Approvato (con 4 no) dai paesi Ue il piano migranti, ma l’Ungheria lo rispetterà anche se contraria

Il Consiglio dei ministri dell’Interno dei paesi della Unione europea, vista l’impossibilità di raggiungere l’unanimità, ha approvato a maggioranza qualificata  il documento sulla distribuzione in quote di 120.000 migranti presentato dalla presidenza della Ue.  Hanno votato contro Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria; la Finlandia si è astenuta.Tuttavia l’Ungheria ha annunciato che – pur non avendolo approvato – rispetterà l’accordo sul ricollocamento dei migranti. “Questa è una decisione che rispetteremo e alla quale ci atterremo”, ha detto il portavoce del governo di Budapest, Zoltan Kovacs.

La proposta emersa dalla riunione degli ambasciatori Ue è di ricollocare tutti e 120mila – quindi anche i 54mila a cui l’Ungheria ha rinunciato – migranti da Italia e Grecia, con la possibilità di cambiamenti in corsa se dovesse presentarsi la necessità per altri Paesi.

“Abbiamo ottenuto quello che volevamo” ma “la piccola nota amara è che è arrivato con un biennio di ritardo”, ha affermato  il ministro dell’Interno italiano Angelino Alfano uscendo dal consiglio dell’Ue.

Juncker, mettere soldi dove c’è bisogno – “Bisogna mettere i soldi dove c’è la bocca” che ne ha bisogno. E’ l’appello del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker in una conferenza sul bilancio Ue parlando della crisi dei migranti, ricordando che il bilancio è “limitato” e che già per il 2016 l’esecutivo europeo ha proposto di aumentare di 9 mld i fondi per le crisi esterne. “120mila rifugiati? Siamo ridicoli data la grandezza del problema, mi chiedo se i libanesi o i giordani” che ne accolgono alcuni milioni “capiscono quello di cui stiamo parlando”, ha detto Juncker sottolineando che “non è questo il momento per ‘business as usual'”.

Schaeuble, certo Ue e 28 risponderanno sfida – “L’Europa deve rispondere a questa sfida” dei rifugiati e “se sarà necessario fare di più sono sicuro che l’Ue e gli stati membri risponderanno”. Così il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, ha assicurato che i suoi colleghi interverranno se necessario per “mobilitare risorse per le nuove esigenze” dal bilancio Ue.

Germania, inaccettabile se non c’è accordo – “Sarebbe inaccettabile se alla fine mandassimo il messaggio che per l’Europa è impossibile trovare una soluzione”: lo aveva affermato il ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maiziere, arrivando al Consiglio straordinario Ue sull’ immigrazione. “Non è certo che avremo un risultato”, ha detto ancora il ministro affermando che potrà “essere ottimista, ma solo alla fine”.

Presidenza Ue, se manca unanimità useremo Trattati – La proposta della presidenza Ue di turno per la ricollocazione dei migranti “dovrebbe rispondere alle esigenze” di tutti, compresi i paesi più contrari come Slovacchia e Repubblica Ceca. Lo aveva detto alla radio tedesca Deutschlandfunk il ministro degli esteri lussemburghese, Jean Asselborn. “Se non sarà possibile l’unanimità, abbiamo dei trattati e ne faremo uso” ha aggiunto, evocando l’ipotesi di un voto a maggioranza qualificata.

Croazia, tafferugli tra polizia e profughi in mattinata – Tafferugli sono scoppiati tra la polizia croata e profughi, nel villaggio di Opatovac, dopo che ad alcuni richiedenti asilo è stato impedito di entrare in un centro di accoglienza recentemente aperto con lo scopo di registrare coloro che cercano rifugio in Europa. La situazione ha cominciato a degenerare quando le forze di sicurezza non sono state più in grado di gestire il flusso di profughi che volevano entrare nel centro. La polizia ha quindi respinto i richiedenti asilo al cancello principale e ha chiesto loro di sedersi e aspettare il proprio turno. La Croazia ha organizzato l’accoglienza dei profughi cercando di mettere ordine nel caos inesorabile che ha colpito il paese dal 15 settembre, quando l’Ungheria ha chiuso la sua frontiera con la Serbia. Decisione che ha deviato ondate di persone in fuga dal conflitto in Medio Oriente, Africa e Asia verso la Croazia.

Stop a treni Baviera-Salisburgo fino al 4 ottobre – Stop alla circolazione dei treni internazionali da e per la Baviera via Salisburgo, fino al 4 ottobre. Lo ha reso noto la compagnia ferroviaria austriaca Oebb attribuendo la decisione alla Deutsche Bahn.

Ocse, fino a un milione di rifugiati in 2015  – “L’Europa raggiungerà nel 2015 un livello senza precedenti di richiedenti asilo e rifugiati, salendo fino a un milione di procedure d’asilo”: è quanto scrive l’Ocse nel documento sulle prospettive migratorie presentato oggi a Parigi.  “I dirigenti europei non possono permettersi di avere paura“, ha detto il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria. “La crisi dei rifugiati non è una di quelle crisi su cui si può fare finta di niente”, aggiunge Gurria. “L’attuale crisi umanitaria è senza precedenti. I costi umani sono spaventosi e inaccettabili”, scrive ancora l’Ocse nel rapporto sulle prospettive migratorie internazionali.

