7GIORNI IN SENATO/ Dai trattati e dalle missioni internazionali alle attività culturali

provenzanodi FRANCESCO MARIA PROVENZANO – 

Lunedì 27 giugno la seduta è iniziata alle ore 11. A conclusione delle comunicazioni rese dal presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno, l’Assemblea approva, oltre alla proposta di maggioranza n. 4, le proposte di risoluzione n. 1 (testo 4) del senatore Calderoli, n. 3 del senatore Barani (AL-A) e n. 10 (testo 2) del senatore Romani (FI-PdL). La proposta Calderoli (Lega) impegna il governo a ridiscutere la proposta di riforma dei Trattati di Dublino e a perseguire risultati misurabili in termini di rimpatri degli immigrati irregolari; nonché a sostenere che le sanzioni alla Russia non si possono rinnovare in modo automatico. La proposta Barani (AL-A) impegna il governo ad ottenere risultati concreti in tema di immigrazione e spazi di flessibilità. La proposta Romani (FI-PdL) impegna il governo a farsi portavoce della necessità di un’ampia riflessione sul futuro della UE; a dare attuazione ad un sistema integrato di gestione delle frontiere esterne e ad una politica comune dell’immigrazione. All’inizio della seduta il presidente del Consiglio Renzi ha ricordato che l’incontro preliminare di oggi pomeriggio, con il premier francese Hollande e con la cancelliera tedesca Merkel, verterà sulla linea da seguire dopo la Brexit dopo l’esito positivo del referendum per l’uscita del Regno Unito dalla UE. “Il voto inglese pesa come un macigno sulla storia europea e non va minimizzato: non si può temporeggiare in attesa di un nuovo referendum. Il vertice di domani dovrà concentrarsi sul rilancio dell’Europa, non sulle trattative per la procedura di uscita della Gran Bretagna”. Alla  discussione che ne è seguita hanno preso parte i senatori Anna Cinzia Bonfrisco (CoR), Centinaio (LN), Tremonti (GAL), Mazzoni (AL-A), Loredana De Petris (SI-SEL), Sacconi (AP), Lucidi (M5S), Tronti e Latorre (PD), Panizza (Aut), Manuela Repetti (Misto), Paolo Romani (FI-PdL). Il senatore Tremonti (GAL) ha evidenziato che, in un quadro europeo molto incerto e turbolento, la riforma costituzionale voluta dal governo aggrava i rischi di instabilità perché attribuisce a una Camera locale, formata da consiglieri regionali, competenze esclusive nella politica europea e internazionale. La senatrice Bonfrisco (CoR) e il senatore Centinaio (Lega) hanno espresso comprensione per le ragioni del voto inglese, che esprime scontento rispetto ad un’Europa che privilegia burocrazia e finanza, a scapito dei cittadini e delle imprese. Secondo la senatrice De Petris (SI-SEL), che si sarebbe aspettata indicazioni più chiare dal premier, il voto inglese esprime sfiducia nei confronti del rigore finanziario. Il senatore Mazzoni (AL-A) ha espresso preoccupazione per la politica della Germania, che non intende riequilibrare il surplus commerciale. Il senatore Sacconi (AP) ha colto l’occasione per auspicare una revisione della legge elettorale. Secondo il senatore Paolo Romani (FI-PdL), che ha chiesto un’informativa del governo sugli esiti dell’incontro di Berlino, i prossimi vertici europei devono prendere misure straordinarie in tema di unione bancaria, investimenti, poteri della BCE, eurobond, immigrazione. Secondo il senatore Lucidi (M5S) il voto inglese va rispettato e sostenuto: è una lezione di democrazia rispetto all’attuale configurazione europea. Il senatore Panizza (Aut) segnala la necessità di smorzare le tensioni sul fronte ucraino e di mettere mano ad un meccanismo che scarica la crisi economica sui lavoratori. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gozi esprime parere favorevole sulle proposte di risoluzione n. 1 di Calderoli (LN), n. 3 di Barani (AL-A) e n. 4 di Zanda (PD), Schifani (AP) e Zeller (Aut). Accoglie con riformulazioni la proposta di risoluzione n. 10 del senatore  Romani (FI-PdL); chiede una riformulazione della proposta n. 8 del senatore Candiani (LN), che non viene accettata dal presentatore, il quale insiste sulla necessità del coinvolgimento dei Parlamenti nell’approvazione dei trattati TTIP e CETA. Il governo esprime parere contrario sulle proposte di risoluzione n. 2 del sen. Tosato (LN), n. 5 della sen. De Petris (SI-SEL), n. 6 del sen. Centinaio (LN), n. 7 della sen. Bonfrisco (CoR) e n. 9 del sen. Lucidi (M5S). Nelle dichiarazioni di voto sono intervenuti  Alessandra Bencini (Misto), Tosato (LN), Langella (AL-A), Fravezzi (Aut), Loredana De Petris (SI-SEL), Schifani (AP), Elena Fattori (M5S), Gasparri (FI-PdL) e Zanda (PD). La seduta  termina alle ore 14.

