A RUOTA LIBERA/ RUBRICA (n.156) di LUCIO DE SANCTIS/ In gennaio mercato positivo – Bene Fca, ma anche l’usato – Insicurezza stradale in cifre – Sale la spesa carburanti – I “pesanti” in altalena – Trasporto merci in attivo

di LUCIO DE SANCTIS –

Mercato: gennaio positivo – Apre in positivo il mercato dell’auto 2018: in gennaio sono state immatricolate in Italia 177.822 autovetture con un incremento sullo stesso mese del 2017 del 3,36%. Il risultato è in linea con le previsioni formulate dal Centro Studi Promotor per il mercato auto, che, dopo le crescite del 16% sia nel 2015 che nel 2016 e dell’8% nello scorso anno, nel 2018 dovrebbe crescere ancora, ma con un tasso di sviluppo più contenuto (+4%). Il risultato di gennaio risente della frenata di alcune case automobilistiche sui km zero e comincia anche ad essere influenzato dalla tendenza al rinvio delle decisioni di acquisto importanti che generalmente si manifesta in coincidenza con appuntamenti elettorali decisivi.
Il quadro politico – L’incertezza del quadro politico ha già influenzato anche il clima di fiducia determinato dall’Istat per le imprese il cui indice in gennaio è sceso a quota 105,6 da 108,7 di dicembre, mentre una contrazione più contenuta si è avuta per il clima di fiducia dei consumatori (da 116,6 a 115,5). Ed anche il clima di fiducia degli operatori auto, determinato dal Centro Studi Promotor, in gennaio accusa un calo (da 44,6 di dicembre a 39,3 di gennaio). La fiducia degli operatori auto è stata influenzata anche dal mancato rinnovo dei superammortamenti per l’acquisto di autovetture strumentali.

Futuro in crescendo – In ogni caso, le previsioni degli operatori intervistati a fine gennaio dal Centro Studi Promotor sono sostanzialmente positive: il 64% prevede domanda stabile, mentre il resto si divide equamente tra ottimisti e pessimisti. Va poi segnalato che in Italia è ancora elevata la quota di domanda di autovetture insoddisfatta accumulata durante la crisi che il Paese si è lasciato alle spalle a partire dal 2015. E a ciò si aggiunge che la fortissima innovazione che sta interessando l’offerta di autoveicoli esercita una forte pressione sulla domanda anche in Italia. Sulla base di queste considerazioni, il Centro Studi Promotor conferma le sue previsioni per il mercato automobilistico italiano e cioè 2.050.000 immatricolazioni nel 2018 e 2.200.000 nel 2019.

I buoni risultati FCA – In questo contesto Fiat Chrysler Automobiles a gennaio cresce dello 0,7 per cento e ha una quota di mercato del 28,5 per cento. Sette modelli FCA tra le top ten: Panda e 500X ai primi due posti, oltre a 500, Tipo, Ypsilon, 500L e – per la prima volta – Compass. Grazie a questo modello e alla Renegade, Jeep ottiene un vero exploit, più che raddoppiando (+107,7 per cento) le immatricolazioni. Bene anche Alfa Romeo, le cui registrazioni aumentano del 28,3 per cento: a spingere verso l’alto i risultati del brand sono la Stelvio (prima del suo segmento) e la Giulia.
Bene anche l’usato – Il mercato delle vetture usate, infine, parte in crescita: sono, infatti, 392.268 i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario, in attesa della rivendita al cliente finale), che si confrontano con i 378.270 passaggi del gennaio 2017, un incremento del 3,7%.

UNRAE prudente – “Discreta la partenza – ha dichiarato Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere – sarà comunque interessante valutare come la domanda nel 2018 si comporterà a fronte della mancanza del superammortamento nel canale delle vendite a società e come si gestirà il bisogno di smaltimento degli stock di km0”.

“Inoltre, i recenti temi legati allo sforamento delle soglie di inquinamento nelle principali città italiane ripropongono, come ampiamente previsto, i problemi connessi alla dimensione del parco circolante, in particolare quello ante Euro 3, immatricolato oltre 17 anni fa, che conta quasi 10 milioni di autovetture e veicoli commerciali leggeri”.

“Appare singolare – conclude Crisci – che, nonostante il perdurare di iniziative scoordinate da parte delle amministrazioni locali, già più volte sottolineate dalla nostra Associazione, nessun partito abbia inserito il tema dello svecchiamento del parco all’interno del proprio programma politico.” In sintesi, secondo l’UNRAE, il 2018, pur in presenza di segnali oggettivamente positivi, registrerà solo un lieve miglioramento rispetto al 2017, con una crescita che si assesterà all’1,3% attorno a 1.995.000 immatricolazioni di autovetture nuove, 25.000 in più del 2017.

