APPUNTI EUROPEI/ Al via gli ottavi: Portogallo in delirio al 117′, Quaresma “trivela” la Croazia. Storica qualificazione ai quarti di finale per Polonia e Galles. Brexit per l’Irlanda del Nord, out anche la Svizzera

quaresmadi FABIO CAMILLACCI/

Gli ottavi di finale di Euro 2016 partono con due qualificazioni storiche: per la prima volta, infatti, le Nazionali di Polonia e Galles raggiungono i quarti di finale. Grande equilibrio in Polonia-Svizzera, la gara che apre ufficialmente il tabellone degli ottavi. Primo tempo di marca polacca con gol del vantaggio firmato Kuba, il centrocampista della Fiorentina. Secondo tempo all’insegna della riscossa elvetica: l’assedio alla porta di Fabianski è premiato dalla rete del pareggio firmata Shaquiri all’82’: straordinaria la mezza rovesciata dell’ex interista, la cosa più bella vista fino a oggi in questo Europeo. La parità persiste anche ai tempi supplementari e così si va ai calci di rigore: decisivo l’errore dal dischetto di Xhaka. Polonia in festa, Boniek in tribuna esulta. La Svizzera di Petkovic torna a casa. Nel derby britannico Galles-Eire la spunta, secondo molti osservatori immeritatamente per quanto visto in campo, la squadra di Gareth Bale. Proprio da un cross del fuoriclasse del Real Madrid scaturisce l’autorete di McAuley. Dragoni gallesi per la prima volta nei quarti di finale degli Europei, Brexit invece per l’Irlanda del Nord. In serata, va in scena la gara più attesa e nelle previsioni più spettacolari di questo sabato: Croazia-Portogallo. E invece, come accaduto in quasi tutte le gare di Euro 2016, è ancora una volta la noia a farla da padrone. Il match si decide solo ai tempi supplementari. Minuto 117 degli overtime: un altro ex interista, Quaresma, segna la rete che vale il passaggio del turno per i lusitani di Cristiano Ronaldo (nella foto Getty-Gazzetta dello Sport: l’esultanza sfrenata di Quaresma dopo il gol). Chi? Si proprio lui: “trivela” Quaresma, che vinse si il “triplete” coi nerazzurri di Mourinho nel 2010, ma alla Pinetina lo ricordano ancora come un “bidone”. Grande delusione per la sfortunata Croazia che poco prima del gol vittoria portoghese aveva colpito un palo con un nerazzurro di oggi: Perisic. Ancora una volta però i croati sono traditi dai loro atavici alti e bassi. La discontinuità resta un grosso limite per tutti gli ex jugoslavi. E adesso sotto con gli altri ottavi di finale, pensando a Italia-Spagna di lunedi alle 18. Vista la qualità di questo Europeo, l’ItalConte può diventare il Leicester di Euro 2016.

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