7GIORNI IN SENATO/ Protezione dell’ambiente, controlli su alimenti e farmaci, nuove regole in Friuli-VG

provenzanodi FRANCESCO MARIA PROVENZANO – Lunedì 16 maggio  nella Sala Koch di Palazzo Madama, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è svolto il convegno dal titolo “Democrazia, impegno civile, cultura religiosa. Ricordando Pietro Scoppola“. L’incontro è stato aperto dal presidente del Senato, Pietro Grasso. Sono intervenuti: Agostino Giovagnoli, Andrea Riccardi, Giuseppe Tognon. Ha moderato e presentato l’evento Camillo Brezzi.

Martedì 17 alle ore 11 nella Sala della Commissione Difesa al piano terra il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha aperto l’incontro nel corso del quale sono stati resi noti i risultati della consultazione pubblica promossa dalla Commissione Ambiente del Senato sul pacchetto “Economia circolare”, presentato dalla Commissione europea il 2 dicembre 2015.

L’assemblea, riunitasi alle ore 16,30, approva in seconda deliberazione, con 167 voti favorevoli, 52 contrari e 36 astenuti,  il ddl costituzionale n. 1289-B recante modifiche allo Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia, di cui alla legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, in materia di enti locali, di elettorato passivo alle elezioni regionali e di iniziativa legislativa popolare; il testo torna alla Camera in seconda deliberazione. Il relatore, senatore Russo (PD), ha riferito sui contenuti del provvedimento, che comprende 12 articoli. Nella discussione generale hanno preso la parola i senatori Battista (Aut), Laura Fasiolo (PD), Raffaela Bellot (Misto). In replica il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Bressa ha sostenuto che la Regione Friuli-Venezia Giulia ha assunto con coraggio il tema del riordino amministrativo in coerenza con la semplificazione prevista dalla riforma Delrio e dalla revisione del titolo V della Costituzione. Nelle dichiarazioni finali Crosio (LN) e Malan (FI-PdL) hanno annunciato voto contrario.  Endrizzi (M5S) e. De Petris (SI-SEL) si sono astenuti. Mazzoni (AL-A), pur criticando la riforma Del Rio, ha annunciato voto favorevole. Palermo (Aut), nell’annunciare voto favorevole, ha segnalato il problema di una revisione unitaria degli Statuti regionali.  Mancuso (AP) e Tonini (PD) hanno annunciato voto favorevole.

L’Assemblea ha poi avviato l’esame del ddl n. 1458, Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente e disciplina dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, già approvato dalla Camera dei deputati. La relatrice, Manassero (PD) ha illustrato il provvedimento che, approvato dalla Camera dopo un’approfondita attività istruttoria, ha come obiettivo il riconoscimento normativo del Sistema nazionale delle agenzie per la protezione dell’ambiente e l’introduzione di innovazioni organizzative e di funzionamento volte ad assicurare omogeneità ed efficacia nell’esercizio dell’azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell’ambiente, a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione sanitaria a tutela della salute pubblica. Questo provvedimento comprende 14 articoli, di cui il 2 e il 9 istituiscono i LEPTA, i livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali. L’articolo 5 prevede il trasferimento all’ISPRA delle funzioni degli organismi collegiali già operanti presso il Ministero dell’ambiente. La Commissione di merito ha specificato, all’articolo 8, i requisiti professionali e morali del direttore generale dell’ISPRA e delle agenzie ambientali e alcune incompatibilità. L’articolo 7 attribuisce anche alle agenzie regionali e provinciali la personalità giuridica di diritto pubblico e l’autonomia tecnico-scientifica, amministrativa e contabile. L’articolo 10 prevede una specifica programmazione triennale delle attività, mentre l’articolo 11 disciplina la realizzazione e la gestione del sistema informativo nazionale ambientale. L’articolo 12 disciplina la rete nazionale dei lavoratori accreditati. L’articolo 13 istituisce il Consiglio del Sistema nazionale – presieduto dal presidente dell’ISPRA e composto dai legali rappresentanti delle agenzie regionali e provinciali e dal direttore generale dell’ISPRA – con funzioni consultive e parere vincolante su tutti gli atti di indirizzo e coordinamento per il governo del sistema, compreso il programma triennale, nonché sui provvedimenti del Governo di carattere tecnico in materia ambientale. L’articolo 14 demanda ad un apposito regolamento l’individuazione del personale incaricato degli interventi ispettivi e dei criteri di svolgimento delle ispezioni al fine di garantire la terzietà degli interventi.

Nella discussione generale hanno preso la parola De Siano, Scilipoti Isgrò, D’Alì (FI-PdL); Loredana De Petris (SI-SEL); Arrigoni, Consiglio (LN); Iurlaro (AL-A); Orellana (Aut); Marinello (AP); Laura Puppato, Caleo (PD); Vilma Moronese (M5S). Le opposizioni hanno criticato l’introduzione della clausola di invarianza finanziaria. La seduta è terminata alle ore 20.

