7GIORNI IN SENATO/rubrica di F.M. PROVENZANO/ Tra Grecia e migranti

provenzanodi FRANCESCO MARIA PROVENZANO/

Lunedì 6 luglio, la Commissione Giustizia è impegnata nell’esame del ddl n. 14 e connessi, sulla disciplina delle coppie di fatto e delle unioni civili. La Commissione Bilancio prosegue la discussione del ddl n. 1977 di conversione in legge del decreto 19 giugno 2015, n. 78 (scade il 18 agosto), recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali. La Commissione Lavori pubblici porta avanti la trattazione dell’A.S. 1880– testo base – e connessi, recante Riforma della RAI. E’ all’ordine del giorno della Commissione Lavoro il ddl n.1993 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 21 maggio 2015, n. 65 (scade il 20 luglio), recante disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR. La Commissione Finanze prosegue le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul sistema bancario italiano nella prospettiva della vigilanza europea, mentre l’Assemblea esamina le modifiche allo Statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia (ddl cost. nn. 77 e 1289), le disposizioni in materia di agricoltura sociale (ddl n.1568) e il ddl n. 1176-B, sull’istituzione “Giorno del dono”. Ma la notizia al centro del dibattito è la vittoria dei NO nel referendum in Grecia. E su questo punto il capogruppo del M5S al Senato Bruno Marton e il suo collega Vito Crimi hanno annunciato che hanno depositato in Senato la richiesta di discussione urgente del disegno di legge popolare per l’indizione di un referendum d’indirizzo ‘sull’adozione di una nuova moneta nell’ordinamento nazionale in sostituzione dell’euro’. La richiesta ai sensi dell’articolo 77 del regolamento del Senato verrà presentata in Aula domani e sarà votata nella seduta di mercoledì. I due dichiarano: “Ci aspettiamo che tutti i gruppi parlamentari che ieri in gran fretta sono saliti sul carro della vittoria democratica ellenica, votino in Aula la nostra richiesta e diano l’ultima parola ai cittadini italiani, ora non hanno più alibi”.

Martedì 7, L’Aula si è riunita alle 17,15 e in apertura di seduta il presidente Grasso ha comunicato che domani, alle ore 11, il ministro dell’interno renderà un’informativa su CARA di Mineo e immigrazione, mentre giovedì alle ore 9,30 il ministro dell’Economia renderà un’informativa sulla situazione greca, poi l’Assemblea ha approvato, in prima deliberazione, il ddl costituzionale n. 1289, recante modifiche dello Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia in materia di enti locali. Il testo passa alla Camera. Subito dopo L’Assemblea ha avviato l’esame del ddl n. 1568, recante disposizioni in materia di agricoltura sociale, già approvato dalla Camera dei deputati. Il relatore,  Dalla Tor (AP), ha riferito sui contenuti del provvedimento. Il ddl è volto a promuovere l’agricoltura sociale, così come definita dall’articolo 2: si tratta di attività, esercitate da imprenditori agricoli o cooperative sociali, dirette a realizzare l’inserimento di lavoratori svantaggiati o con disabilità, a erogare servizi per le comunità locali e prestazioni che affiancano terapie mediche, a realizzare progetti finalizzati all’educazione ambientale e alimentare e alla salvaguardia della biodiversità. Il seguito dell’esame è rinviato a domani. La seduta è terminata alle ore 18:38.

L’attenzione dell’Europa è sulla Grecia e l’attesa oltre a colpire le Borse ha creato un serio allarme alle banche. Su questo tema infuocato ho ascoltato il senatore del Pd Giorgio Pagliari, il quale sinteticamente mi ha detto: “Se ne sono sentite di ogni tipo in questi giorni: la retorica politica italiana, lontana dalla testimonianza concreta, non ci ha risparmiato nulla. Nemmeno la strumentalizzazione di un dramma umano e politico. Tsipras é diventato un eroe: coraggio! Un eroe sarebbe stato se avesse indicato un progetto al suo popolo, una strategia vera: ha detto semplicemente un “no” tattico, é ricorso al “referendum” (dal quesito confuso) per non assumersi la responsabilità di una scelta, quale essa fosse, e per non pagare dazio politico ed elettorale, cercando di buttare la colpa su altri. E rendendo più difficile la soluzione per i Greci: Niccolò Machiavelli docet! Con tutto questo, l’Europa ne esce malissimo. Un primo profilo: l’Europa franco-tedesca non è Europa. Un secondo profilo: l’Europa dei bilanci non ha futuro perché non è l’Europa dei Padri Fondatori. Un terzo profilo: gli stati uniti d’Europa e, comunque, l’unione politica non ha alternativa”.

