A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n.185) di LUCIO DE SANCTIS/ Le tendenze del mercato dell’auto – Indici sulla fiducia di consumatori e imprese – Successo delle auto elettriche nell’Unione Europea

di LUCIO DE SANCTIS

Il punto sul mercato auto

1. Con 91.840 nuove immatricolazioni1, si registra ad agosto un aumento tendenziale delle vendite del 9,8%, dopo il +4,5% di luglio.

2. Il mercato delle auto ad alimentazione alternativa conquista il 15% del mercato, con una crescita del 27% nel mese (+17,5% nel cumulato). Nel mese crescono le vendite di auto diesel sia in Italia (+7%) che negli altri major markets europei, con la sola eccezione del Regno Unito.

3. Aumento per le vendite ai privati (+6%), con un aumento per tutte le alimentazioni, tranne il diesel. Le vendite alle società (+15%) evidenziano un calo solo delle auto a benzina e a metano.

4. Le vendite di SUV (di tutte le dimensioni) continuano la loro corsa ad agosto: +34% e il 39% di quota.

5. Cresce la media delle emissioni di CO2 delle nuove auto vendute nei primi otto mesi del 2018 rispetto ad un anno fa (+0,6 gCO2/km). In Germania, ad agosto, l’aumento di CO2 delle nuove auto immatricolate è stato di 3,6 gCO2/km in più rispetto ad agosto 2017.

6. A partire dal 1 ° settembre 2018, il nuovo test per misurare le emissioni, WLTP (Worldwide Harmonized Light Vechicles test Procedure), si applica a tutte le auto da immatricolare.2 WLTP sostituisce il ciclo NEDC.

7. Bene FCA negli altri mercati ad agosto: in Francia +92%, in Germania +24%, in Spagna +170% e negli USA +10%.

Clima di fiducia di consumatori e imprese

Ad agosto 2018 ISTAT stima un peggioramento del clima di fiducia dei consumatori rispetto al mese scorso (da 116,2 a 115,2) e anche per l’indice composito del clima di fiducia delle imprese ISTAT stima un calo (da 105,3 a 103,8).

La flessione dell’indice di fiducia dei consumatori è dovuta principalmente al deterioramento della componente economica (da 141,3 a 136,6), mentre quella personale aumenta per il secondo mese consecutivo passando da 107,8 a 108,5. Un calo contenuto caratterizza sia il clima corrente (da 113,3 a 112,8) che quello futuro (da 120,9 a 119,3).

Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia registra una dinamica negativa più accentuata nel settore manifatturiero (da 106,7 a 104,8) e nei servizi (da 105,9 a 104,7) rispetto alle costruzioni (da 139,9 a 139,3); in controtendenza il commercio al dettaglio dove l’indice aumenta da 102,7 a 104,2.

Passando ad analizzare le componenti dei climi di fiducia, nel comparto manifatturiero peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione; le scorte sono giudicate in accumulo rispetto al mese scorso. Nel settore delle costruzioni, si registra un nuovo peggioramento dei giudizi sugli ordini mentre le aspettative sull’occupazione sono in aumento.

Mercato per modalità di acquisto

Ad agosto 2018, le vendite ai privati risultano in aumento, +6% nel mese, con una quota di mercato del 55,3% (2 punti in meno di agosto 2017). Aumentano del 15% le vendite di auto intestate a società (incluso noleggio e leasing), che rappresentano il 44,7% del mercato (erano il 42,8% ad agosto 2017). Nel cumulato dei primi otto mesi, le auto vendute a privati perdono il 4%, con una quota di mercato del 52,6%, 2,2 punti in meno rispetto allo stesso periodo del 2017, mentre le autovetture vendute a società crescono del 4,8% con il 47,4% di quota.

Nei primi otto mesi del 2018, i privati acquistano per il 42% auto diesel, per il 40% auto a benzina, per il 9% auto a benzina-gpl, per il 3% auto a benzina-metano e per il 5,2% auto ibride/elettriche. La quota delle auto ad alimentazione alternativa tra i privati sale al 17,4% (media nazionale 13%). Risultano in calo le vendite di auto a gasolio (-16,7%) e a gpl (-14%), mentre aumentano le vendite di auto a benzina (+9%), a metano (+70%), ibride (+25%), elettriche (+162%).

La quota delle auto diesel intestate alle società si mantiene al 66%, con volumi in aumento del 4,9%, mentre le auto a benzina pesano per il 26% del mercato (-5,8% la variazione dei volumi). La quota di auto ad alimentazione alternativa tra le auto commerciali risulta in aumento all’8,4% (+57% la crescita dei volumi). Tra le autovetture intestate a società, ad eccezione di quelle a benzina, crescono le immatricolazioni per tutti i tipi di alimentazione, soprattutto elettriche, ibride e gpl.

I pesanti in altalena

Sulla base delle stime effettuate dal Centro Studi e Statistiche di UNRAE, elaborate sui dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il mercato dei veicoli con massa totale a terra superiore alle 3,5 t ha fatto registrare nel mese di luglio -2,8% rispetto allo stesso mese del 2017 (con 2.125 unità immatricolate contro 2.186), mentre nel mese di agosto si è registrato un confronto positivo, con un incremento del 6,7% rispetto all’agosto del 2017 (1.335 unità immatricolate contro 1.251).

