A RUOTA LIBERA/ rubrica (n. 51) di LUCIO DE SANCTIS

A ruota liberaAuto UE cresce ma rallenta – La crescita del mercato dell’auto dell’UE ha rallentato in ottobre ma ha fatto però registrare il 26° incremento mensile consecutivo con 1.104.868 immatricolazioni e un incremento sullo stesso mese del 2014 del 2,9%. Questa crescita, pur apprezzabile, è però inferiore a quella media del periodo gennaio-settembre. Pesa sul dato di ottobre soprattutto il risultato del Regno Unito che, dopo 43 crescite mensili consecutive (con un ottimo settembre), accusa il primo lieve calo (-1,1%) che comunque non inciderà però più di tanto sulle immatricolazioni complessive del 2015 nel Regno Unito. Gli altri grandi mercati chiudono tutti in crescita, ma con tassi più contenuti di quelli dei primi nove mesi dell’anno. Il mercato tedesco cresce in ottobre dell’1,1% (contro il 5,5% del periodo gennaio-settembre), il mercato francese cresce dell’1% (gennaio-settembre +6,3%), il mercato italiano cresce dell’8,6% (gennaio-settembre +15,3%) e il mercato spagnolo cresce del 5,2% (gennaio-settembre +22,4%). 

Secondo il Centro Studi Promotor il rallentamento della crescita del mercato UE in ottobre può essere considerato un incidente di percorso (dovuto a cause diverse da paese a paese) nella ripresa che è in atto da ben 26 mesi e che sta consentendo al mercato europeo di ridurre sensibilmente il divario rispetto ai livelli ante-crisi. Il gap era infatti ancora del 19,4% nel 2014 e con ogni probabilità si ridurrà al 12,8% a fine 2015.

Commerciali nel mirino – In una recente intervista, Roberto Vavassori – presidente dell’Anfia, l’associazione della filiera automotive italiana – ha detto che se l’obiettivo è puntare a una riduzione delle emissioni, si potrebbe lavorare sui veicoli da lavoro. Dice Vavassori che “un rinnovo dei 5 milioni di autocarri e veicoli commerciali e dei 100.000 autobus urbani potrebbe garantire risultati equivalenti nella lotta all’inquinamento, considerando che il solo allungamento di un metro e mezzo dei trailer consentirebbe l’ingresso sulle strade di veicoli nuovi con riduzione numerica dei mezzi da trasporto circolanti. Quanto alle auto di oltre 15 anni, sarebbe opportuno scendere nel dettaglio per verificare quante di quelle vetture sotto processo effettivamente circolano ancora, per capire con esattezza la dimensione del problema».

tabella regoleAuto curata consuma meno – Ridurre del 15% i consumi di carburante e le emissioni di sostanze inquinanti delle autovetture è possibile. Basta seguire le giuste raccomandazioni e attuare una corretta manutenzione dei veicoli. E’ quanto emerge dalla “Guida al risparmio di carburanti e alle emissioni di CO2 delle auto”, realizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico. I consigli contenuti nella guida sono resi noti dall’Osservatorio Autopromotec. Gli automobilisti più accorti sanno che per ottenere prestazioni efficienti e guidare in modo sicuro è fondamentale eseguire periodicamente una corretta manutenzione del veicolo. In questo modo è anche possibile ridurre i consumi di carburante. Per svolgere i controlli più opportuni in piena sicurezza è bene rivolgersi a personale specializzato. Da controllare, in particolare, la pressione di gonfiaggio degli pneumatici, che influisce direttamente sui consumi di carburante e quindi anche sulle emissioni di sostanze nocive. La “Guida al risparmio di carburanti e alle emissioni di CO2 delle auto” ricorda che è consigliabile non sovraccaricare il veicolo. Un carico eccessivo, specie sul tetto, rallenta il veicolo aumentandone la resistenza all’aria oltre che l’attrito sul terreno con il conseguente incremento dei consumi. Analogamente, un eccessivo utilizzo degli accessori elettrici quali fari supplementari o ventola dell’impianto di riscaldamento incide negativamente sui consumi. Per ridurre consumi ed emissioni (ed anche rendere più sicure le strade) è opportuno mantenere una velocità costante, evitando di cambiare marcia troppo frequentemente. La legge italiana impone di fare periodicamente la revisione delle vetture. E’ un obbligo molto importante non solo per la sicurezza ma anche per mantenere le emissioni entro i limiti previsti.

