CHAMPIONS LEAGUE/ Parte bene il Napoli di Sarri: 2-1 a Kiev contro la Dinamo. Decide una doppietta di Milik

milik.napoli.festeggiato.dinamo.kiev.2016.2017.750x450di FABIO CAMILLACCI/ Il fascino della Champions League, a livello calcistico, è unico. Con le gare del primo turno della fase a gironi, è scattata l’edizione 2016-17. Purtroppo l’Italia è rappresentata soltanto da due squadre: la Juventus campione d’Italia e il Napoli piazzatosi al secondo posto davanti alla Roma. I giallorossi, costretti al play-off, sono stati eliminati ad agosto dal Porto. A Kiev, prima panchina Champions subito vittoriosa per mister Sarri: finisce 2-1. Il tecnico si affida al consueto 4-3-3 con Reina in porta; in difesa, Hysaj e Ghoulam sulle fasce con Albiol-Koulibaly coppia centrale; a centrocampo, Allan, Jorginho e Hamsik; in attacco, il tridente Callejon, Milik, Mertens.

L’inizio contro la Dinamo è difficile. I padroni di casa partono subito forte e sfiorano il gol che trovano poi al 26′ con Garmash. Curiosità statistica: il Napoli subisce gol nel terzo esordio su tre nella fase a gironi di Champions League. Gli azzurri inoltre subiscono reti in otto delle ultime nove partite di Coppa Campioni. Forse l’emozione da ritorno in Champions si fa sentire, senza dimenticare che per molti calciatori è la prima volta in assoluto nella massima competizione per Club. Bastano 10 minuti però ai partenopei per riorganizzare le idee, arginare l’entusiasmo ucraino e colpire con Milik: di testa su cross di Ghoulam. Scatenato l’attaccante polacco ex Ajax: sigla la doppietta personale mandando le squadre al riposo sul 2-1 Napoli. Tap-in vincente dopo una respinta sulla linea di porta su colpo di testa di Mertens.

Bene Milik. Il sostituto di Higuain non sarà Higuain ma è un ottimo attaccante, peraltro giovanissimo, ha 22 anni e quindi ampi margini di crescita. La Dinamo è una squadra modesta, a parte Yarmolenko non ha grandi individualità; ma, lo sappiamo, in campo internazionale è difficile affrontare chiunque, le insidie sono sempre dietro l’angolo per le squadre italiane che amano speculare invece di giocarsela a viso aperto.

La ripresa. In avvio di secondo tempo ci si attende la reazione della Dinamo e invece il Napoli controlla senza affanni, anzi, al 65′ Mertens sfiora il 3-1 colpendo il palo. Il compito dei partenopei diventa più agevole al 68′ con l’espulsione di Sidorchuk per doppia ammonizione (secondo giallo per simulazione). Dinamo Kiev in 10 uomini. Sarri fa rifiatare Mertens e inserisce Insigne. Paradossalmente, i padroni di casa giocano meglio in inferiorità numerica; o forse è colpa del Napoli che ha abbassato la concentrazione. Dopo l’espulsione di Sidorchuk seguono infatti momenti di apprensione per gli ospiti che subiscono la pressione degli ucraini. Ma Reina non corre rischi e i primi tre punti sono nel carniere. Oltretutto, primato in solitudine con 3 punti visto che l’altra sfida del raggruppamento, Benfica-Besiktas, è finita 1-1. Bella partenza.

 

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