A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n. 39) di LUCIO DE SANCTIS

Il mercato rallenta ma sale – In agosto sono state immatricolate in Italia 59.203 autovetture con un incremento sullo stesso mese del 2014 del 10,7%, un tasso di crescita inferiore a quello dei primi sette mesi dell’anno, che era stato del 15,2%. L’ultimo segnale è dunque positivo, ma rispetto alla prima parte dell’anno si nota un rallentamento. Il consuntivo del primi otto mesi dell’anno chiude comunque a quota 1.065.556 con un incremento sullo stesso periodo del 2014 del 15%. Se questo tasso di crescita si mantenesse fino alla fine dell’anno, il 2015 chiuderebbe con un volume di immatricolazioni intorno a 1.560.000, un valore decisamente migliore di quello del 2014 (1.359.767 immatricolazioni), ma ancora molto lontano dai livelli ante-crisi. La ripresa in atto sul mercato italiano dell’auto è stata trainata nella prima parte dell’anno soprattutto dagli acquisti delle aziende. Questa componente della domanda ha tuttavia rallentato con il passare dei mesi, mentre si rafforzavano gli acquisti dei privati stimolati dalle promozioni delle case automobilistiche, dalle attese di ripresa dell’economia e soprattutto dalla necessità per molte famiglie di sostituire vetture ormai da tempo mature per la rottamazione. Modesto è stato comunque finora l’impatto sulla domanda della ripresa dell’economia che timidamente si sta affacciando, come emerge dai dati sull’incremento c ongiunturale del Pil nella prima parte del 2015 che l’Istat ha oggi rettificato. Nel primo trimestre la crescita è stata infatti dello 0,4% (0,3% nella prima stima) e nel secondo trimestre dello 0,3% (0,2% nella prima stima). Le due crescite consecutive indicano con chiarezza che il ciclo economico si è invertito e che è iniziata la ripresa. Va però segnalato che il tasso di recupero è ancora decisamente modesto, soprattutto se si considera che il prodotto interno lordo nel secondo trimestre 2015 accusa ancora un calo del 9% sui livelli ante-crisi e si è portato addirittura sui valori dell’inizio del secolo, cioè di quindici anni fa. Gli operatori del settore dell’auto interpellati nel quadro dell’inchiesta congiunturale condotta a fine agosto dal Centro Studi Promotor manifestano comunque un cauto ottimismo sulle prospettive del mercato. Il 25% degli intervistati si attende infatti domanda in crescita, il 65% una domanda stabile e soltanto il 10% ipotizza vendite in calo. Anche il clima di fiducia degli operatori determinato sempre dal Centro Studi Promotor si mantiene su livelli abbastanza elevati.

Nuova tabellaLa ripresa del mercato dell’auto dovrebbe dunque continuare. Certo, come per il Pil, anche per le immatricolazioni di auto il tasso di crescita attuale non rende possibile il ritorno ai livelli ante-crisi in tempi ragionevolmente brevi. Per quanto riguarda in particolare l’auto occorrerebbe che il Governo assumesse iniziative per favorire la ripresa e ciò a vantaggio, non solo dell’economia e dell’occupazione, ma anche della sicurezza della circolazione stradale e dell’ambiente. Dal Palazzo non giunge però alcun segnale.

 Stranieri evasori di pedaggio – Il mensile Quattroruote rivela che sempre più stranieri, in Italia, non pagano il pedaggio nelle autostrade. Sarebbero, infatti oltre mezzo milione le auto con targa straniera che bypassano i tornelli autostradali. Nello specifico si legge che tra il 2010 e il 2014 c’è stato un incremento del 28,2% (da 418 mila a 536 mila casi). Al primo posto della non tanto gratificante classifica, ci sono i tedeschi (21,9%), seguiti da svizzeri (14,1%), francesi (10,1%), rumeni (9,3%) e spagnoli (6,2%). Ma come fanno a non pagare? Alcuni si accodano alle auto in fila telepass rischiando grosso, altri inventano motivazioni assurde per non pagare facendosi consegnare il ticket che permette di pagare in un secondo momento on line o presso un Punto Blu, cosa però che nel 75% dei casi, però, non si verifica e il processo di riscossione molto spesso non è poi così facile trattandosi di paesi stranieri.

