ACCORDO RAGGIUNTO CON L’UE. Scongiurato dal governo Conte il rischio sanzione. Approvata dalla Camera la legge anti-corruzione

Raggiunto l’accordo Roma-Bruxelles. E’ quanto fanno sapere in via ufficiosa fonti del Ministero dell’Economia. La notizia è arrivata in serata dopo che in mattinata il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva sentito al telefono i commissari europei Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici, come si apprende da fonti di Palazzo Chigi. I colloqui rientrano nell’ambito della interlocuzione in corso tra Roma e Bruxelles sulla legge di bilancio. Il reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni “non si toccano”: questa è la posizione che il presidente Conte avrebbe ribadito ai commissari Ue Dombrovskis e Moscovici. Secondo fonti di governo, questa linea sarebbe stata tenuta dal premier nel corso di tutto il negoziato. Viene respinta così l’idea di ulteriori rinvii o tagli (oltre i 4 mld già previsti) sulle due misure. Conte, supportato nelle trattative dal prezioso contributo del ministro dell’Economia, Tria,  avrebbe ribadito l’impegno a portare il deficit al 2,04% e difeso i contenuti della proposta italiana.

Lavoriamo giorno e notte con le autorità italiane per conciliare le misure che vogliono varare con il rispetto delle regole di bilancio”: aveva detto in mattinata ai microfoni dell’emittente francese RTL, il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici. Il quale ha ribadito che “la Francia sarà l’unico paese a superare il 3% di deficit nel 2019” e “non ci saranno sanzioni”.

Moscovici ha anche spiegato di lavorare affinché, oltre alla Francia, “neppure l’Italia sia sanzionata“.

“Meglio tardi che mai. Mi fa piacere”, ha commentato Salvini le parole del commissario Ue Moscovici sull’Italia. “E’ qualche settimana che stiamo lavorando perché gli italiani possano avere finalmente una legge di bilancio. Se anche dall’altra parte del fiume stanno lavorando nella stessa direzione… Nelle scorse settimane, ogni tanto, abbiamo avuto la sensazione, sicuramente sbagliata, che ci fosse un approccio diverso”, ha detto.

Nervosa la reazione della opposizione. “Abbiamo ampiamente superato il livello di guardia sulla legge di bilancio – ha detto il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci –. L’incapacità di questa maggioranza ci ha trascinati in piena emergenza democratica. Chiediamo che il presidente Conte venga subito in Aula a spiegare le ragioni di questo intollerabile ritardo. Se Conte ignorerà ancora una volta il Senato, siamo pronti a mettere in pratica la più estrema delle proteste: occuperemo l’Aula. È un appello che rivolgiamo anche agli altri gruppi di opposizione”.

Intanto la portavoce del presidente Juncker ha annunciato che il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis e il commissario Pierre Moscovici faranno domani, durante la riunione della Commissione, il punto della situazione sui lavori sul bilancio italiano.

“Il governo – dicono i capigruppo – andrà in Aula quando ci sarà l’accordo con l’Europa”. In arrivo in commissione bilancio al Senato un pacchetto di emendamenti: dall’ecotassa fino a 2.500 euro sulle auto più inquinanti al taglio delle risorse per la sicurezza sul lavoro. C’è un nuovo Milleproroghe: Slitta l’entrata in vigore della riforma delle intercettazione.

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede (foto Ansa di Maurizio Brambatti) 

APPROVATA LA LEGGE ANTI-CORRUZIONE – Il ddl Anticorruzione è legge. L’Aula della Camera ha definitivamente approvato il testo con 304 voti a favore, 106 contrari e 19 astenuti. Dopo il voto c’è stato un lungo abbraccio tra il capo politico del M5s e Luigi Di Maio e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede mentre i deputati M5S applaudivano. Vuoti erano i banchi di Fi. Fdi si è astenuta. Il leader della Lega Matteo Salvini era uscito dall’Emiciclo poco prima. Deputati e militanti M5S davanti alla Camera in piazza Montecitorio a Roma hanno esposto cartelli con scritto ‘Spazzacorrotti -Bye bye corrotti‘.

“Niente sarà più come prima, finora gli onesti erano stati trattati da fessi, ma adesso cambia tutto“, ha detto il vicepremier Luigi Di Maio davanti alla Camera per celebrare l’approvazione della legge anticorruzione. “Questo è stato un Paese in cui per decenni gli onesti si sentivano dei fessi perché i furbi li sorpassavano sempre, ma in realtà erano i disonesti. Con questa legge rimettiamo un po’ di merito di nuovo al centro delle politiche pubbliche dello Stato”, ha proseguito Di Maio, “diamo gli strumenti alle forze dell’ordine per andarsi a prendere chi mette le mani nella marmellata e non farcele mettere mai più, grazie al Daspo per i corrotti. Obblighiamo tutti i partiti a rendicontare ogni euro che prendono, perché prima di andare a votare si possa sapere già da chi hanno preso i soldi i partiti e quindi per chi governeranno il giorno dopo le elezioni”.

Bonafede: é l’inizio. Ora la riforma del processo penale  – “E’ soltanto l’inizio, ora arriverà la riforma del processo penale, perché il processo abbia tempi brevi, certi e ragionevoli”. Lo ha detto il ministro della Giustizia M5S Alfonso Bonafede in piazza Montecitorio a Roma festeggiando tra deputati e militanti cinquestelle l’approvazione della legge anticorruzione.

 

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