Salvati dal last minute – Secondo la Federauto, associazione dei concessionari, va invece evidenziato “lo sforzo di concentrazione delle Concessionarie sullo smaltimento dello stock di vetture già immatricolate nei mesi precedenti, o frutto delle pressioni sui volumi a chiusura del 2017, elementi che hanno certamente influito sulla quota di vendita del canale privati”.
E a leggere l’analisi condotta dall’Osservatorio di mercato Federauto sulla base dei dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si scopre che nel mese di gennaio 2018 il canale di vendita ai privati ha registrato una flessione del 6,6%, mentre sono cresciute del 25,4% le vendite a società e, in particolare, del 16,9% le vendite di autovetture destinate al noleggio a breve termine.
“Ma fino a tre giorni dalla chiusura del mese – spiegano gli analisti della Dataforce – la situazione era di profondo rosso: sono state le immatricolazioni “last minute” a salvare il risultato. Anzi, proprio quelle dell’ultimo secondo: il 31 gennaio sono state targate ben 45.000 vetture (80.000 negli ultimi tre giorni). Queste auto-immatricolazioni dei concessionari (18.524 in gennaio, con un +30%) andranno a ingrossare le fila degli stock di km zero”.

Insicurezza stradale, ecco i numeri – Nel 2017 sulle strade di Lazio e Umbria sono diminuiti i sinistri stradali complessivi (6.180, il 6,6% in meno rispetto al 2016) e i feriti (3.351, -15,1%) ma sono aumentati l’incidentalità con conseguenze mortali (+ 2,4%) e il numero delle vittime (92, il 4,5% in più rispetto all’anno precedente). Sono alcuni dei dati riepilogativi dell’attività della Polizia Stradale del Lazio e dell’Umbria, che nell’arco degli ultimi dodici mesi ha messo in campo nelle due regioni 55.029 pattuglie di vigilanza stradale e 1.570 pattuglie di polizia giudiziaria.
Sono state contestate 155.054 infrazioni al Codice della strada e ritirate 3.699 patenti e 5.234 carte di circolazione, mentre i punti complessivamente decurtati sono stati 172.525.
I conducenti controllati con etilometri, alcol test e drug test sono stati 64.706, di cui 1.321 sanzionati (1.162 per guida in stato di ebbrezza e 159 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti) mentre per le sole notti dei fine settimana sono state controllate 11.769 persone (il 49,5 % in più). Sono stati sequestrati 76 veicoli, per guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l e per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Potenziate le verifiche dell’autotrasporto, controllando 4.074 veicoli pesanti: 2.151 le infrazioni accertate, 88 le patenti ritirate.
Per il settore delle gite scolastiche nelle due regioni sono stati controllati 1.322 pullman e contestate 202 infrazioni al Codice della strada, con sette patenti di guida ritirate.
Nel corso di servizi con posti di blocco lungo strade statali e regionali sono stati sottoposti a controlli approfonditi 4.732 persone e 3.953 veicoli. Ottanta persone sono state denunciate; 809 le infrazioni al Codice della strada rilevate con il ritiro di 201 patenti di guida e 55 carte di circolazione. Nel 2017, complessivamente, sono state arrestate 128 persone, mentre altre 1.419 sono state denunciate in stato di libertà

Sale la spesa carburanti – 53,3 miliardi. È questa la cifra spesa dagli italiani nel 2017 per acquistare benzina e gasolio auto. Il dato deriva da un’elaborazione compiuta dal Centro Studi Promotor su dati ufficiali sui consumi e sui prezzi dei carburanti diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Quella per l’acquisto di carburanti e la voce di spesa più elevata per gli utilizzatori di autoveicoli italiani. Decisamente più contenuta e infatti la spesa per gli acquisti di autoveicoli che il Centro Studi Promotor per il 2017 ha stimato in 49,4 miliardi e per la manutenzione e le riparazioni che nel 2017 hanno generato un esborso di 41,6 miliardi.

I 53,3 miliardi spesi dagli italiani per benzina e gasolio auto superano di 2,7 miliardi la spesa corrispondente del 2016 (+5,3%). Questo incremento non è dovuto ad un aumento dei consumi, che anzi sono in calo dell’1,9%, ma dalla dinamica dei prezzi alla pompa che ha portato il prezzo medio ponderato per la benzina da 1,443 euro del 2016 a 1,528 euro del 2017 con incremento del 5,9%, mentre il prezzo medio ponderato del gasolio è passato da 1,281 euro del 2016 a 1,383 euro del 2017 con un incremento dell’8%.