Rumore per la sicurezza – Uno dei “nei” dei veicoli elettrici puo essere considerata la silenziosita’. È un paradosso se si pensa che tra i “pregi” di questi veicoli a basso impatto ambientale c’è infatti quello di essere estremamente silenziosi ma, se pensiamo al contesto cittadino in cui possiamo trovare auto e veicoli commerciali in consegna, avvertire il rumore di un mezzo in avvicinamento è certamente di aiuto. Il problema è sentito anche in sede comunitaria dove è partito il progetto eVader, al quale Nissan partecipa per la creazione di un sistema di allarme acustico che consenta a chiunque si trovi per strada di percepire l’avvicinarsi dei veicoli elettrici. In partnership con altri 10 membri del consorzio, Nissan ha collaborato alla creazione di una tecnologia innovativa capace di produrre segnali acustici efficaci e localizzabili che allertano, chi si trova in prossimità, della presenza di un veicolo elettrico. Questo, sempre contenendo entro livelli minimi l’inquinamento acustico. Il sistema sviluppato da Nissan è l’Approaching Vehicle Sound for Pedestrians (VSP) e verrà adottato come parte della dotazione di serie di tutti i suoi veicoli elettrici. Nella sua versione finale, il VSP comprende una telecamera integrata nel parabrezza e programmata per riconoscere pedoni, ciclisti e altri soggetti nelle vicinanze. Una volta rilevati dal sistema, sei altoparlanti indirizzano un segnale acustico che allerta della presenza dell’EV. Il rumore prodotto è inferiore di cinque decibel rispetto a quello di un veicolo convenzionale con motore a benzina o diesel.

 Risparmio per gli isotermici – Dopo l’Optifuel Lab 2, il veicolo laboratorio di Renault Trucks, che raggruppa le innovazioni tecnologiche destinate a ridurre il consumo degli autoarticolati lunga distanza, Renault Trucks prosegue le proprie ricerche sui veicoli per la distribuzione e lancia il progetto EDIT (Efficient Distribution Truck) sulla base del Renault Trucks D Wide. Questo progetto collaborativo che riunisce intorno a Renault Trucks sei partner, Valeo, Lamberet, Michelin, BeNomad, INSA di Lione (LamCoS) e IFSTTAR (LICIT), è certificato dal polo di competitività LUTB e riceve il supporto finanziario dei fondi FUI Régions.L’obiettivo del progetto è quello di elaborare e sviluppare un veicolo per il trasporto a temperatura controllata, in grado di raggiungere un risparmio nei consumi del 13% rispetto all’analoga versione Euro 6 a gasolio. Questo veicolo dimostrativo utilizzerà tecnologie commercializzabili entro il 2020 e per le quali ogni partner apporterà il proprio know-how. Il progetto si sviluppa quindi in varie direzioni di ricerca. Per prima cosa sarà decisamente migliorata l’aerodinamica del veicolo e dell’allestimento isotermico. Successivamente, il prototipo sarà dotato di un sistema micro-ibrido a bassa tensione per recuperare una parte dell’energia in frenata. Le altre direzionI riguardano la messa a punto di un nuovo sistema di assistenza alla guida. Collegato ai semafori, tale sistema anticipa il loro cambio di stato per definire un profilo di velocità mirato a ridurre i consumi. Il sistema, inoltre, consente al conducente anche di scegliere l’itinerario più economico per il proprio camion. Infine, il prototipo testerà nuovi pneumatici con un coefficiente di resistenza al rotolamento più basso. Il termine del progetto EDIT e la consegna del veicolo sono previsti per il 2018.

Ferrari per compleanno – Benjamin Sloss, executive di Google, ha pensato di regalare alla moglie Christine una Ferrari FXX K. Essendo quest’ultima pilota dilettante di GT avrà particolarmente apprezzato questo sobrio regalo di compleanno, che è stato subito messo alla prova. Il boss di Mountain View ha portato la moglie a Fiorano dove ad attenderli c’era un esemplare di hypercar ibrida del valore di 2,5 milioni di euro. Il tempo di indossare la tuta e via sul circuito Ferrari per la prova del suo regalo. Dopo pochi giri, Christine ha ottenuto il tempo di 1’20” con passeggero a bordo.

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