C4 autonoma per 600 chilometri – Una C4 Gran Picasso a guida autonoma ha percorso i 600 chilometri che separano Vigo (città spagnola della Galizia) da Madrid, in autostrada e sulla normale viabilità, il tutto senza nessuna persona alla guida. La C4 che può viaggiare senza l’azione del pilota, è stata infatti la prima vettura in Spagna del suo genere che grazie al contributo dell’Automotive Technology Center della Galizia ha ottenuto questo primo successo. Da Vigo, l’auto ha attraversato la regione della Castilla y Leon e quella della Capitale. All’arrivo al centro di produzione PSA di Madrid il veicolo è stato accolto dal vice primo ministro Soraya Saenz de Santamaria.

Risparmi sul pieno nonostante il fisco – A ottobre il prezzo dei carburanti ha subito un calo rispetto a un anno fa che ha portato un risparmio complessivo nelle tasche degli automobilisti italiani di quasi un miliardo di euro. Lo dicono i dati diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico ed elaborati dal Centro Studi Promotor, secondo i quali, rispetto a ottobre 2014, il prezzo medio ponderato alla pompa il mese scorso è diminuito del 13,6% per quanto riguarda la benzina, mentre per il gasolio il ribasso è giunto al 15,2%. La spesa per i carburanti a ottobre 2015 è ammontata a 4,581 miliardi di euro, in altre parole 965 milioni in meno rispetto ai 5,546 miliardi spesi un anno fa. Oltre al calo di prezzo dei carburanti ha avuto un suo peso anche il taglio dei consumi da parte degli automobilisti. Il calo dei prezzi dei carburanti ha inciso in misura rilevante anche sulla spesa dei primi dieci mesi dell’anno che, pur con un aumento dei consumi dello 0,8%, è passata da 52,817 miliardi del gennaio-ottobre 2014 ai 46,861 miliardi dello stesso periodo del 2015 con un risparmio per consumatori e operatori italiani di ben 5,956 miliardi. Il calo della spesa ha determinato per l’Erario una diminuzione del gettito di 993 milioni. Va però osservato che, nonostante questa diminuzione, il contributo alle casse dello Stato resta molto elevato: nei primi dieci mesi del 2015 è stato di ben 29,278 miliardi derivanti dalle accise e dall’Iva assai più elevate rispetto alla media dell’UE.

Fiducia nella Opel Nella ricerca “Trust Ranking 2015” Opel ha conseguito il quinto posto su 29 marchi, il risultato migliore per un costruttore generalista. Opel è stata preceduta solo dai marchi premium Audi, BMW, Mercedes e Porsche. Il marchio del fulmine ha ottenuto ben 12,4 punti percentuali in più della media del settore per quanto riguarda la fiducia dei clienti. In totale il 71% dei clienti ha dichiarato di avere fiducia in Opel che pertanto, secondo la ricerca, gode di “grande fiducia”. Gli esperti di ricerche di mercato di ServiceValue hanno calcolato l’indice di fiducia (CTI) in collaborazione con la rivista specializzata WirtschaftsWoche. Secondo i calcoli degli esperti, le case automobilistiche hanno raggiunto un punteggio medio di 58,6, vale a dire che il 58,6% dei clienti ha fiducia nei costruttori di automobili, una percentuale tra le prime tre di tutti i settori analizzati. I CTI medi vanno dal 27,5% (servizi finanziari) al 77,1% (negozi di elettronica).

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