A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n.93) di LUCIO DE SANCTIS

A ruota liberaPochi treni, metrò e strade – In Italia ogni 1.000 abitanti sono disponibili 0,14 km di infrastrutture viarie per il trasporto di merci e persone (vale a dire metropolitane, autostrade e linee ferroviarie suburbane e ad alta velocità). In base a questo dato l’Italia si colloca al penultimo posto nella graduatoria dei cinque maggiori Paesi europei per l’indice sulla dotazione di tali infrastrutture ogni 1.000 abitanti. Se stabiliamo infatti un indice dato dal rapporto tra km di infrastrutture per 1.000 abitanti la situazione è la seguente: al primo posto si posiziona la Spagna, con un indice sulla dotazione infrastrutturale di 0,43 km ogni 1.000 abitanti, seguita da Francia (0,22), Germania (0,21) e, appunto, Italia (0,14). All’ultimo posto si posiziona invece il Regno Unito (0,10). Questi dati derivano da un’elaborazione dell’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) su dati Legambiente ed Eurostat.

93 tab strade europa jpgTra i maggiori Paesi europei, dunque, solo il Regno Unito fa registrare un indice di dotazione infrastrutturale inferiore a quello italiano. Il dato sul Regno Unito è però fortemente influenzato dall’estensione della propria rete autostradale che, per via della conformazione orografica del territorio britannico, è inferiore rispetto a quella dei Paesi europei considerati (in Regno Unito ci sono 3.558 km di autostrada, contro i 6.996 dell’Italia, degli 11.882 km della Francia, dei 12.879 della Germania e dei 15.235 della Spagna). Gran parte del trasporto di merci e persone nel Regno Unito, infatti, non si svolge sulla rete autostradale, ma si serve delle reti fluviali e ferroviarie.

I consumi sono scesi – Nonostante la ripresa economica in atto e nonostante il calo dei prezzi alla pompa, i consumi di carburanti per autotrazione nei primi otto mesi del 2016 sono calati dello 0,7%. La prima conseguenza di questa situazione è stato ovviamente un calo della spesa delle aziende e delle famiglie italiane per l’acquisto di benzina e gasolio auto. Secondo le elaborazioni del Centro Studi Promotor sulla sua banca dati, la spesa per i due carburanti è scesa  dai 37.578 miliardi del gennaio-agosto ai 33,124 miliardi del gennaio-agosto scorso. Il calo è dell’11,9% ed è dovuto soprattutto alla contrazione dei prezzi medi alla pompa. Per la benzina il prezzo medio ponderato è sceso da 1,567 euro al litro del gennaio-agosto 2015 a 1,429 euro dello stesso periodo dello scorso anno. In termini percentuali il calo è stato dell’8,81%. Più forte la discesa del prezzo medio ponderato del gasolio: da 1,436 euro al litro a 1,261 euro al litro con una contrazione del 12,19%.

93 consumi carb jpgIl calo dei prezzi ha penalizzato soprattutto la componente industriale, cioè la parte del fatturato alla pompa che va all’industria petrolifera e alla distribuzione, che, sempre nel periodo gennaio-agosto, è scesa da 14,266 miliardi del 2015 al 10,750 miliardi del 2016 con una contrazione di 3,516 miliardi in valore assoluto e del 24,6% in termini percentuali. Anche il gettito fiscale risente però della modesta contrazione dei consumi e di quella ben più consistente dei prezzi. L’effetto congiunto di questi due fattori ha fatto scendere i proventi per l’Erario da 23,311 miliardi a 22,374 miliardi con una perdita per le casse dello Stato di 937 milioni (-4%).

93 emissioni CO2 jpgEmissioni in altalena – L’andamento delle emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione a luglio ed agosto è stato contradditorio: se a luglio si è registrato un calo (di 710.797 tonnellate, che corrispondono ad una diminuzione del 7,6%) rispetto allo stesso mese del 2015, ad agosto si è verificato un aumento (di 323.641 tonnellate, e cioè del 4,1%) sempre rispetto allo stesso mese del 2015. Da gennaio ad agosto 2016 si può notare che sia il consuntivo delle emissioni da benzina sia quello delle emissioni da gasolio sono in calo (rispettivamente del 2,4% e dello 0,3%). Ciò ha prodotto una diminuzione complessiva di 563.458 tonnellate di CO2, che corrispondono allo 0,8% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015. Questi dati sono stati elaborati dal Centro Ricerche Continental Autocarro, su dati del Ministero dello Sviluppo Economico. “L’andamento altalenante delle emissioni di CO2 nei mesi estivi, che ha determinato un lieve calo nei primi otto mesi del 2016 – commenta Alessandro De Martino, amministratore delegato di Continental Italia – non deve far passare in secondo piano il problema dell’impatto ambientale della mobilità. Non è infatti un calo delle emissioni inferiore all’1% che può risolvere i problemi causati dalle sostanze nocive presenti nell’aria che respiriamo. Per cercare di attenuare gli effetti negativi di questa situazione si deve agire su più fronti, uno dei quali è certamente il controllo della pressione dei pneumatici, che influisce sui consumi di carburante degli autoveicoli e quindi anche sulle emissioni di sostanze nocive”.

Europa: l’auto cresce, ecco Parigi – Nel mercato auto europeo in crescita si inserisce un Salone di Parigi (1-16 ottobre) nel quale l’elettricità sarà ancora il tema dominante nonostante il mercato delle auto a batteria continui a contare numeri di scarsissimo rilievo ad eccezione del nord Europa, Norvegia in testa, dove infrastrutture e incentivi all’acquisto stanno dando buoni risultati. Entrando nel dettaglio del mercato UE, vi proponiamo una panoramica completa anche se sintetica.