Martedì 28 l’Aula inizia i lavori alle ore 9,30 e l’Assemblea  approva con modifiche il ddl n. 2223, recante norme per il contrasto al terrorismo, nonché ratifica ed esecuzione: a) della Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005; b) della Convenzione internazionale per la soppressione di atti di terrorismo nucleare, fatta a New York il 14 settembre 2005; c) del Protocollo di Emendamento alla Convenzione europea per la repressione del terrorismo, fatto a Strasburgo il 15 maggio 2003; d) della Convenzione del Consiglio d’Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005; e) del Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo, fatto a Riga il 22 ottobre 2015. Il testo torna alla Camera. Il ddl si compone di dieci articoli e autorizza la ratifica di cinque trattati internazionali, dettando norme di adeguamento interno. Sono approvati, senza modifiche, gli articoli 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, 9 e 10, mentre all’articolo 4, che introduce nel codice penale nuove fattispecie relative al finanziamento di condotte con finalità di terrorismo e atti di terrorismo nucleare, è  approvato, con il parere contrario del relatore e del governo, l’emendamento 4.10, a prima firma del sen. Caliendo (FI-PdL), che prevede la reclusione non inferiore a quindici anni per la detenzione di ordigni nucleari, nonché l’emendamento 4.12, sempre a prima firma del sen. Caliendo (FI-PdL), che prevede una pena non inferiore a vent’anni per l’utilizzo di ordigni nucleari. Nelle dichiarazioni finali, annunciano voto favorevole i sen. Bruni (CoR), Erika Stefani (LNP), Falanga (AL-A), Buccarella (M5S) e Lumia (PD). Il sen. Caliendo (FI-PdL)  annuncia l’astensione: nonostante la soddisfazione per l’approvazione degli emendamenti, permangono lacune che lasciano ai giudici ampi spazi di interpretazione delle norme. L’Assemblea  approva poi il ddl n. 1331, Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di mutua assistenza amministrativa in materia doganale tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo degli Stati uniti messicani, con Allegato, fatto a Roma il 24 ottobre 2011. Il testo passa alla Camera. Dopo la relazione di Zin (Aut),  Stucchi (LNP)  annuncia il voto favorevole. L’Assemblea  approva il ddl n. 1334, Ratifica ed esecuzione dell’Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Angola, in materia di sicurezza ed ordine pubblico, fatto a Luanda il 19 aprile 2012. Il provvedimento passa alla Camera. Dopo la relazione del sen. Sangalli (PD),  annunciano voto favorevole i senatori Stucchi (LNP) e Ornella Bertorotta (M5S). L’Assemblea  approva il ddl n. 1605, Ratifica ed esecuzione dell’Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Capo Verde in materia di cooperazione di polizia, fatto a Praia l’8 luglio 2013. Il testo passa alla Camera.

