A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n.149) di LUCIO DE SANCTIS/ Mercato europeo dell’auto. Commerciali in altalena. Moto: 10 anni da record. Gomme e ricambi in rete. Auto usare in Fiera. Biglietti Atac in aumento. Evasione tariffaria

di LUCIO DE SANCTIS 

Bene il mercato auto UE – Ancora un dato positivo per il mercato auto dell’Unione Europea che, in novembre, con 1.216.702 immatricolazioni cresce del 5,9% con la prospettiva di chiudere l’anno a quota 15.250.000 e quindi soltanto lievemente al di sotto (-2%) del massimo toccato nel 2007 (15.573.611). “Il buon risultato dell’Unione Europea – ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – è coerente con un andamento decisamente positivo del mercato automobilistico mondiale che è ininterrottamente in crescita dal 2010 e che nel 2017 toccherà quota 73 milioni di veicoli immatricolati (+5,1% sul 2016) con quasi tutti i mercati nazionali in crescita”.

Il buon risultato UE è dovuto ad una crescita diffusa che, a fine novembre, interessa tutti i paesi dell’Unione tranne Finlandia, Regno Unito e Irlanda. Come è noto, nell’Unione Europea i cinque maggiori mercati assorbono quasi i tre quarti delle immatricolazioni e sono quindi particolarmente importanti nel determinare il risultato complessivo. Primo mercato in assoluto nella pattuglia dei primi cinque (e ovviamente nell’Unione) è quello della Germania che fa registrare una crescita del 9,4% in novembre e del 3% nel periodo gennaio-novembre con la prospettiva, secondo Matthias Wissmann, presidente dell’associazione dei costruttori tedeschi (VDA), di chiudere il 2017 a quota 3,5 milioni di immatricolazioni. Sempre nel gruppo dei primi cinque, ottimo è il risultato del mercato italiano che, con un incremento del 6,8% in novembre e dell’8,7% da gennaio a novembre, chiuderà probabilmente il 2017 con 1.970.000 immatricolazioni (+8%) e, secondo le previsioni recentemente presentate dal Centro Studi Promotor, supererà ampiamente la soglia anche psicologica di 2.000.000 nel 2018 per toccare poi 2.203.000 nel 2019.

Decisamente positivi anche i risultati di Francia e Spagna. In Francia le immatricolazioni in novembre sono cresciute del 10,3% rispetto a novembre 2016 e del 5,3% nel cumulato a fine novembre. Molto bene anche il mercato spagnolo che in novembre cresce del 12,4% e nel periodo gennaio-novembre del 7,8% sostenuto dalla domanda delle imprese ed anche da quella dei privati. Da segnalare per questo mercato che la vicenda catalana non ha minimamente influito sugli acquisti di auto né dei catalani né degli altri spagnoli.

Commerciali in altalena – Va avanti in maniera altalenante l’andamento del mercato degli autocarri in Italia. A seguito del buon incremento di ottobre, successivo alle pesanti flessioni estive, novembre torna a registrare un pesante calo al confronto con novembre 2016 (che aveva chiuso con una crescita superiore al 67%) e per una stabilizzazione delle autoimmatricolazioni.
Dai dati elaborati e diffusi dal Centro Studi e Statistiche UNRAE emerge che a novembre, con 20.580 vendite, le immatricolazioni di autocarri registrano un calo dell’8,0% rispetto ai 22.358 veicoli del novembre 2016. Con questa performance, tuttavia, il mercato complessivo degli autocarri dei primi 11 mesi si assesta su un risultato in linea con lo scorso anno, registrando 171.366 vendite,  un -0,3% rispetto alle 171.883 del gennaio-novembre 2016.
“Il tema di fondo del settore veicoli commerciali – ha dichiarato Michele Crisci, presidente dell’UNRAE – è la dimensione del parco anziano italiano: 3.650.000 vetture in totale, delle quali i veicoli ante Euro 3 (2001) sono 1.285.000 (il 35,2%)”.

Emerge poi che le radiazioni di veicoli ante Euro 3 nel 2016 sono state solo 40.708, poco più dell’1% del circolante. “A questa velocità di radiazione – continua Crisci – impiegheremmo 32 anni per smaltire soltanto l’ante Euro 3. Occorre pertanto accelerare nella dotazione nazionale e locale di infrastrutture per combustibili alternativi e di ricarica elettrica, stimolare anche grazie a provvedimenti fiscali, come il Superammortamento e la Legge Sabatini, un rinnovo del parco che non può essere più ritardato.”

