Bertolaso assolto dall’accusa di sottovalutazione del rischio di terremoto all’Aquila

BertolasoIl giudice del tribunale dell’Aquila, Giuseppe Grieco, ha assolto l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso dall’accusa di omicidio colposo per non aver commesso il fatto al processo Grandi Rischi bis in merito al sisma dell’Aquila del 6 aprile 2009.

“È un atto di giustizia perché questo processo non doveva neppure iniziare”, ha detto a caldo dopo la sentenza il difensore di Bertolaso, l’avvocato Filippo Dinacci. Il capo del dipartimento era accusato di omicidio colposo plurimo e lesioni. L’accusa nasceva dalla intercettazione di una conversazione telefonica di Bertolaso con l’allora assessore abruzzese della Protezione Civile Daniela Stati, in cui avrebbe detto di aver organizzato la riunione degli esperti della commissione Grandi rischi all’Aquila, il 31 marzo 2009 – a 5 giorni dalla scossa distruttiva del 6 aprile seguente – solo per rassicurare la gente”.

“Mi inchino davanti ad un magistrato che è riuscito a mantenersi imparziale nonostante le pressioni”, ha commentato su Facebook  Guido Bertolaso. Il quale  ha caricato una sua foto con la polo della Protezione civile con la scritta “Assoluzione per non aver commesso il fatto”. “Ringrazio l’avvocato Filippo Dinacci per il lavoro svolto. Ringrazio il mio staff, e ringrazio tutti quelli che non hanno mai smesso di credere in me”, scrive ancora l’ex capo della Protezione civile, che aggiunge: “Mi inchino davanti alle oltre 600 vittime provocate dagli ultimi 3 terremoti di questi anni,che dimostrano che bisognerebbe occuparsi di prevenzione in questo Paese e non perdere tempo dietro inutili polemiche”.

“Cadono le braccia a chi, da sette anni e mezzo, segue queste cause e ha visto nascondere questo soggetto da tutti, da Berlusconi in poi”, commenta invece l’avvocato di parte civile Angelo Colagrande, che ha contestato il giudice per non aver avuto “il coraggio di dire sia pure per un giorno, ma Bertolaso va condannato. Invece siamo alla vecchia insufficienza di prove, davanti a un fatto del genere nel 2016 ti cadono le braccia”. “Siamo partiti da una richiesta di archiviazione e siamo arrivati a una sentenza in tempo utile. C’è comunque delusione perché la Procura aveva chiesto 3 anni”, aggiunge il legale sottolineando che Bertolaso è stato assolto per non aver commesso il fatto e ciò, secondo Colagrande, “fa emergere che c’erano dei dubbi”.

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