Dopo la relazione del senatore Pegorer (PD),  annunciano voto favorevole i sen Stucchi (LNP), Barani (AL-A) e Santangelo (M5S). L’Assemblea  approva il ddl n. 1661, Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dell’Armenia nel settore della difesa, fatto a Jerevan il 17 ottobre 2012. Il provvedimento passa alla Camera. Dopo la relazione del sen. Corsini (PD),  annunciano voto favorevole i sen Stucchi (LNP), Barani (AL-A) e Sangalli (PD). Il sen. Santangelo (M5S) annuncia il voto contrario. L’Assemblea  approva il ddl n. 1946, Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo di partenariato e cooperazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica dell’Iraq, dall’altra, con Allegati, fatto a Bruxelles l’11 maggio 2012; b) Accordo quadro di partenariato e cooperazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica delle Filippine, dall’altra, fatto a Phnom Penh l’11 luglio 2012. Il testo passa alla Camera. Dopo la relazione del sen. Micheloni (PD), annunciano voto favorevole i sen Stucchi (LNP), Malan (FI-PdL) e Falanga (AL-A). L’Assemblea approva definitivamente il ddl n. 2288, Ratifica ed esecuzione dell’Accordo che istituisce un’associazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l’America Centrale, dall’altra, fatto a Tegucigalpa il 29 giugno 2012. Dopo la relazione del sen. Zin (Aut), hanno annunciato voto favorevole i sen Stucchi (LNP) e Barani (AL-A). L’Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 2314, Ratifica ed esecuzione dei seguenti Trattati: a) Trattato di estradizione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Kosovo, fatto a Pristina il 19 giugno 2013; b) Trattato di assistenza giudiziaria in materia penale tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Kosovo, fatto a Pristina il 19 giugno 2013. Dopo la relazione del sen. Pegorer (PD), il sen Stucchi (LNP) annuncia voto contrario.  Annunciano voto favorevole i sen. Barani (AL-A) e Ornella Bertorotta (M5S). L’Assemblea approva il ddl n. 1730, Ratifica ed esecuzione dell’Accordo interinale in vista di un accordo di partenariato economico tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la parte Africa centrale, dall’altra, con allegati, fatto a Yaoundé il 15 gennaio 2009 e a Bruxelles il 22 gennaio 2009. Il provvedimento passa alla Camera. Dopo la relazione del sen. Sangalli (PD), annunciano voto favorevole i sen. Stucchi (LNP) e Barani (AL-A). La senatrice Bertorotta (M5S) annuncia voto contrario. L’Assemblea approva il ddl n. 1732, ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione nel settore della difesa tra il Governo della Repubblica italiana e l’Esecutivo della Repubblica dell’Angola, fatto a Roma il 19 novembre 2013. Il provvedimento passa alla Camera. Dopo la relazione del sen. Sangalli (PD), annunciano voto favorevole i senatori Stucchi (LNP) e Barani (AL-A). La sen. Bertorotta (M5S) annuncia voto contrario. L’Assemblea  approva definitivamente il ddl n. 2309, Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e la Santa Sede in materia fiscale, fatta nella Città del Vaticano il 1° aprile 2015, con relativo scambio di note verbali del 20 luglio 2007. Dopo la relazione della sen. Fattorini (PD),  annunciano voto favorevole i senatori Stucchi (LNP) e Barani (AL-A). L’Assemblea  approva il ddl n. 2026, Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica di Slovenia, il Governo di Ungheria e il Governo della Repubblica italiana sulla Multinational Land Force (MLF), con Annesso, fatto a Bruxelles il 18 novembre 2014. Il testo passa alla Camera. Dopo la relazione del sen. Pegorer (PD),  annunciano voto favorevole i sen Stucchi (LNP) e Barani (AL-A). Il sen. Santangelo (M5S)  annuncia voto contrario: le operazioni umanitarie celano attacchi mascherati. La seduta  termina alle ore 12:15.

Nella seduta pomeridiana iniziata alle ore 16,30, non essendo pervenuti i pareri della Commissione bilancio sul ddl n. 361, in materia di limiti al rinnovo dei mandati degli organi del CONI, l’Assemblea passa all’esame del ddl n. 2389, di conversione del decreto-legge 16 maggio 2016, n. 67, recante proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché misure urgenti per la sicurezza. I relatori, Sangalli e Vattuone (PD), illustrano rispettivamente il capo II, recante misure di cooperazione e sviluppo, e il capo I, relativo alle missioni militari. Nella discussione generale intervengono  Cotti (M5S), Pegorer (PD), Divina (LN), Gualdani (AP) e Alicata (FI-PdL). In replica il sottosegretario alla Difesa, Rossi,  puntualizza che il governo è favorevole all’approvazione della legge quadro sulle missioni internazionali e che il problema della mancata copertura giuridica del personale, segnalato dal senatore  Divina, non si pone. Rispondendo ai rilievi del senatore  Alicata sull’inefficacia di Eunavfor Med, ricorda la risoluzione approvata nella seduta di ieri che impegna il governo ad adoperarsi nelle sedi competenti affinché inizi la fase tre, che consente di entrare nelle acque territoriali libiche per fermare i barconi.