Complice l’effetto calendario e il peso dei Major Market sui risultati europei, il mese di luglio ha fatto registrare un piccolo rallentamento (-1,8% con 1.163.087 vetture), interrompendo così una striscia positiva che durava da 34 mesi, seguito però da un confortante mese di agosto (+9,5% a 855.466 unità), che porta il cumulato gennaio-agosto a 10.110.731 immatricolazioni, in crescita del 7,8%. Tutti i mercati europei, nei primi 8 mesi dell’anno, restano in territorio positivo, con l’esclusione di Svizzera e Olanda.

“Il segnale che arriva dall’Olanda non dovrebbe essere sottovalutato – ha detto Romano Valente – Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere –

perché conferma che il percorso verso una nuova mobilità sostenibile va preparato ed accompagnato”.

“Il percorso verso la nuova mobilità riguarderà anche l’Italia che intanto, però, si avvia ad affrontare i mesi autunnali con i consueti temi che ci aspettano al varco: i piani antismog,

estemporanei, urgenti, le limitazioni al traffico scollegate, anche a livello di Direttiva”. Ma vediamo cosa succede negli altri paesi.

Germania – Dopo il calo di luglio (-3,9%) agosto va a +8,3%

Il mercato tedesco dell’auto, a causa dei due giorni lavorativi in meno rispetto al 2015, nel mese di luglio registra il primo calo: con le 278.866 immatricolazioni, infatti, la flessione è

stata del 3,9% rispetto allo scorso anno. Ad agosto, invece, anche grazie ad un giorno lavorativo in più, la crescita è stata dell’8,3% con 245.076 unità. Per i primi otto mesi

dell’anno in corso, quindi, il volume delle immatricolazioni ha raggiunto i 2.257.781 unità

(+5,7% rispetto alle 2.135.459 dello scorso anno).

Regno Unito – Le vendite di auto nel Regno Unito sono stabili nel mese di luglio (+0,1%) con 178.523 immatricolazioni e in leggero aumento (+3,3%) in agosto con 81.640 unità, un buon risultato

visto il cambio targa previsto nel mese di settembre. Il cumulato del periodo gennaio-agosto è di 1.680.799 autovetture vendute e risulta in crescita del 2,8% rispetto al 1.634.369 dello

stesso periodo 2015. I primi 8 mesi vedono registrare risultati negativi per le società che con

61.646 immatricolazioni, calano dell’1,8% rispetto allo scorso anno. Stabili i privati con un +1,0% e 759.279 vendite, mentre crescono del 4,9% le flotte con 859.874 unità immatricolate.

Francia – Con 132.990 immatricolazioni, il mercato auto francese chiude a luglio con un calo del 9,6% (vanno sottolineati i due giorni lavorativi in meno rispetto allo scorso anno) rispetto alle147.125 del 2015. Ben diverso il risultato di agosto che grazie alle 98.211 unità (con un giorno lavorativo in più) fa registrare un aumento del 6,7% rispetto allo scorso anno, contro le 92.048 dell’agosto 2015. I volumi 2016 crescono rispetto al gennaio-agosto 2015 del 6,1% con 1.333.630 autovetture vendute.

Secondo la Global Insight le immatricolazioni di auto nuove nel 2016 aumenteranno a

2.030.000 vendite, 2.080.000 nel 2017 e 2.110.000 nel 2018.

Spagna – 107.306 automobili vendute in Spagna nel mese di luglio portano a 5 il bilancio dei mesi consecutivi in cui sono state superate in Spagna le 100.000 unità, con una crescita del 4,3%

rispetto a luglio 2015 e segnano il miglior luglio dal 2009. Il mese di agosto, invece, ha fatto registrare 64.089 unità, il 14,6% in più rispetto ad agosto 2015, per la prima volta da 8 anni sopra le 64.000 unità. Nel periodo gennaio-agosto, quindi, il mercato raggiunge quasi le 800.000 unità (794.629) con una crescita dell’11,3%, determinata dal supporto dal Plan PIV.

ACI, tombini intelligenti In un comunicato ACI si legge che gli allagamenti urbani si possono prevenire con un sistema intelligente di monitoraggio dei tombini e dei punti di raccolta dell’acqua piovana, realizzato dall’Automobile Club d’Italia e presentato al Comune di Roma Capitale.

Nel sistema brevettato e sviluppato da ACI Consult – società del gruppo ACI specializzata in servizi per l’ambiente e la mobilità – in collaborazione con aziende coordinate dal CNR, i tombini diventano “intelligenti” con un sensore che monitora il livello dell’acqua sottostante, un relè antimanomissione, un microprocessore che elabora le informazioni informazioni e le trasmette tramite una piccola antenna integrata sotto la griglia al Centro operativo. Quest’ultimo, gestito da ACI, raccoglie i dati georeferenziati provenienti da tutti i tombini creando una mappa sempre aggiornata sullo stato di efficienza del sistema, in modo da individuare le criticità prima che creino disagi e favorendo l’intervento del personale preposto dal Comune e dai Municipi.

“Il sistema ha superato in laboratorio tutte le fasi di test – spiega Riccardo Colicchia, direttore di ACI Consult – e siamo pronti a lanciare la sperimentazione in città. Il XIII Municipio di Roma ha manifestato interesse verso il progetto e nell’ambito di un accordo già siglato con il Comune Roma Capitale potremmo istallare subito i primi tombini intelligenti”.

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