Mercoledì 18 la seduta ha inizio alle ore 9,30. L’Assemblea ha ripreso l’esame, nel testo proposto dalla Commissione, del ddl n. 1458, Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente e disciplina dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, già approvato dalla Camera dei deputati. Il provvedimento comprende 17 articoli. In sede di replica, la relatrice, sen. Manassero (PD), ha evidenziato che il provvedimento costituisce un passo avanti verso una maggiore omogeneità nelle azioni di prevenzione e controllo. La sottosegretaria  per l’Ambiente e la Tutela del territorio e del mare, Degani, ha sottolineato il potenziamento delle attività di protezione dell’ambiente, oggi devolute in modo frammentario ad una pluralità di soggetti, in un’ottica di coordinamento e di un utilizzo più efficace delle risorse. Sono stati approvati senza modifiche gli articoli 1, 2, 3, 4, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16 e 17. All’articolo 5 è stato approvato l’emendamento 5.300 della relatrice, in ordine a disposizioni normative per l’espletamento di alcune attività del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare. La seduta è terminata alle ore 12:30.

Prima che iniziasse la seduta pomeridiana, incontro nella Sala del Risorgimento, mentre si recava in Aula, il senatorie Pd Pasquale Sollo, componente della Commissione Ambiente, al quale chiedo un commento su questo provvedimento appena approvato. Ecco la sua risposta: “La legge sulle agenzie ambientali che abbiamo appena approvato in Senato torna alla Camera, per una modifica tecnica che non siamo riusciti ad evitare di inserire; ma auspico una sua rapida calendarizzazione in aula perché è fondamentale approvare definitivamente questo provvedimento così importante e il cui iter parlamentare è stato fin troppo lungo. Come relatore della legge sugli “ecoreati” – spiega Sollo – mi preme ricordare che l’approvazione di questo ddl è fondamentale per dare piena attuazione alla parte sesta bis introdotta dalla legge 68/2015, relativa al meccanismo delle prescrizioni, che consente di rimediare alle violazioni minori che non hanno provocato danni all’ambiente. Con questo provvedimento faremo fare al sistema di protezione ambientale un vero salto di qualità. In particolare, si definiscono per le ARPA compiti e funzioni omogenee su tutto il territorio nazionale; si rafforzano gli strumenti di coordinamento; si prevedono piani di controllo ambientale nazionali e una rete nazionale di laboratori pubblici; si sancisce il ruolo delle ARPA di “produttore ufficiale” dell’informazione ambientale. Ancora, si pongono – attraverso i LEPTA (Livelli essenziali di Prestazione Tecnica Ambientale) – i presupposti per definire livelli minimi omogenei di attività da erogare su tutto il territorio nazionale. Insomma si punta a contenere la spesa pubblica, attraverso la previsione di costi standard dei servizi e l’applicazione del principio “chi inquina paga”.

La seduta pomeridiana è iniziata alle ore 16,30 e l’Assemblea ha approvato con modifiche il disegno di legge che istituisce Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente. 

L’Assemblea ha poi avviato l’esame del ddl n. 1324, recante Deleghe al governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della salute, di sicurezza degli alimenti, di sicurezza veterinaria, nonché disposizioni di riordino delle professioni sanitarie, di tutela della salute umana e di benessere animale. La relatrice, De Biasi (PD), ha riferito sul contenuto del provvedimento, dal quale la Commissione ha stralciato diversi articoli, concernenti il Ministero della Salute, le deleghe in materia di sicurezza alimentare, sicurezza veterinaria e promozione della prevenzione. Tale provvedimento si compone di 14 articoli. Sulla votazione della sospensiva di una settimana, avanzata dal sen. Tosato (LN), è mancato per due volte il numero legale. Il presidente ha rinviato perciò all’indomani il seguito dell’esame. La seduta è terminata alle 19,15.

Giovedì 19 prima che iniziasse la seduta alle ore 9,30, incontro nella Sala del Risorgimento, mentre si sta recando in Aula, il senatore di AP Aldo Di Biagio, al quale chiedo un commento sul provvedimento delle agenzie ambientali approvato ieri. Ecco la sua risposta: “Quella delle Agenzie ambientali è una riforma che ha avuto un lungo iter prima di giungere alla sua definizione, un percorso lungo otto anni. Con il voto di ieri in Senato si dà finalmente al Paese un’organizzazione organica ed efficiente del sistema delle Agenzie ambientali. Avremo l’ISPRA che diventa il polo nazionale e le ARPA che rappresenteranno i poli regionali e territoriali in grado di lavorare in rete, in modo sinergico. Diamo così al nostro Paese un sistema per la protezione ambientale più forte, un sistema moderno e in grado di rispondere alle nuove esigenze che i tempi ci impongono. Ritengo anche che sia il caso di sottolineare e rallegrarsi di questo ulteriore segnale di forte attenzione che in questa legislatura si sta dando ai temi ambientali visti in un’ottica di crescita sostenibile e sviluppo”.

