Bisturi che non tagliano? “Rischi per pazienti e chirurghi”

Il dottor Pierluigi Marini, vice presidente dell’Associazione dei Chirurghi Ospedialieri Italiani, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Genetica oggi” su Radio Cusano Campus a proposito  del calo della qualità degli strumenti chirurgici negli ospedali italiani, tanto che i bisturi non tagliano più.

Bisturi-765x510  “Nel caso del bisturi –ha affermato Marini- se la lama non taglia come deve tagliare, io sono costretto a passare più volte sul punto da tagliare. A meno che non sia Giotto, e se fossi Giotto farei il pittore e non il chirurgo, difficilmente riesco ad essere coerente col primo taglio. Quindi ci possono essere conseguenze di natura estetica, ma anche rischi di infezione. Molto spesso noi siamo costretti a cambiare 3-4 lame perché non vanno bene, quindi non regge neanche il principio dell’economicità. Anche perché stiamo parlando di uno strumento chirurgico che costa due centesimi. Questo fenomeno non riguarda solo il bisturi, ma può riguardare anche i guanti ad esempio, e strumentazione più complessa. Il problema è che se noi acquistiamo osservando solo il principio dell’economicità, rischiamo di ridurre la qualità degli strumenti stessi e questo non è possibile. Noi facciamo gli interventi sull’intestino utilizzando le suturatrici meccaniche, strumenti che servono a cucire l’intestino. Se una graffetta metallica di questo strumento non funziona bene, il paziente rischia la vita. A volte siamo stati costretti a rifare un intervento da capo”.

 

Commenta per primo

Lascia un commento