C’era l’allerta gialla per il torrente del Parco del Pollino. Dieci giovani vite spezzate, ansia per una bambina di 9 anni

Sono 44 le persone travolte due giorni fa dalla piena del torrente Raganello nel parco del Pollino in Calabria durante un’escursione: 23 sono state salvate, 11 sono ferite e ricoverate, 10 le vittime. Il tragico bilancio può essere considerato definitivo dopo che sono stati rintracciati, e sono in buone condizioni, tre giovani pugliesi di 21, 22 e 23 anni, che erano stati inseriti nella lista delle persone disperse. I tre si erano accampati in località Valle d’Impisa, una località a monte della zona del disastro e dove i cellulari non hanno campo.

Una bambina di 9 anni  è stata trasferita dall’ospedale di Cosenza al Policlinico Gemelli di Roma dove è stata posta in sedazione profonda, con prognosi riservata. La piccola, che viene ventilata artificialmente, presenta insufficienza respiratoria acuta dovuta a inalazione di acqua fangosa. E’ ricoverata nel reparto di terapia intensiva pediatrico diretto dal professor Giorgio Conti, della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS.
“Al 99,9%”, ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, assieme al prefetto di Cosenza Paola Galeone, al termine della riunione del Comitato per l’ordine pubblico che si é svolta nel municipio di Civita, “non ci sono più dispersi tra le persone coinvolte dalla piena. Le ricerche comunque proseguiranno ancora per un giorno.

C’era l’allerta gialla. E ricordo a tutti che con l’allerta gialla ci possono anche essere morti”. Così il capo Dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli. Un evento che, ha ricordato ancora Borrelli, “era in qualche modo prevedibile”.

E’ inoltre polemica sul sistema degli accessi alle Gole, cui si deve, negli ultimi anni, lo sviluppo di un piccolo sistema turistico in almeno quattro comuni della zona del Pollino (Civita, San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara e Francavilla).

Secondo il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, “la tragica vicenda delle Gole del Raganello obbliga le istituzioni preposte a farsi carico di un’appropriata regolamentazione delle attività nella valle del Raganello.

Intanto sul caso la Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio. Lo ha riferito il procuratore Eugenio Facciolla. Al momento non è stata disposta l’autopsia sui corpi delle vittime. I corpi, comunque, presentano i traumi tipici del trascinamento in acqua.

A Castrovillari è giunto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, in visita ai feriti in ospedale (foto). Il ministro si è poi recato a Civita. “Il Paese Italia si è stancato di piangere i morti – ha detto -. Io sono venuto qui proprio per capire chi doveva fare cosa e magari non lo ha fatto”.

“Tutto il nostro Paese prova grande tristezza per questa nuova tragedia che ha provocato tanti morti e feriti nel Parco del Pollino. Esprimo la più grande solidarietà ai familiari delle vittime e ai feriti e ringrazio gli uomini del soccorso che hanno operato e stanno tuttora operando, con la consueta abnegazione, in condizioni difficili”. Questo il messaggio di cordoglio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al quale si è unito quello del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Le testimonianze dei soccorritori sono drammatiche. Una bimba di 8 anni, tra le persone tratte in salvo, è stata trovata vicino a un cadavere. “Era semicosciente ma in evidente stato di shock”, ha raccontato il dirigente medico dell’elisoccorso regionale Calabria Pasquale Gagliardi, che l’ha soccorsa. “Siamo stati tra i primi ad arrivare e ci siamo subito occupati delle persone ferite”, ha raccontato un altro soccorritore, un medico del 118. “Quello che posso dire è che si è trattato di un episodio di inaudita violenza”. “Dai racconti dei sopravvissuti, tutti in forte stato di shock, si è subito delineata la gravità di quanto accaduto”, ha aggiunto. La piena “è stata un vero e proprio tsunami”, ha detto Giacomo Zanfei, vicepresidente del Soccorso alpino Calabria.

 Questi i nomi delle vittime:

Paola Romagnoli, Bergamo, 1963, ricercatrice universitaria
Antonio de Rasis, 1986, Trebisacce (Cosenza)
Gianfranco Fumarola, 1975, Martina Franca (Taranto)
Maria Immacolata Marrazzo, 1975, Ercolano (Napoli)
Carmela Tammaro, 1977, Napoli
Antonio Santopaolo, 1974, Napoli
Miriam Mezzolla, 1991, Taranto
Carlo Maurici, 1983, Roma
Valentina Venditti, 1984, Roma
Claudia Giampietro, 1987, Conversano (Bari)

Il padre che ha messo in salvo i figli e poi è morto – Era in escursione nel Raganello con i figli di 11 e 12 anni, che si sono salvati probabilmente grazie al loro papà, Gianfranco Fumarola, agente di polizia penitenziaria, 43 anni, residente a Cisternino (Brindisi). La moglie Cinzia, calabrese e insegnante di scuola primaria, ed il figlioletto di 4 anni avevano deciso di non partecipare all’escursione. “L’ipotesi è che l’uomo, come farebbe ogni padre, prima di essere trascinato dall’ondata di piena abbia salvato i due figli che sono stati trovati dai soccorritori attaccati a dei rami o a delle rocce”, spiega il sindaco di Cisternino Luca Convertini.

La mamma ritrovata senza vita – E’ stata ritrovata senza vita Maria Immacolata Marrazzo di 43 anni, la mamma di Torre del Greco (Napoli) che è rimasta coinvolta con la sua famiglia nella tragedia. Il marito della vittima e i suoi due figli sono riusciti a salvarsi e sono ricoverati in ospedale.

Due ragazzi si salvano ma rimangono orfani – Hanno perso entrambi i genitori nella tragedia del torrente Raganello: i figli della coppia di coniugi di Qualiano (Napoli) sono infatti riusciti a salvarsi. Uno dei ragazzini è ricoverato in ospedale, l’altro è rimasto indenne. La famiglia era in vacanza. Lei, Carmen Tammaro, era una docente della scuola Marconi, istituto tecnico di Qualiano; lui lavorava ai magazzini Decathlon.

L’eroe di Rigopiano – Tra le vittime della tragedia  c’è una delle guide che accompagnavano gli escursionisti tra le gole della zona. Antonio De Rasis, 32 anni, volontario di protezione civile, non sposato, era stato tra i soccorritori intervenuti dopo la valanga che distrusse un albergo a Rigopiano in Abruzzo l’anno scorso . “Si

curamente – ha detto il sindaco di Cerchiara Antonio Carlomagno – con la sua alta esperienza, nel contesto di questo dramma improvviso, avrà prestato e tentato di dare il massimo soccorso ai componenti del gruppo”.

Miryam e Claudia, ballerine, indivisibili, morte insieme – “Amiche indivisibili”: vengono descritte così su Facebook Claudia 

Giampietro, 31enne di Conversano (Bari), e Miryam Mezzolla, 27enne di Torricella (Taranto). Entrambe ballerine, condividevano la passione per il burlesque. Le due ragazze erano in vacanza insieme sul Pollino. Anche nelle foto sono spesso insieme, nelle prove dei balletti e nelle serate tra amici.

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