Mercoledì 8, la seduta è iniziata alle 9,31 e l’Assemblea ha respinto la richiesta di Crimi e Marton di dichiarazione d’urgenza del ddl costituzionale n. 1969 sull’indizione di un referendum popolare per l’adozione di una nuova moneta nazionale. Il Crimi (M5S), illustrando la finalità del ddl di iniziativa popolare, ha posto l’accento sul fallimento dell’euro, legato al potere della finanza e a politiche di austerità che hanno aggravato la crisi e le divergenze tra i Paesi europei. Inoltre l’Assemblea ha respinto anche la richiesta di dichiarare l’urgenza del ddl costituzionale di iniziativa popolare sull’indizione di un referendum di indirizzo per la rifondazione di un’Unione europea democratica e federale basata sui popoli e sulle regioni, per l’adesione all’Area Euro limitata ai territori che rispettano il pareggio di bilancio e per il coinvolgimento del popolo nelle procedure di approvazione dei trattati europei. Candiani della Lega Nord, illustrando la richiesta, ha ricordato il referendum di indirizzo del 1989, che dava mandato a costruire un’Europa politica. Poi il ministro dell’interno Alfano ha reso un’informativa sul CARA di Mineo e sull’immigrazione. Premesso che l’immigrazione non può essere territorio di caccia di affaristi e speculatori, il Ministro ha ricostruito la vicenda di CARA di Mineo distinguendo tre fasi: lo stato di emergenza dichiarato nel 2012, il passaggio alla gestione ordinaria alla fine del 2013, le inchieste della magistratura e i successivi interventi dell’Autorità nazionale anticorruzione e dei prefetti di Roma e Catania che hanno commissariato le due cooperative coinvolte. In risposta ad un’affermazione del sen. Airola (M5S), il ministro ha smentito, infine, che sia in atto lo sgombero dei migranti di Ventimiglia. Al termine dell’intervento di Alfano l’Assemblea ha ripreso l’esame del ddl n. 1568, recante disposizioni in materia di agricoltura sociale, già approvato dalla Camera dei deputati. Nella discussione generale sono intervenuti  Venera Padua (PD) e Liuzzi (CR). La seduta è terminata alle ore 12:58.

Nella seduta pomeridiana delle 16,31 aprendo i lavori la presidente di turno ha indetto la votazione mediante schede, con il sistema delle urne aperte, per l’elezione di un componente del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti. Il  Candiani della Lega Nord ha chiesto la dichiarazione d’urgenza per l’esame del ddl costituzionale, di iniziativa popolare, n. 545, volto a consentire referendum in materia fiscale e sui trattati internazionali. La relativa deliberazione avrà luogo nella seduta di domani. L’Assemblea ha poi ripreso l’esame del ddl n. 1568, recante disposizioni in materia di agricoltura sociale, già approvato dalla Camera dei deputati. La Commissione Affari costituzionali, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui temi dell’immigrazione, ha ascoltato il ministro della giustizia, Andrea Orlando, mentre in Commissione Lavori pubblici, si sono svolte le comunicazioni del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, sulle linee programmatiche del suo Dicastero.

Giovedì 9, la seduta è iniziata alle 9,34 con l’informativa sulla crisi greca del ministro dell’economia e delle finanze Padoan. Il quale ha ricostruito le origini della crisi greca richiamando il programma di aiuti dell’Europa e del Fmi, varato nel 2010 e scaduto il 30 giugno scorso, cui l’Italia ha contribuito per 35 miliardi. Nei mesi scorsi, nell’ambito dell’eurogruppo, l’Italia ha lavorato ad un accordo che, secondo il ministro, è stato impedito dall’irrigidimento dei creditori e da una condotta sconfortante del governo greco: assenza di concretezza e incertezza hanno fatto perdere molto tempo. Per attivare un nuovo piano di aiuti, ieri le autorità elleniche hanno avanzato una richiesta di prestito triennale, associato a un piano di riforme su tasse e pensioni. L’eurogruppo valuterà la proposta sabato prossimo. Nel dibattito sono intervenuti Anna Bonfrisco (CR), Volpi (LN), Ferrara (GAL), Fravezzi (Aut), Marino (AP), Loredana De Petris (SEL), Barbara Lezzi (M5S), Paolo Romani (FI-PdL) e Guerrieri Paleotti (PD). L’Assemblea ha respinto la richiesta di dichiarazione d’urgenza in ordine al ddl costituzionale d’iniziativa popolare n. 545, per l’ammissibilità dei referendum abrogativi sulle leggi tributarie e di ratifica dei trattati internazionali. A favore della richiesta, illustrata da Candiani (LN), si sono pronunciati Endrizzi (M5S), Bonfrisco (CR), Uras (SEL), Malan (FI-PdL). Contro la richiesta è intervenuto Pagliari (PD). L’Assemblea ha poi approvato definitivamente il ddl n. 1176-B, recante istituzione del “Giorno del Dono”. Il relatore, Morra (M5S), ha riferito sul contenuto del provvedimento. Nella discussione generale sono intervenuti Falanga (CR), che ha espresso contrarietà al ddl, e Puglia (M5S). Nelle dichiarazioni di voto hanno annunciato voto favorevole Liuzzi (CR), Erika Stefani (LN), Romano (Aut), Alessandra Bencini (Misto), Endrizzi (M5S), Laura Bianconi (AP), Mazzoni (FI-PdL) e Doris Lo Moro (PD). In dissenso dal Gruppo,  Giovanardi (AP) ha dichiarato di non votare il provvedimento. La seduta è terminata alle ore 13:11.

Commenta per primo

Lascia un commento