Beppe Grillo contro le medicine omeopatiche di efficacia non certificata. Appello a farmacisti e medici

Beppe Grillo, come si sa, oltre che attore e politico è di fatto un “tuttologo” e si occupa anche di medicina e di salute. Ora spezza una lancia contro i farmaci omeopatici e lo fa con una serie di argomentazioni, precedute da una premessa rivolta all’Ordine dei farmacisti e dei medici: “I medici di base e le farmacie rappresentano uno dei fari sempre fissi per il cittadino, sempre a rischio di perdersi fra le ciance infinite, le opinioni e i dibattiti: di fronte alle difficoltà che la malattia ed il disagio comportano non si devono, e non si possono, creare dubbi nella sua mente. Per questa ragione mi appello al Vostro Ordine e a tutti i professionisti che rappresentate: evitiamo che le farmacie continuino a confondere i cittadini con la vendita di prodotti omeopatici. I fortissimi dubbi sulla loro efficacia da parte del mondo scientifico sono di dominio pubblico”.

“In queste ultime settimane – scrive sul suo blog – abbiamo riflettuto molto sulla difficoltà a comprendere il significato della parola scientifico da parte delle persone. E’ stato disorientante, preoccupante e quasi penoso, assistere ad una degenerazione del dibattito così profonda”. E’ pur vero, precisa Grillo, che “non dovremmo stupircene più di tanto se consideriamo la diffusione di trattamenti e metodologie diagnostiche al limite dell’assurdo. Basti pensare alla fiducia con cui molte persone si rivolgono ai cosiddetti guaritori”. Per questo “la certezza di trovare nell’Ordine dei Farmacisti Italiani una sponda di razionalità è quindi praticamente matematica. E’ infatti difficile immaginare un laureato in farmacia che invita un paziente a rivolgersi ad un guaritore. Difficile che accada quanto illegale”.

Lo stesso per Grillo vale per l’omeopatia. “Senza permettermi un giudizio definitivo, l’omeopatia è stata più volte messa in discussione, sino a ripetuti quanto implacabili verdetti di inefficacia e inopportunità. Questo sia per quanto concerne la validità come opzione terapeutica che per la possibilità di un ritardo nell’approccio adeguato. Ritardo che potrebbe essere causato proprio dall’abuso di prodotti così a rischio di inefficacia e che, pur essendo in vendita in molte farmacie, farmaci non possono essere definiti. Non dimentichiamo che, proprio il loro commercio nelle farmacie potrebbe, per contiguità e similarità, contribuire a confondere il cittadino”. Il garante M5s promuove invece il servizio sanitario nazionale: “Il nostro sistema sanitario è uno dei migliori al mondo, per affidabilità e livello di copertura nei confronti dei cittadini. Agli occhi del Ssn siamo tutti uguali nei diritti, indipendentemente da quale patologia ci ha colpiti. Ed è anche in none di questa evoluzione che chiediamo la sospensione della vendita presso le farmacie italiane di prodotti senza che ne sia stata scientificamente comprovata l’efficacia“.

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