Attuato il secondo dei 4 giorni di sciopero a Sky contro i tagli di giornalisti e tecnici

Dopo la conferma da parte dell’azienda del piano di ristrutturazione che riguarderà principalmente  la sede romana di Sky, il comitato di redazione di Sky Tg24 ha proclamato e attuato un nuovo sciopero di 24 ore dalle 6 di mercoledì 8 febbraio alle 6 di giovedì 9 febbraio, facendo uso del mandato di 4 giorni di sciopero affidatogli all’unanimità dall’assemblea dei giornalisti del 18 di gennaio. In concomitanza con la protesta indetta dai giornalisti, anche le sigle sindacali degli altri lavoratori dell’azienda hanno proclamato una giornata di sciopero nazionale di tutte le sedi Sky.

Lo sciopero nazionale dei dipendenti di Sky è stato proclamato dalle segreterie nazionali di categoria di Cgil, Cisl, Uil e dal Cdr di Sky TG24 contro una riorganizzazione aziendale che coinvolge le sedi di Roma, Milano e Cagliari e che comporta esuberi e trasferimenti con una forte riduzione d’organico e il ridimensionamento della sede di Roma. “Pertanto – afferma il comitato di redazione – chiediamo all’azienda la presentazione di un chiaro e organico piano industriale che consenta a tutti i lavoratori di capire quali siano i risparmi e gli investimenti dell’operazione prospettata e quale sarà l’organizzazione del lavoro futuro di tutta Sky Italia e per il telegiornale nel futuro un piano editoriale. Il cambiamento può e deve essere una sfida, ma quando tutti sanno quale sarà la rotta e la destinazione”.

Sky Italia ha dichiarato e confermato 194 esuberi, tra impiegati e giornalisti, e 378 trasferimenti verso Milano, “con conseguenze drammatiche per la sede di Roma – concludono i sindacati – e con l’azienda che, mentre dichiara gli esuberi ed i trasferimenti, candidamente afferma che procederà a nuove assunzioni”.

Intanto nella serata del 7 febbraio  la sindaca di Roma Virginia Raggi, il vicesindaco Luca Bergamo, l’assessore a Roma Semplice Flavia Marzano, l’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo e l’assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro Adriano Meloni hanno incontrato in Campidoglio le rappresentanze sindacali della sede romana della pay tv. “La difesa del sito produttivo di Roma è una questione nazionale”, ha detto Raggi, “in quanto attiene alle politiche di sviluppo del Paese in un settore strategico. Di fronte alla mobilitazione dei lavoratori, in sciopero e presidio domani a Montecitorio, le istituzioni devono parlare con una sola voce”.

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