Berlusconi: “Nel patto del Nazareno c’era anche la modifica della legge Severino”. Ma Renzi nega

silvio-berlusconi3Botta e risposta tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sulla modifica della legge Severino.  Berlusconi a Porta a porta spiega che uno dei motivi per cui Forza Italia si è sfilata dal Patto del Nazareno siglato con Matteo Renzi è stata la mancata modifica della legge Severino che, appunto, per Berlusconi “faceva parte del patto”. Non ne faceva parte, invece, una eventuale concessione della grazia da parte del Quirinale. “Renzi ha mancato di rispettare la parola data e questa è una cosa molto grave – ha spiegato Berlusconi in merito al Patto del Nazzareno – il patto con lui era di ridarmi l’agibilità politica dopo la condanna, ma ciò non è accaduto”.

“Forse è una delle sue barzellette, ma non fa ridere. Io non ho mai promesso a Berlusconi una modifica della Severino. Probabilmente si confonde con l’altro Matteo”. Replica Matteo Renzi.

“Le barzellette le racconta Renzi. Le racconta ai suoi interlocutori, ai suoi compagni di partito, ai suoi alleati, al Parlamento, ai colleghi di governo”. Reagisce Renato Brunetta, capogruppo dei deputati di Forza Italia. “Ma che credibilità può avere Renzi – aggiunge – che ha cambiato 18 volte e unilateralmente il Patto del Nazareno, quando afferma che nello stesso non c’era la modifica della legge Severino? Che credibilità può avere uno come lui affetto inguaribilmente da azzardo morale? Dovrebbe almeno avere la decenza di stare zitto. Gli italiani hanno capito la sua arroganza, la sua protervia, hanno capito che di lui non possono fidarsi, come purtroppo si era fidato invece il presidente Berlusconi”.

Silvio Berlusconi negli studi di Porta a Porta parla anche delle elezioni politiche tra due anni “Vedremo con l’andare del tempo, intanto è molto importante che il centrodestra si sia ricompattato e farà opposizione in Parlamento insieme. Poi, nel tempo si troverà anche il nuovo leader del centrodestra da presentare come candidato premier alle elezioni politiche tra due anni. Io sono convinto che possiamo puntare al 51%”. L’obiettivo, per l’ex premier, si raggiunge instaurando un contatto diretto con gli elettori e con un “programma preciso a cui sto lavorando da molto tempo e con una grande crociata per la democrazia e la libertà, una sorta di catena di Sant’Antonio”.

Sul ricorso alle primarie “Vediamo, perché sono la risoluzione finale quando non si trova qualcuno con l’accordo di tutti”.  “Spero che possa emergere una leadership con l’accordo di tutti e che questa leadership si imponga con la sua personalità”, ha aggiunto Berlusconi secondo il quale “trovare un presidente del Consiglio non è una cosa semplice: mi fanno un po’ paura i nomi che circolano in giro di persone che non hanno nessuna esperienza di lavoro ma hanno fatto solo politica”. Per Berlusconi questo dev’essere lo stesso parametro con cui si individuano i candidati sindaci per le prossime amministrative. Silvio Berlusconi ritiene che la situazione attuale sia “ancor più pericolosa” che nel ’94 quando scese in campo. Perché, spiega sempre a Porta a Porta, “i sondaggi dicono che al ballottaggio andrebbero il Pd e i Cinque Stelle e che vincerebbero i Cinque Stelle. Sarebbe un pericolo grave per gli italiani e l’Italia”.
Berlusconi conferma il voto favorevole di Forza Italia sull’abolizione della tassa sulla prima casa. Poi però precisa che il suo partito voterà contro “la legge di stabilità nelle sua totalità”. “Se dalle promesse – aggiunge Berlusconi – si arriva poi a delle proposte in Parlamento, non è detto che voteremo contro”. Del resto, ricorda, “Renzi sta copiando il nostro programma ma lo sta facendo male”. E poi, “bisogna vedere se la sinistra in Parlamento lo seguirà”.
Il giudizio sulla legge di stabilità è però complessivamente negativo, perché “Renzi ha annunciato di voler abrogare la tassa sulla casa ma lo fa senza tagliare la spesa pubblica e aumentando il debito, così scarica sulle spalle di chi verrà dopo il costo”.

Il lapsus del Cavaliere. “Chiunque voglia venire con i tre partiti del centrodestra sarà  il benvenuto. Meloni porterà la determinazione, io la creatività e Renzi la grinta”,  ha detto Silvio Berlusconi parlando a Porta a porta delle componenti attuali del centrodestra, ma confondendo il nome del leader della Lega, Matteo Salvini, con quello del premier, Matteo Renzi. Quando Bruno Vespa glielo fa notare, Berlusconi sorride e spiega: “E’ tanto che manco dalla televisione, sono un po’ in confusione…”.

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