CHAMPIONS LEAGUE/ Una follia di Vasquez, l’arbitraggio e la fortuna aiutano la Juventus a Siviglia: qualificazione anticipata agli ottavi di finale e primo posto nel girone per i bianconeri

marchisiodi FABIO CAMILLACCI/ In Italia accade spesso, in Europa un po’ meno: a Siviglia stasera anche l’arbitro ha aiutato la Juventus a centrare in anticipo il pass per gli ottavi di finale di Champions League. Il 3-1 finale è si un successo di grande spessore per i bianconeri, conquistato più di sciabola che di fioretto, ma resta l’ombra del rigore generoso concesso dal signor Clattenburg dopo che aveva espulso per doppia ammonizione un giocatore spagnolo. Penalty che vale l’1-1 di Marchisio (nella foto LaPresse: Marchisio esulta festeggiato da Bonucci, il match-winner). La Juve in avvìo è timida come spesso le succede in Champions e va sotto 1-0; però, come spesso succede, la fortuna le sorride e in una ripresa giocata con l’uomo in più (rosso a Vazquez al 36′), la squadra di Allegri ribalta il risultato con Bonucci, l’uomo dei gol pesantissimi. E pazienza se la qualità mostrata, al netto delle assenze, non è proprio quella che dovrebbe esibire una squadra con simili valori. Resta l’impresa. Su un campo tra i più difficili della competizione.

La gara. Allegri presenta un 4-3-3 con Sandro e Cuadrado a sostegno di Mandzukic. Pareja, difensore che non segnava da quasi 2 anni (3 gennaio 2015), pesca il jolly sotto forma di destro al volo dal limite. Buffon non può arrivarci. La Juve fatica, sente la botta. Mandzukic è rifornito poco e male, lui ci mette del suo sbagliando un pari non impossibile. La partita è molto diversa da quella di un anno fa, quando Morata e Dybala sprecarono l’inverosimile. Gli andalusi difendono alla grande, non è un caso che non abbiano mai preso gol in Europa.

La follìa del “Mudo”. E’ Vasquez, ex Palermo, a rinsavire i bianconeri guadagnandosi un secondo giallo tanto evidente quanto inutile e sciocco. Partita ancora più chiara: Siviglia dietro e Juve che fatica a esprimere gioco. Ma il Siviglia è in vena di regali: Mercado trattiene Bonucci in area, Clattenburg decide per il rigore generoso di cui sopra. Per il Siviglia l’1-1 vuol dire primo posto: Sampaoli, tarantolato fino a meritarsi l’espulsione, organizza quindi due linee strettissime nel 4-4-1. Rico non para mai, perché i suoi difensori non danno mai spazi. Pjanic ne azzecca proprio poche, Alex Sandro e Cuadrado faticano a dare concretezza a prestazioni comunque positive. Il Siviglia però cala fisicamente e chiude troppo schiacciato, punito dal sinistro di Bonucci, l’uomo dalla personalità da dichiarare alla dogana per quanto è immensa. Il successo è nobilitata dal bel 3-1 di Mandzukic nel recupero. Qualificazione in tasca e primo posto a portata di mano: basterà battere la modesta Dinamo Zagabria nell’ultimo turno per avere la certezza. Poi, occhio al sorteggio per gli abbinamenti degli ottavi di finale.

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