La seduta termina alle ore 18:20.

Mercoledì 29 la seduta inizia alle 9,30 ed in apertura di seduta la presidente di turno, Fedeli,  esprime solidarietà al popolo turco per l’attacco terroristico avvenuto  all’aeroporto Ataturk di Istanbul, che ha provocato 43 morti e oltre 200  feriti. L’Assemblea  osserva un minuto di silenzio. L’Assemblea riprende poi l’esame del ddl n. 2389 di conversione del decreto-legge 16 maggio 2016, n. 67, recante proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché misure urgenti per la sicurezza.

Nel passaggio all’esame degli emendamenti, all’articolo 1, relativo alle missioni militari in Europa, viene approvato l’emendamento 1.500 (testo corretto) dei relatori, che ricomprende tra le finalità dello stanziamento per l’operazione militare Eunavfor Med, le attività di addestramento della Guardia costiera libica. Sono stati invece respinti gli emendamenti a prima firma  Gasparri (FI-PdL), sostenuti anche da M5S, volti a dare immediata attuazione alla fase tre dell’operazione Eunavfor Med, che consentirebbe di penetrare nelle acque territoriali libiche per bloccare i barconi di migranti. All’articolo 2, relativo alle missioni in Asia, vengono  approvati l’emendamento 2.100 delle Commissioni riunite che elva da 236 a 253 milioni lo stanziamento per la coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica di Daesh, e l’emendamento 2.9 (testo 2) a prima firma della senatrice Bertorotta (M5S), che prevede di agevolare le richieste di aiuto umanitario della popolazione civile. Si apre una discussione sull’emendamento 4.200 delle Commissioni riunite, che autorizza la cessione gratuita alla Somalia di quattro autovetture munite di sistemi di monitoraggio e tracciamento delle reti di telefonia mobile e di sedici strumenti musicali per banda. Dopo le critiche delle opposizioni, che sono condivise dal sen. Sposetti (PD), l’emendamento è stato ritirato. Il seguito dell’esame è  rinviato alla seduta pomeridiana. La seduta  termina alle ore 13.

Nella seduta pomeridiana iniziata alle 16,30, viene  approvato, dopo una vivace discussione,  l’emendamento 4.100 delle Commissioni riunite, che prevede l’interruzione della fornitura di pezzi di ricambio all’aviazione militare egiziana. FI-PdL, GAL, CoR e LN, dopo aver chiesto chiarimenti al governo, che si è era rimesso all’Assemblea sull’emendamento, esprimono contrarietà alla misura sanzionatoria contro l’Egitto, che è un alleato nella lotta al terrorismo, evidenziando che le responsabilità del caso Regeni non sono state ancora accertate. Latorre (PD)  spiega che la misura è volta ad accelerare l’accertamento della verità sulla morte dello studente italiano. Paolo Romani (FI-PdL)  critica le modalità di una decisione che evidenzia l’approssimazione della politica estera italiana.

Vengono  approvati gli emendamenti delle Commissioni riunite 4.300, che prolunga fino al dicembre 2016 l’autorizzazione di spesa per potenziare il dispositivo Nato di sorveglianza navale dell’area sud dell’Alleanza, e 4.400, relativo all’applicazione uniforme di direttive per la conservazione in sicurezza degli esplosivi, nonché l’emendamento 4.4 (testo 2) del sen. Di Biagio (AP). All’articolo 7 è approvato l’emendamento 7.500 del relatore Vattuone, relativo alle disposizioni contabili. Approvato infine l’emendamento delle Commissioni riunite, riferito all’articolo di conversione x1.1 (testo corretto), che proroga il termine per esercitare la delega legislativa volta alla riorganizzazione della Presidenza del Consiglio. Nelle dichiarazioni di voto, Casini (AP) e Latorre (PD) annunciano voto favorevole, così pure  Tarquinio (CoR), Davico (GAL), Mazzoni (AL-A), Gasparri (FI-PdL), anche se con distinzioni.  Divina (LN) annuncia l’astensione. De Cristofaro (SI-SEL) ribadisce la contrarietà del Gruppo alla missione in Afghanistan.  Santangelo (M5S), nel dichiarare voto contrario,  rileva la subalternità della politica estera italiana alle direttive degli Usa e della Germania. Giovanardi (GAL), a titolo personale, annuncia l’astensione. L’Assemblea  approva poi, con un nuovo titolo, il ddl n. 2389 di conversione del decreto-legge 16 maggio 2016, n. 67, recante proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché misure urgenti per la sicurezza. Il testo passa alla Camera dei deputati. La seduta è terminata alle ore 20:00.

