club toscano, che questa mattina si è presentato con il medico legale Gloria Manetti in Procura per il conferimento dell’incarico. Successivamente ha spiegato: “Non lo abbiamo chiesto a tutela della Fiorentina. Lo abbiamo fatto perché tenevamo a partecipare per acclarare e sapere quali sono le cause della morte ritenevamo di poterlo fare quale persona offesa o danneggiata dal reato. La Procura ha ritenuto invece che siano persone offese solo i prossimi congiunti. Noi siamo persone danneggiate dal reato e siccome l’articolo 360 prevede l’avviso solo alla persona offesa hanno ritenuto che, nella veste di danneggiati, non fossimo legittimati a poter partecipare in questa fase”. L’avvocato ha depositato una memoria in cui spiegava le ragioni per cui la Fiorentina dovesse partecipare all’esame: “Perché c’è un buco normativo. L’articolo 360 prevede che l’avviso venga dato solo alle persone offese ma non c’è una norma che vieta la partecipazione”. Al di là di lacci e lacciuoli, ciao Campione!

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