Calciomercato, Juventus: dopo l’addio di Tevez arriva Mario Mandzukic

madzukicdi Fabio Camillacci/

Come previsto, è Mario Mandzukic il sostituto di Carlos Tevez alla Juventus. Nel biglietto da visita del nuovo acquisto bianconero, c’è scritto: attaccante moderno che segna, sgobba a tutto campo (per la gioia dei compagni di reparto) e non le manda a dire a nessuno. Il croato ha un bel caratterino. Pep Guardiola dopo averlo allenato al Bayern Monaco disse: “Mi ha deluso, con lui non mi prenderei neanche un caffè”. Delle doti sul campo dell’attaccante, invece, ne sa qualcosa Buffon, già battuto in tre diversi incontri ravvicinati (Europei 2012, ritorno dei quarti di Champions 2013 e Croazia-Italia di cinque giorni fa). Tanto che nell’ultimo appuntamento, comprensivo anche di un rigore parato e di un infortunio provocato, i due hanno avuto tempo e voglia di conoscersi, scambiando quattro chiacchiere, forse a proposito del suo imminente passaggio in bianconero, a fine gara. Un altro indizio di quello che sarebbe successo.

I numeri dell’operazione. Per Mandzukic, che lunedì potrebbe arrivare a Torino per le visite mediche e firmare il suo nuovo contratto, la Juve aveva sistemato le cose da tempo con un quadriennale da 3,5 milioni netti a stagione; 18 milioni di euro bonus compresi all’Atletico Madrid. Non è mai sbocciato l’amore tra Mandzukic e i “Colchoneros” di Simeone. Nell’ultima stagione il croato ha segnato 20 reti in 43 gare con la maglia della seconda squadra di Madrid. Quindi, la Juventus mette a segno il terzo colpo di questo calciomercato estivo dopo gli ingaggi di Dybala e Khedira.

Mario gradito ad Allegri. L’attuale tecnico juventino è un convinto estimatore del croato; anche per questo la Juventus non hanno avuto dubbi nel prenderlo. D’altronde nemmeno il fuggitivo Tevez, salutato da Maradona sul web con un eloquente “Bentornato a casa” (anche se la Juve attende ancora la prima proposta del Boca, possibilmente vicina ai 5 milioni, per il via libera), era conosciuto per essere un tranquillo e silenzioso “soldatino”. I fatti hanno dimostrato che con l’Apache il gioco, per quanto rischioso, è assolutamente valso la candela. E ora la storia potrebbe ripetersi di nuovo con Mandzukic.

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