Giovedì 30 l’assemblea, riunitasi in Aula alle ore 9,30, approva con 143 voti favorevoli, 25 contrari e 12 astenuti,  il ddl n.361 , recante modifiche al decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242, in materia di limiti al rinnovo dei mandati degli organi del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e delle federazioni sportive nazionali; il testo passa alla Camera. La relatrice, senatrice Idem (PD),  riferisce sul testo proposto dalla Commissione, che è stato modificato in Assemblea. Dopo l’approvazione dell’emendamento 1.500 (testo 2) della relatrice, l’articolo 1 prevede che gli organi del CONI restino in carica quattro anni. I componenti che assumono le funzioni nel corso del quadrienno restano in carica fino alla scadenza degli organi. Il presidente e gli altri componenti della giunta nazionale non possono svolgere più di tre mandati. Nelle dichiarazioni finali annunciano voto favorevole i senatori Liuzzi (CoR), Conte (AP), Carraro (FI-PdL) e Marcucci (PD). I senatori Consiglio (LN) e Davico (GAL)  annunciano l’astensione. Le senatrici Petraglia (SI-SEL) e Blundo (M5S)  annunciano voto contrario. Il lavoro della Commissione è stato stravolto in base ad un accordo tra PD e FI-PdL che limita il ricambio delle cariche. Anziché promuovere la funzione sociale dello sport e riformare enti che gestiscono rilevanti risorse pubbliche, si delega tutto al CONI.

Nella seduta pomeridiana, iniziata alle ore 16, si svolge il question time in cui il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini,  risponde in Assemblea ai sensi dell’articolo 151-bis del Regolamento, a quesiti inerenti l’assetto organizzativo del Dicastero e degli enti vigilati e la promozione del turismo culturale. sul primo argomento, assetti organizzativi del Ministero dei beni e delle attività culturali e degli enti vigilati, hanno formulato domande i sen. Rosa Maria Di Giorgi (PD), Giro (FI-PdL), Elena Montevecchi (M5S), Conte (AP), Alessia Petraglia (SI-SEL), Zeller (Aut), Centinaio (LN) e Liuzzi (CoR).

Il ministro Franceschini ha precisato che la riorganizzazione del ministero può avvenire per decreto ministeriale, anziché per legge; ha negato che l’intervento sia stato calato dell’alto: il lavoro preparatorio è stato svolto dal governo precedente. Le novità principali riguardano la separazione tra la funzione di tutela, affidata alle sovrintendenze, e la funzione di valorizzazione, svolta dalle direzioni museali, e l’accorpamento e la ridefinizione territoriale delle sovrintendenze ai beni culturali. Il ministro ha riconosciuto l’esistenza di un problema di organico nelle biblioteche, che andrà affrontato nella prossima legge di stabilità, e ha preannunciato la creazione di un Istituto nazionale di archeologia. Sul secondo argomento, iniziative per la promozione del turismo culturale, hanno avanzato domande i senatori Francesca Puglisi (PD), Giro (FI-PdL), Manuela Serra (M5S), Conte (AP), Serenella Fucksia (Misto), Barani (AL-A), Centinaio (LN), Liuzzi (CoR). Il ministro Franceschini evidenzia che il turismo internazionale e interno è in continua crescita, il problema è come governarlo. Il ministero ha predisposto un piano strategico incentrato su due punti: l’Italia come museo diffuso, che richiede lo sviluppo di un’offerta integrata di servizi, e l’attenzione al turismo sostenibile, al turismo di qualità. Il ministro ha poi precisato che il miliardo assegnato dal Cipe è destinato ai grandi interventi, non alla piccola manutenzione, e ha fornito chiarimenti sul restauro del Colosseo, le erogazioni liberali, gli itinerari e i cammini.

La seduta termina alle ore 17,20.

 

 

 

 

 

 

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