Berlusconi su De Gregorio, legge elettorale, vitalizio e processo di Bari

“Regalo 200 milioni di euro a chi riesce a dimostrare che ho dato 2 milioni a De Gregorio”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, parlando all’Assemblea degli amministratori azzurri, in merito al processo sulla presunta compravendita di senatori per far cadere il governo Prodi.

“Non me ne vado. Resto qui ad affrontare anche la sinistra e i pm. E non avendo più nulla, nessuno che mi copre, potrebbe anche accadere che qualche pm potrebbe anche portarmi a non essere più libero. Se dovesse accadere, spero abbiate il coraggio di fare una rivoluzione”, ha aggiunto l’ex cavaliere.  

“Sono certo che la legge elettorale subira’ dei cambiamenti. Il sistema attuale dei 100 capilista bloccati è ingiusto e ci batteremo, con molta probabilità di riuscirci, per un sistema di preferenze assolutamente libero per tutti”, ha aggiunto Berlusconi. “In questo Paese non c’è più la democrazia, abbiamo un presidente del Consiglio che non è nemmeno stato eletto parlamentare e che governa con una maggioranza che ci è stata usurpata, questo governo è frutto di un colpo di Stato, l’ultimo governo davvero eletto dal popolo è stato il nostro”. In Europa e a livello internazionale “siamo oggi in una situazione non lontanissima da quella che ha generato le due Guerre Mondiali”, ha detto ancora Berlusconi.
“L’Italia non conta nulla in Europa perché il premier è venuto fuori da giochi di palazzo e non dal consenso del popolo”.”Ora mi hanno anche tolto il vitalizio. A me, dopo 20 anni di Parlamento e 10 di governo del Paese… Togliermi anche il vitalizio è stato un vero affronto”.

Poi cita  l’accompagnamento coatto disposto dal tribunale di Bari nel’ambito del processo a Tarantini: «Sono andato a Bari, 52 secondi, mi sono seduto e ho detto che mi avvalevo della facoltà di non rispondere. Mi hanno detto ‘bene, si accomodi’.  E per questo serviva l’accompagnamento coatto del cittadino Silvio Berlusconi?».

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