La spesa per l’acquisto di benzina e gasolio auto in Italia è particolarmente elevata per la fortissima tassazione. Dei 53,3 miliardi spesi per italiani ben 33,8 miliardi, cioè il 63,5% sono finiti nelle casse dell’Erario, mentre alla produzione e alla distribuzione dei prodotti petroliferi di benzina e gasolio sono andati 19,5 miliardi.

Pesanti in altalena – Il mercato degli autocarri e dei rimorchi e semirimorchi chiude il 2017 positivamente, pur registrando un rallentamento nella seconda parte dell’anno. A dicembre 2017, sono stati rilasciati 2.784 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-13,5% rispetto a dicembre 2016) e 1.340 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-23,5%), suddivisi in 156 rimorchi (-37,1%) e 1.184 semirimorchi (-21,3%).

Per entrambi i comparti, si mantiene un trend di crescita nell’intero anno 2017, con 24.373 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 4,5% in più rispetto al 2016, e 16.142 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+9% rispetto al 2016), così ripartiti: 1.577 rimorchi (+14,1%) e 14.565 semirimorchi (+8,5%).

I circa 24.400 libretti di circolazione di nuovi autocarri rilasciati dal Ministero dei Trasporti nel 2017 sono ripartiti in oltre 12.200 nel 1° semestre (+21%) e 12.100 nel secondo (-8,3%). La media mensile dei libretti rilasciati nel 1° semestre 2017 è stata di 2.042, contro una media mensile di 1.684 a gennaio-giugno 2016, mentre nel 2° semestre 2017 la media mensile dei libretti è stata di 2.020, contro 2.203 dello stesso semestre del 2016.

Le immatricolazioni calcolate sulla base del rilascio della targa saranno misurabili appena tutti i rispettivi libretti di circolazione entreranno nell’Archivio dei veicoli, fra circa 90 giorni. Infatti, dalle elaborazioni di ANFIA, emerge che per circa il 20% delle targhe dei veicoli venduti ogni mese, il libretto di circolazione viene rilasciato nei 3 mesi successivi. Per quanto riguarda la ripartizione geografica, risulta che un quarto dei libretti sono stati rilasciati nel Mezzogiorno, il 17% nelle regioni del Centro e il 57% nelle regioni dell’Italia settentrionale.

Trasporto merci in attivo – Il traffico di veicoli pesanti in autostrada nei primi dieci mesi del 2017 in Italia è aumentato del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2016. Considerando solo il mese di ottobre l’incremento è stato del 7,2% rispetto a ottobre 2016. I dati sull’andamento del traffico in autostrada, elaborati da Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori) e resi noti dal Centro Ricerche Continental Autocarro, mettono inoltre in evidenza che il traffico di veicoli pesanti è cresciuto di più sia rispetto al traffico di veicoli leggeri (che nei primi dieci mesi del 2017 è aumentato dell’1,9% sul 2016) sia rispetto al traffico in generale (+2,4%).

Si intensifica, quindi, la ripresa delle attività di trasporto di merci e persone, una tendenza che era già emersa dall’esame dei dati dei mesi precedenti. Tale ripresa è di certo un segnale positivo per l’economia del nostro Paese ma va sostenuta dall’intero sistema di aziende coinvolte nel settore dei trasporti pesanti, e quindi anche dalle società che forniscono prodotti e servizi alle aziende di trasporto. “Per le aziende di trasporto è particolarmente importante – sottolinea Enrico Moncada, responsabile della Business Unit Truck Replacement di Continental Italia – poter usufruire di un servizio di assistenza che le segua durante tutto il percorso compiuto dai loro mezzi e che possa garantire ai mezzi in circolazione la massima operatività, minimizzando i fermi tecnici per guasti o imprevisti”.

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In 17 nella Renault Espace! (Ma non passano la frontiera)

Tre passeur afghani di 22, 29 e 32 anni, che trasportavano 14 migranti, nascosti tra i sedili e il bagagliaio di un monovolume Renault Espace, diretti in Francia, sono stati arrestati dalla polizia di frontiera a Ventimiglia.

L’operazione è scattata, quando gli agenti hanno notato alcuni movimenti sospetti da parte del monovolume. E’ stato approntato un servizio di controllo in autostrada. Il conducente stava prendendo il biglietto alla Barriera dell’A10, quando è scattato il blitz. Due poliziotti hanno aperto le portiere del veicolo e, nel contempo, sono arrivate le pattuglie di rinforzo.

A quel punto il mezzo è stato condotto fino alla caserma di piazza della Libertà. Una volta aperto, si è scoperto che accanto all’autista si erano sistemati gli altri due passeur, mentre nel resto dell’auto viaggiavano, stipati in condizioni disumane, 14 clandestini, alcuni dei quali erano incastrati nel bagagliaio tanto da non riuscire a muoversi e iniziando ad avere difficoltà respiratorie. (Ansa)

 

 

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