AZZURRE MONDIALI/ Scherma: a Lipsia oro per la squadra femminile di sciabola. Nuoto: a Budapest bronzo per la Quadarella. Pellegrini da record: 7° finale nei 200 sl

di MARCO VALERIO/ Giornata di soddisfazioni per l’Italia sia ai Mondiali di scherma che ai Mondiali di nuoto. Da Lipsia arriva l’ottava medaglia azzurra: un fantastico oro nella sciabola femminile a squadre. Era l’alloro più atteso, dal 2003 le azzurre non salivano sul podio; è stata una fantastica cavalcata per Rossella Gregorio, Irene Vecchi, Loreta Gulotta e Martina Criscio chiusa con un netto 45-27 sulla Corea del Sud della campionessa olimpica del 2012, Kim Jiyeon.

La gioia delle sciabolatrici azzurre. La Gregorio a caldo commenta: “È un’emozione unica, l’avevo sognata e si è realizzata”. Mentre la livornese Vecchi dichiara: “Abbiamo lavorato tanto per arrivare a quest’oro. Per me sono stati tre giorni intensi, ma se il bronzo nell’individuale è stato quasi inaspettato, questo è bello perché lo aspettavamo, ma quando sei favorita è più difficile». “Avevo detto che avrei messo tutta la grinta che avevo”,  ricorda invece la siciliana delle Fiamme Gialle Loreta Gulotta visibilmente delusa dopo la prova individuale, mentre la foggiana Martina Criscio rivendica la sua sofferenza a bordo pedana pur riconoscendo che “sono state davvero bravissime”.

La soddisfazione della Federscherma. Il presidente della Fis Giorgio Scarso è al settimo cielo e ribadisce: “Investire sui giovani alla lunga paga”. Le ragazze dopo il successo sul Messico nei quarti (45-30) hanno incrociato la Francia in semifinale. Salita in pedana con uno svantaggio di 37-40, Rossella Gregorio ha recuperato fino al 40-40 sulla diciannovenne francese Queroli e ha poi chiuso 45-42. Quarte a Rio l’anno scorso dopo una sconfitta contestatissima in semifinale con l’Ucraina, per le azzurre è il ritorno sul podio iridato 14 anni dopo l’oro del 2003 a L’Avana.

Mondiali di nuoto: a Budapest una meravigliosa Quadarella conquista il bronzo nei 1500 sl. Da brutto anatroccolo a medaglia di bronzo mondiale col tempo di 15’53″86, dietro un super Ledecky spaziale e alla spagnola Belmonte. Romana del 1998, Simona Quadarella è l’ex bambina che in un tema in terza elementare scrisse: “Ho una sorella molto forte, io voglio diventare come lei, anzi più forte”. Missione compiuta: nella sera di Budapest, l’ispirazione di Erica, la sorella che nuotava come lei e ora fa l’ingegnere a Milano, ha dato finalmente i suoi frutti. Una medaglia pazzesca nobilitata dal fatto che adesso i 1500 sl sono specialità olimpica.

Federica Pellegrini: settima finale. Federica Pellegrini vince la seconda semifinale su Katinka Hosszu da 1’55″90, e timbra il quarto crono complessivo dei 200 sl: domani potrà così lottare per conquistare il suo settimo podio consecutivo a quasi 29 anni. Anche questa una grande impresa mai riuscita a nessuna donna. Fede nuota in 1’55″57 ed ha un tempo peggiore solo rispetto alla americana Katie Ledecky 1’54″69, all’australiana Emma McKeon da 1’54″99 e colei che le negò per 20 centesimi la medaglia a Rio, e alla russa Popova da 1’55″08.

La gioia di Fede. Dopo le semifinali la Pellegrini ha detto: “Sono contenta delle mie gare, ma le altre hanno viaggiato molto nella prima semifinale. Non si sono mai visti questi tempi per entrare in una finale Mondiale. Devo cercare di limare qualcosina, il mio nuoto è quello, vedremo domani, in una finale è tutto molto aperto, a parte, penso, la prima posizione. Ad ogni modo sono contenta di essermi data un’altra possibilità e non essermi fermata subito dopo Rio. Domani sarà una gara tiratissima”.

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