La sede di “Save the childeren” in Afghanistan attaccata dall’Isis. Due vittime della ong (che lascerà il paese). Uccisi i 5 terroristi del commando

(Foto Epa)

L’attacco di un commando dell’Isis alla sezione di Jalalabad City della ong Save The Children si è concluso alle 19 locali (le 15,30 italiane) con l’uccisione di cinque terroristi. Lo riferiscono le tv Tolo e 1TvNews, citando fonti ufficiali. Circa 45 membri dello staff della ong sono stati liberati dalle forze di sicurezza afghane. Il bilancio provvisorio è di tre morti (fra cui due dipendenti della ong) e 24 feriti, riferisce l’agenzia di stampa Pajhwok, è stato confermato nel tardo pomeriggio dal governatore della provincia di Nangarhar, Gulab Mangal

Secondo una fonte ufficiale un kamikaze si è fatto esplodere all’ingresso dell’edificio che ospita l’organizzazione, permettendo al commando di penetrare all’interno. Dalla sede della ong si è levata una densa colonna di fumo. L’ambasciatore britannico a Kabul, Nicholas Kay, ha definito l’assalto armato “un crimine contro l’umanità”.
Testimoni oculari hanno riferito di scene di panico nella zona e della fuga degli alunni di una scuola privata che si trova vicino alla sede di Save The Children.

Fondata 98 anni fa con base a Londra, Save The Children è una ong internazionale che promuove i diritti dei bambini portando aiuto ad essi nelle zone più povere dei Paesi in via di sviluppo. Dopo l’attaccoi di oggi l’organizzazione non governativa ha annunciato che abbandonerà l’Afghanistan.

In un primo momento si era sospettato che l’attacco potesse essere arrivato dai talebani. Ma questi hanno subito fatto sapere di essere estranei  all’assalto.  Il portavoce, Zabihullah Mujahid, ha dichiaato via Twitter: “Attacco odierno nella città di Jalalabad: nulla a che vedere con i mujaheddin dell’Emirato islamico”.

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