Cresce il traffico dei pesanti – Da gennaio a settembre 2017 il traffico di veicoli pesanti in autostrada nel nostro Paese è aumentato del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2016. Nel solo mese di settembre l’incremento del traffico di veicoli pesanti in autostrada è stato del 2,1% rispetto allo stesso mese del 2016. I dati sono Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori), comunicati  dal Centro Ricerche Continental Autocarro.
L’aumento registrato dal traffico di veicoli pesanti in autostrada è superiore rispetto a quello registrato per il comparto dei veicoli leggeri (che è stato dello 0,3% a settembre e dell’1,9% nei primi nove mesi del 2017). In totale,  il traffico in autostrada da gennaio a settembre 2017 è aumentato del 2,3% rispetto allo stesso periodo 2016.
“La crescita delle attività di trasporto di merci e persone – sostiene Enrico Moncada, responsabile della Business Unit Truck Replacement di Continental Italia – rende ancora più importante, per le aziende che sono attive in questo settore nel nostro Paese, la possibilità di garantire ai propri clienti la massima operatività, minimizzando quindi i fermi tecnici o per imprevisti.”

Moto, dieci anni da record – Dal 2007 al 2016 il parco circolante italiano di motocicli (scooter moto di cilindrata superiore a 50 cc) è passato da 5.585.972 a 6.604.011 unità, con una crescita del 18,2%. Questi dati emergono da un’elaborazione di Federpneus (Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici) sulla base di dati Aci.

La crescita interessa l’intero Paese, seppur con differenze significative tra le varie ripartizioni territoriali. In particolare, la crescita è stata maggiore della media nazionale nelle Isole, dove ha toccato il 21,9%, e nel Nord (+21,3%). Tassi di crescita del parco circolante leggermente inferiori alla media nazionale si sono invece registrati nel Centro (+14,2%) e nel Sud d’Italia (+13,8%).
Entrando nel dettaglio delle singole regioni, è il Molise la regione dove dal 2007 al 2016 si è registrato il maggior tasso di crescita di motocicli (+39,3%). Seguono nell’ordine il Trentino Alto Adige (+35,3%), la Basilicata (+29,2%), il Veneto (+25,5%) e il Piemonte (+23,5%). Si tratta di una crescita interessante anche perché nello stesso periodo il parco circolante di automobili è cresciuto di solo il 6,1%..
La crescente diffusione di motocicli nelle città italiane pone una molteplicità di esigenze, che vanno dall’ampliamento dell’offerta di parcheggi e sosta per i motocicli, all’apertura al transito di corsie dedicate alle due ruote a motore per agevolare la fluidità del traffico cittadino, alla necessità di poter usufruire di infrastrutture adeguate, finalizzate ad una maggiore sicurezza di tutti gli utilizzatori della strada.

Gomme e ricambi in rete – Secondo una recente inchiesta condotta da E-bay tramite Ipsos Observer, gli italiani si affidano sempre più alla rete per comprare pneumatici. Nel 2016 sono stati venduti 27 treni di gomme per auto o moto ogni ora, con un aumento medio del 70% nei mesi interessati dal cambio gomme (aprile/maggio e ottobre/novembre). In generale, il 58% di chi compra su internet in Italia ha scelto online anche gli pneumatici per la propria auto. Il dato è interessante perché è di 8 punti superiore alla media europea. Da notare che ben il 70% degli italiani sceglie per il montaggio un professionista, percentuale  tra le più alte in Europa ed in netta controtendenza con il resto della UE. In Spagna, ad esempio, il 56% degli automobilisti, opta per il fai da te.