Il dato cumulato dei primi otto mesi del 2018 continua ad essere positivo, registrando un incremento del 12,7% rispetto ai primi otto mesi del 2017, grazie alle 17.349 unità immatricolate, che si confrontano con le 15.396 dello stesso periodo del 2017 (nel 1° semestre del 2018 però la crescita era del 14,9%).

Per i veicoli pesanti, con massa totale a terra uguale o superiore alle 16 t, l’andamento registrato a luglio 2018 è stato negativo, con una flessione del 3,3% rispetto al luglio del 2017

(1.645 unità immatricolate contro 1.701) e positivo ad agosto con +1,5% (1.022 unità immatricolate a fronte di 1.007).

Nel periodo gennaio-agosto 2018, le 14.023 unità complessivamente immatricolate indicano un incremento del mercato dei pesanti del 13,9% rispetto alle 12.312 dello stesso periodo del2017.

“L’andamento del mercato che è sotto gli occhi di tutti – sottolinea Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, – pur facendo registrare un trend positivo, in realtà manifesta segnali di minore dinamicità che potrebbero accentuarsi nei mesi finali dell’anno.

In tal senso – prosegue Fenoglio – è evidente la tensione esistente tra l’esigenza reale di rinnovo del parco da un lato e la discontinuità delle misure di sostegno del mercato dall’altra.

Le procedure per il finanziamento agli investimenti dell’anno in corso sono ormai operative e ci auguriamo che le disposizioni di bilancio per i prossimi anni confermino e non riducano le risorse destinate all’autotrasporto, già stretto fra costi di gestione elevati e concorrenza estera, accanita e non sempre corretta”.

KM zero in grande crescita

Secondo uno studio condotto da Autoscout 24, la fascia di mercato del cosiddetto “chilometri zero” è in grande ascesa e la motivazione principale è legata al risparmio. Infatti, come sottolineato da Business Online, la riduzione di costi è evidente rispetto al prezzo di listino di un modello appena uscito dalla fabbrica. E, soprattutto, parliamo di automobili che hanno la stessa qualità di quelle ordinate da una qualsiasi concessionaria, con la sola differenza di essere già pronte. Le automobili a chilometri zero infatti sono quelle in esposizione nel salone e il loro chilometraggio è nullo, l’unico dettaglio che li distingue è la mancata possibilità di personalizzazione della vettura.

Business Online sottolinea che, come per tutti gli altri casi, ci sono pro e contro. E il dettaglio del prezzo è tra i più interessanti: parliamo di circa il 25 per cento in meno rispetto a quello a cui le auto vengono vendute solitamente. E, come dicevamo, il modello è subito a disposizione: non bisogna dunque attendere settimane o mesi a differenza di quanto accade ordinando una automobile in concessionaria. Infine, l’assicurazione è con dei meccanismi di estensione dati gratuitamente dalla maggior parte delle case madri o concessionarie uguale a quella di fabbrica. Tra i contro da segnalare, la permuta o rottamazione con i vari incentivi, che non vengono offerti così come i finanziamenti agevolati o assicurazioni a costo zero, e il dettaglio di non poter modificare o personalizzare la vettura a proprio piacimento. Ma i dati parlano chiaro: è un vero e proprio boom per le auto a chilometro zero.

Auto elettriche successo in UE

Le vendite delle auto elettriche, in Europa, sono aumentate del 40% nella prima metà dell’anno. Ora su strada ci sono oltre un milione di auto elettriche: tra gennaio e giugno sono state vendute circa 195.000 auto plug-in in tutta UE, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, ovvero un più 42% rispetto allo stesso periodo del 2017. Attualmente in strada si contano 1 milione di veicoli elettrici (compresi anche furgoni elettrici e ibridi plug-in). Continuando così, secondo gli analisti di EV-Volumes, si potrebbe arrivare a raggiungere gli 1,35 milioni di veicoli entro il 2018. A fare meglio di tutti (ancora) è la Norvegia, con 36.500 vendite e una quota pari al 37% delle nuove registrazioni. Nel 2017, in Norvegia sono state vendute più auto elettriche e ibride (52%) che mezzi a benzina o diesel.

Numeri che non stupiscono, vista la grande sinergia tra le politiche energetiche del governo norvegese e la lungimiranza dei privati. Concentrandoci sul fattore pubblico, le misure messe in campo per incentivare la scelta della batteria sono sia di tipo fiscale che di traffic management. In quelle di tipo fiscale rientrano l’esenzione dell’iva e delle tasse di registrazione e di acquisto della vettura e la riduzione della tassazione di possesso. La Norvegia ha anche previsto una tassazione ridotta per l’utilizzo privato di veicoli aziendali. Tra le misure pratiche, invece, è previsto un aumento dell’indennità chilometrica, il parcheggio gratuito, l’accesso alle corsie riservate agli autobus, il transito gratuito sui road ferries, l’assenza di pedaggio sulle autostrade, l’identificazione della targa con le lettere EL che conferisce al proprietario uno status “socialmente positivo”, ed altro ancora.

Anche in Germania, in realtà, qualcosa si smuove: sembrerebbe, addirittura, che il più grande mercato automobilistico europeo sia destinato a superare la Norvegia entro la fine dell’anno per le vendite totali.

Paesi Bassi e Danimarca hanno registrato una buona crescita, mentre il Regno Unito resta indietro con 30.040 veicoli venduti, tra auto e furgoni plug-in nella prima metà dell’anno. Le vendite di auto completamente elettriche sono diminuite del 6% ma gli ibridi plug-in sono aumentati del 50%.

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