La seduta è iniziata alle ore 9,30 e l’Assemblea ha ripreso l’esame del ddl n. 1324, che attribuisce deleghe al governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della Salute, di sicurezza degli alimenti, di sicurezza veterinaria, nonché disposizioni di riordino delle professioni sanitarie. Respinta la questione sospensiva, proposta dal sen. Tosato (LN), è iniziata la discussione generale. Sono intervenuti i sen. Scilipoti, Zuffada, Mandelli, Floris (FI-PdL); D’Ambrosio Lettieri, Zizza (CoR); Annalisa Silvestro, Manuela Granaiola, Venera Padua, Donella Mattesini, Bianco (PD); D’Anna (AL-A); Maurizio Romani (Misto-IdV); Laura Bianconi (AP); Gaetti (M5S); Romano (Aut).

In replica il sottosegretario alla Salute De Filippo ha dato atto alla Commissione Sanità di aver svolto un lavoro molto costruttivo, anteponendo il merito alle posizioni politiche. Gli articoli 1 e 2 sono stati approvati senza modifiche. All’articolo 3 sono stati approvati gli emendamenti della relatrice 3.202, 3.205, 3.206, 3.209, 3.214, 3.215, 3.217, 3.218, 3.224 e gli emendamenti 3.203 e 3.219 a prima firma del senatore D’Ambrosio Lettieri (CoR). La seduta è terminata alle 14,10.

La seduta pomeridiana, iniziata alle ore 16, è dedicata allo svolgimento di atti di sindacato ispettivo. Il senatore Campanella (SI-SEL), illustrando l’interpellanza 2-00348 su un’azione più incisiva del governo italiano per salvaguardare i principi fondanti dell’Unione Europea, ha chiesto che il Parlamento sia informato in ordine all’accordo di Schengen, la democratizzazione dalla UE, la revisione dei Trattati, la fuoriuscita dalle politiche di austerità, le convergenze per superare il duopolio franco-tedesco. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gozi ha affermato che nel 2017, dopo le elezioni, potrebbero determinarsi le condizioni per una revisione dei Trattati, e che il governo italiano ha posto con forza il tema del superamento delle politiche di austerità e si è adoperato per il rilancio dell’integrazione politica. Il sottosegretario Gozi ha poi risposto alle interrogazioni 3-02697 di Castaldi (M5S) e 3-02861 e 3-02862 della senatrice Bertorotta (M5S) su alcune decisioni della Commissione europea relative al recupero di aiuti di Stato illegittimi. Il rappresentante del governo ha assicurato che le amministrazioni competenti hanno posto in essere le azioni necessarie per il recupero delle somme legate agli aiuti illegali. Il sottosegretario  agli Interni Bocci, nel rispondere all’interrogazione 3-02178 del senatore Endrizzi (M5S) sugli alloggi di servizio degli agenti del carcere “Due Palazzi” di Padova, ha assicurato che nei prossimi esercizi finanziari sono previsti lavori di manutenzione. L’interrogante si è dichiarato insoddisfatto.

Il sen. Liuzzi (CoR), nell’illustrare l’interpellanza 2-00362, a prima firma del senatore Bruni, sulle quote rosa nelle elezioni comunali, ha chiesto al governo di chiarire alcuni dubbi interpretativi sul riparto delle candidature, evidenziando che la legge prevede l’arrotondamento aritmetico e non l’arrotondamento all’unità superiore. Il sottosegretario Bocci ha ricordato che un ordine del giorno approvato alla Camera ha impegnato ad applicare il criterio dell’arrotondamento all’unità superiore per favorire la rappresentanza di genere. L’interpellante si è dichiarato parzialmente soddisfatto.

Il Sottosegretario Bocci ha risposto infine alle interrogazioni 3-02394 e 3-02860 del sen. Caridi (GAL) sul rafforzamento dei presidi di sicurezza nella provincia di Vibo Valentia, e all’interrogazione 3-02603 della senatrice Gambaro (AL-A) sull’esercizio associato delle funzioni fondamentali da parte delle unioni di comuni.

La seduta è terminata alle ore 17:30. Alle ore 18 la Sala Koch ha ospitato la presentazione del libro “Europa, politica e passione” di Giorgio Napolitano, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’incontro è stato aperto dal presidente del Senato, Pietro Grasso; sono intervenuti nel dibattito Giuliano Amato, giudice della Corte costituzionale, Carlo Calenda, ministro dello sviluppo economico, Marta Dassù, direttore anziano agli Affari europei dell’Istituto Aspen, Massimo Luigi Salvadori, professore emerito dell’Università di Torino, e lo stesso autore. Il ruolo di moderatore è atto svolto da Mario Calabresi, direttore di “Repubblica”.

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