Quanto alla geolocalizzazione degli ordini, in testa abbiamo la Lombardia, seguita da Piemonte, Lazio, Emilia Romagna e Veneto. Se si analizza, però, il dato della crescita d’acquisto, si potrà notare come la vendita online stia prendendo piede anche in regioni impensabili. Rispetto all’anno precedente, infatti, la vendita di pneumatici ha subito un boom in Sicilia (+86%), seguito da Calabria (+83%), Umbria (+78%), Sardegna (+76%), e Trentino Alto Adige (+72%). La gente sceglie internet principalmente per il risparmio e per l’ampia gamma di offerte che offre la rete. Il prezzo di un treno di gomme online, in Italia è di circa il 25% in meno contro il 20% del resto d’Europa. Digitando la parola chiave “gomme termiche” su Google si ottengono 378.000 risultati. La ricerca condotta per conto di E-bay ha svelato che gli italiani non comprano online solo gli pneumatici. Anche gli accessori sono molto ricercati. Sul sito d’aste online più famoso al mondo vengono, infatti, venduti tergicristalli (uno ogni 4 secondi), paramani imbottiti (uno ogni 19 secondi) e catene da neve (un set ogni minuto). Il mercato dei ricambi d’auto online è particolarmente ricco. Digitando su Google “ricambi auto” si ottengono 1.280.000 risultati. Ma attenzione: secondo i dati della Guardia di Finanzia, forniti da Anfia, tra il 2014 e marzo 2016 sono stati oltre 1,6 milioni i pezzi irregolari sequestrati tra parti meccaniche, accessori e dispositivi elettrici per auto, moto e biciclette.

Auto usate in Fiera – Si chiama VO, Veicolo d’Occasione ed è la prima edizione italiana di uno dei saloni di maggior successo spagnoli. Sarà in programma a Fiera Roma dall’8 all’11 marzo 2018. Un appuntamento con autovetture d’occasione, usato di qualità, certificato e garantito. Una porta d’ingresso importante per entrare in un mercato in continua crescita che però necessita di garanzie al massimo livello, capaci di stimolare le vendite.

Un evento realizzato in collaborazione con l’ACI e organizzato da Fiera Roma e IFEMA, la Fiera di Madrid che ogni anno, dal 1997, organizza appunto VO in Spagna, il Salone del Veicolo d’Occasione con l’obiettivo di offrire nuovi canali di vendita a dealer e case produttrici per venire incontro alle esigenze degli automobilisti. Oggi con ben 21 edizioni alle spalle, il Salon VO Madrid è la fiera leader nel circuito nazionale ed europeo per il segmento, per area espositiva complessiva, numero di veicoli esposti, per vendite realizzate e volume di scambi, per rapporto visitatori/vendite. Attualmente oltre 3.900 veicoli cambiano proprietario ogni anno in fiera ovvero il 60% dei veicoli esposti, con espositori che mettono a segno affari che valgono fino a 67 milioni di euro nei soli giorni di manifestazione.

Biglietti Atac in aumento – Nel mese di novembre le vendite di BIT (biglietti integrati a tempo) sono cresciute del 2,5% rispetto allo stesso mese del 2016. Un dato positivo che, insieme a quello registrato per gli abbonamenti annuali, cresciuti dell’11,1% rispetto a novembre 2016, ha consentito un aumento dei volumi venduti dei titoli Metrebus Roma, quindi della rete gestita da Atac, pari al 2,1%.

Ne dà notizia l’azienda dei trasporti pubblici di Roma, che comunica anche
la crescita in volume del 3,7% dei titoli proprietari di Atac, non compresi quindi nell’offerta Metrebus. I ricavi complessivi nei primi undici mesi dell’anno per Atac rimangono sostanzialmente stabili rispetto al 2016, malgrado i numerosi scioperi che si sono verificati nel corso del 2017. L’azienda sottolinea inoltre, che il 2016 è stato un anno giubilare. Si segnalano in particolare l’andamento positivo dei ricavi da vendite di abbonamenti annuali Metrebus Roma, cresciuti nei primi 11 mesi del 2017 dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2016, e dei titoli proprietari di Atac, aumentati del 28,5%, sempre nello stesso periodo.

Caccia agli evasori – Nel corso del 2017, inoltre, l’azienda ha intensificato la lotta all’evasione tariffaria, grazie anche a task force specifiche che agiscono su mezzi e capolinea, con dati soddisfacenti sia relativamente ai passeggeri controllati, che alle sanzioni emesse. Nel mese di novembre, nel corso del quale il servizio prodotto in superficie è aumentato dello 0,6% rispetto allo stesso mese del 2016, sono stati controllati oltre 207.000 passeggeri, il 20% in più rispetto a novembre 2016 e sono state emesse quasi 13 mila sanzioni, il 26,8% in più rispetto a novembre 2016. Nei primi undici mesi dell’anno, nel confronto con lo stesso periodo del 2016, i passeggeri controllati sono aumentati del 13% e le sanzioni emesse del 18%. Altrettanto sono cresciuti gli incassi di sanzioni entro i cinque giorni.

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