APPUNTI EUROPEI/ Non si ferma l’onda hooligan: a Lilla nuovi scontri tra russi e inglesi. Dal campo: l’Ungheria di “nonno” Kiraly degna della mitica “Aranycsapat”. Islanda: contro il Portogallo di CR7 un punto che fa storia

ultrasdi FABIO CAMILLACCI/

Gare a parte, purtroppo, ancora una volta, siamo costretti ad aprire il nostro consueto bloc notes da Euro 2016, parlando di cronaca e non di sport. Già, purtroppo. Non si ferma l’onda hooligan. Dopo i fatti di Marsiglia, altri scontri si sono registrano martedi a Lilla tra tifosi inglesi e russi. Proprio a Lilla, mercoledi 15 si giocherà il match tra Russia e Slovacchia, seconda partita del gruppo B, mentre giovedi 16 a Lens (a 40 chilometri da Lilla) andrà in scena il derby Inghilterra-Galles. Per il momento, per fortuna, il bilancio di Lilla non ha nulla a che vedere con quello di Marsiglia: a Lilla non ci sono stati feriti, mentre due russi sono stati arrestati. Gli incidenti si sono verificati vicino alla stazione della città francese, i russi, alcuni di loro con maglie del Lokomotiv e la scritta “Fuck Euro 2016”, si sono scontrati con inglesi e gallesi. I disordini si sarebbero concentrati vicino a un pub, dove si trovano i britannici e all’arrivo dei russi si è accesa la rissa.

Non è bastato il monito dell’Uefa. La follia hooligan non si ferma nemmeno di fronte alla minaccia di espulsione che pesa sulla nazionale russa: la sanzione, precisano fonti vicine all’Uefa, non si estende però anche ad eventuali scontri al di fuori degli stadi, perché la Federazione “gestisce solo ciò che avviene nelle strutture sportive, ciò che succede fuori dipende delle autorità del Paese ospitante”.

I fatti di Marsiglia, fermati più di 50 russi. In mattinata in un hotel a Mandelieu-la-Napoule, in Costa Azzurra, la gendarmeria ha effettuato una serie di controlli di identità su una trentina di tifosi che si preparavano a partire per Lilla, dove la Russia come detto giocherà mercoledi contro la Slovacchia. Il pullman su cui il gruppo avrebbe dovuto viaggiare è stato scortato alla caserma locale, dove gli agenti hanno cominciato a identificare le 43 persone a bordo, due delle quali hanno affermato di essere dipendenti del ministero dello Sport russo. La situazione si è fatta rapidamente tesa, con alcuni supporter che hanno rifiutato di scendere dal veicolo e hanno costretto la polizia a evacuarli con la forza. In totale sarebbero una sessantina gli ultrà russi fermati. Nell’operazione in Costa Azzurra quattro hooligan ritenuti “pericolosi per l’ordine pubblico” sono stati trasferiti al centro di detenzione amministrativa di Nizza, dove resteranno al massimo 48 ore per le procedure burocratiche e saranno poi espulsi: espulsione accompagnata da un divieto d’ingresso in Francia almeno fino alla fine del 2016. Ma dopo i nuovi scontri, si alza la tensione per le due gare in programma a Lilla e Lens: erano già sotto i riflettori delle forze dell’ordine, ma dopo gli scontri di Marsiglia e i tafferugli di martedi le sfide sono ancora più da bollino rosso.

Girone F: avvio con la sorpresa Ungheria, delusione Portogallo. Finalmente eccoci allo sport e al calcio. E scopriamo con piacere un nuovo gruppo. Magiari mattatori contro i pronostici della vigilia. Come ai bei tempi della Coppa Internazionale, antesignana degli Europei: Austria-Ungheria 0-2, gol di Szalai e Stieber. Alaba, il forte esterno mancino del Bayern Monaco, austriaco di colore, ci prova ma lo fermano il palo e le parate di Kiraly. Autentico mito calcistico il “portiere in pigiama” ungherese, è il più anziano di questo Europeo: 40 anni. Kiraly si esalta, para tutto, poi Dragovic (espulso ingiustamente) lascia l’Austria in 10 e l’Ungheria si prende 3 punti pesantissimi che la proiettano in testa al raggruppamento. Una roba degna dell’Aranycsapat: la Grande Ungheria creata dal mitico c.t. Gusztav Sebes. Parte invece con una stecca l’Europeo di Cristiano Ronaldo campione d’Europa col suo Real Madrid. Il Portogallo non va oltre l’1-1 contro la presunta cenerentola Islanda. Tutt’altro che cenerentola, anzi: è una squadra tosta e organizzata quella che rappresenta la piccola isola dell’Europa settentrionale. Non ci sono più i “boscaioli” di una volta. L’eterno incompiuto Nani (che piace all’Inter) porta in vantaggio i lusitani. Replica l’ex pescarese Bjarnason ed è un gol storico per gli islandesi all’esordio assoluto agli Europei di calcio. Dunque, per i simpatici vichinghi, primo gol e primo punto contro il quotato Portogallo di CR7, meglio di così.

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