Unhcr, programma ricollocazione non basta – La riunione dei leader dell’Ue a Bruxelles di domani potrebbe essere l’ultima occasione di fornire una “risposta coerente” alla crisi di rifugiati e migranti in corso, ma, da solo, un programma di ricollocazione non basterà a stabilizzare la situazione. Lo ha affermato oggi l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr). Dall’inizio dell’anno 477.906 persone sono arrivate in Europa via mare e con “una media di 6mila nuovi arrivi al giorno”: sono necessari “investimenti su larga scala”, ha detto a Ginevra la portavoce dell’Unhcr, Melissa Fleming.

Serbia, 2 mila arrivi in 24 ore da Macedonia – Continua incessante il flusso di migranti e profughi in entrata in Serbia al confine meridionale con la Macedonia. Come riferiscono i media, nelle ultime 24 ore gli arrivi al centro di accoglienza di Presevo (sud della Serbia) sono stati circa 2 mila. I migranti della rotta balcanica proseguono con ogni mezzo attraverso la Serbia verso la Croazia e la Slovenia, nel loro viaggio che ha come destinazione finale la Germania e altri Paesi del nord Europa.

In Austria lunedì 11mila arrivi – Sono undicimila i migranti arrivati in Austria nella giornata di ieri, lunedì. È questo il bilancio del giorno dopo, secondo le istituzioni competenti. La meta della maggior parte di loro è la Germania.

Migranti in aumento in Baviera, ieri 11 mila arrivi – È di nuovo in aumento il flusso dei richiedenti asilo in Baviera: ieri secondo la direzione della polizia locale sono arrivati oltre 11 mila migranti nel Land del sud della Germania. Domenica gli arrivi erano stati 5300.

Repubblica Ceca, no a quote ridistribuzione profughi – La Repubblica Ceca è determinata a respingere il piano dell’Ue sulle quote obbligatorie per la ridistribuzione dei profughi. Il Ministro dell’Interno ceco Milan Chovanec all’aeroporto di Praga, prima di partire per Bruxelles – dove oggi si tiene il Consiglio europeo straordinario dei ministri dell’Interno e domani il Vertice Ue sulla crisi dei rifugiati – ha detto che “si tratta di un gesto politico vuoto”. Al suo fianco, il premier Bohuslav Sobotka, ha aggiunto: “siamo certi che il sistema non funzionerà”.

1 Commento

  1. Da anni assistiamo all’arrivo in Italia e in Europa d’immigrati, provenienti da vari paesi africani, asiatici e altri, che fuggono da guerre, conflitti e dalla fame, sono tuttora in aumento.

    E’ una situazione delicata, che pone dei problemi da risolvere per gli stati europei di una giusta accoglienza, che va gestita bene con unità, responsabilità e determinazione, da parte di tutti gli stati europei, possibilmente in collaborazione dell’O.N.U.

    L’O.N.U. dovrebbe portare tempestivamente aiuti a casa loro, pensando che a tutte le persone piacerebbe restare nel paese che sono nate, l’O.N.U. si dia una mossa, metta in campo strategie diplomatiche per prevenire, fermare le guerre, i conflitti e a combattere la fame.

    L’Europa si adoperi naturalmente assieme all’O.N.U., per la formazione di governi di unità nazionale nei paesi in conflitto, per superare le divisioni e le crisi civili e sociali. Poi mandare aiuti economici, attrezzature, materiale, per favorire lo sviluppo dell’economia e dell’agricoltura.

    Saper accogliere al meglio e un’equa distribuzione degli immigrati, in tutti i paesi europei.

    L’Italia che ha fatto tanto e che sta facendo molto bene, con la nostra marina e tanti volontari, salvando tante vite umane, uomini, donne e bambini. Il governo sta facendo con grande impegno la propria parte assieme alle istituzioni locali, una capillare distribuzione degli immigrati su tutto il territorio nazionale. Si potrebbe fare ancora di più e meglio e la situazione andrebbe vissuta come un’opportunità di grande umanità e di solidarietà. Abbiamo tante caserme vuote, conventi, case abbandonate al degrado, zone di tanti paesi d’Italia lasciati all’abbandono, questi edifici utilizzarli per dare un tetto agli immigrati, potrebbe diventare un grande valore di accoglienza, ma anche un’occasione di ristrutturazione, di ricupero ambientale, di sviluppo economico e sociale.

    Poi dobbiamo insegnare loro l’italiano e piano, piano, favorire la possibilità di avere un lavoro.

    Cari cittadini dobbiamo fare sentire la nostra voce, dire basta alle armi che sono strumento di morte, si a strumenti di vita e di pace. Basta muri materiali e mentali, basta paure, l’arrivo di persone bisognose, disperate, va gestito con intelligenza, con grande responsabilità e umanità, salvaguardando sempre la dignità di ogni persona, pensando anche che potremmo essere noi al loro posto. Li chiamiamo immigrati rifugiati, ma prima di tutto sono persone che hanno bisogno di cibo, di giustizia, di libertà e di pace. Si nasce tutti uguali su questa nostra terra, stessi diritti, doveri, non lo scegliamo noi dove nascere e siamo tutti cittadini di questo mondo. Allora facciamola diventare quest’arrivo di persone un’occasione di amicizia sociale, di crescita civile, culturale, umana, di globalizzazione della solidarietà, tutte le persone del mondo hanno il diritto al cibo, alla libertà, alla pace, ma soprattutto il diritto alla vita.

    Francesco Lena Via Provinciale, 37 24060 Cenate Sopra (Bergamo)

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